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— h: -<br />

tissima alia C\nc dei salmi, col versetto: Gloria Patri, Filio ct<br />

Spiritu Saticto, sicut clc. die ilivcnne ben presto popolare nelle<br />

nostre provincie.<br />

Appresso seguirono tempi mono disastrosi per i Cattolici,<br />

reprimemlo rimperatoi-e Graziano le insolenze dei setlari e dei<br />

gentili con terribili editti; per il die lUissiano servendosi di<br />

questa calma, vigilava snlia sua Chiesa ora con frequenti visite,<br />

ora con ripetate conferenze con r.ant* Ambrogio assistendolo<br />

con fatti e con discorsi contro gli eretici, sinche avvennc la<br />

morte deH'imperatore siuldetto. Sorsero varii pretendenti al<br />

trono e tra qiiesti Massimo appoggiato dal suo esercito di Bre*<br />

tagna, e Giustina che fece pioclamar Valcntiniano suo figlio.<br />

Questa non manc5 di ricorrere agli ufficii di Ambrogio, che e-<br />

lettolo suo ambasciatore lo invio a Treveri per trattare la pace<br />

con Massimo. In tale frangente si turbarono le cose nella nostra<br />

regione e piu perche ne segui poco dopo una fame orribile in<br />

tutte le provincie italiane. Anzi il popolo romano si sollev6 at-<br />

tribuendo tali jattiire al dispregio f\\tto agli antichi Dei. Perche<br />

non avvenisr.e cio anche in questi paraggi, massime per I'assenza<br />

di S. Ambrogio ; il nostro ?anto Prelato s'ingegn6, non<br />

solo di rivolgersi a Dio con orazioni e digiuni, ma a sollievo della<br />

dominants carestia provvide con gravi e proprie spese a quantita<br />

di frumento, sicche all'arrivo dell'arcivescovo tolse al popolo ogni<br />

pretesto di sollevazione. Ecco quanto poteva un vescovo in quel<br />

tempi rozzi, non conoscendosi in allora i provvedimenti econo-<br />

mici del giorno d'oggi!<br />

A Donato successe nel pontificato Siricio, ed acclamato in<br />

Occidente per imperatore Valcntiniano, i milanesi ariani ricor-<br />

sero all'imperatrice Giustina loro fautrice, che fatta pre.ssione<br />

al figlio, questi con decreto speciale li rimise in una chiesa di<br />

Milano. Col loro vescovo Mercurio chiesero un congresso contro<br />

Ambrogio alia presenza dell' imperatrice. L' arcivescovo consi-<br />

gliatosi coi suoi comppovinciali e piu col nostro santo Patrono,<br />

quale suo piu valido commilitone contro gli Ariani, risolse di<br />

opporsi al disegno dell'imperatrice, concedendo appena agli Ariani<br />

di assistere ai discorsi di sant'Ambrogio.<br />

In quel tempo S. Ambrogio per meglio infervorare la fede<br />

dei suoi cittadini, voile che si scoprissero i corpi dei martiri<br />

Naborre e Felice, per la quale funzione comparve anche il<br />

nostro Prelato lieto di poter vederele sacre reliquie dei suoi<br />

santi concittadini. Di quelle preziose reliquie furono donate<br />

parte a Vestina nobilissima matrona romana, che edific6 una<br />

chiesa in loro onore, parte a I'aolino e Gaudenzio vescovi di

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