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ramento d' un tale statulo, e pose in quel castello iin pretore
dipondente dal comiine di Lodi col diritto di tenervi Corte.
Per6 verso il 1250 corsero piii clie mai violenti le fazioni nella
citta di Lodi. Sozzo Vistarino capo dei (ihiLiollini aveva cliiesto
I'ajiito dei niilanesi, e gli Overgnaghi capi dei Guelfi qaello di
Ezzelino da Romano e di Buoso da Dovara; nia dopo una pugna
avvenuta tra le vie della citta gli Overgnaghi cogli Abloni, gli
Azzari ed i Sacchi loro aderenti dovettero uscirnc e ricoverarsi
nuovamcnte nel forte Castello di Brembio. Ma nel 1251 venne
conchiusa fra i due partiti la pace, a i)atto per6 che la fazione
degli Overgnaglii, dice il Corio, nel Castello di Bretvhio non
potesse mettere Podesta ne tener corte, alia qual dignita fiirono
finalmente restituiti nel 1353.
I Piacentini alleati dei Milanesi sostenevano tuttavia coraggiosamente
la guerra contro lo scomunicato Federico e femendo
eh' esso ritirandosi in Cremona non assalisse il loro torritorio
da quel lato, andarono distruggendo le terre che potessero servirgli
di ricovero fra le quali nel 1250 restarono nuovamente
preda delle fiamme, siccome avvenne nel 1237 i due luoghi di
Monticello e delle Caselle veccbie delPoora. CascUe Lcndi (1).
Ma queste continue guerre che scemavano la popolazioae e desolavano
le campagne ridussero ben presto i Piacentini ad un
orribile careslia. Scrive il Campi (2) che nel 1258 uno stajo di
frumento vendevasi in Piacenza otto soldi (3). II Comune man-
cava eziandio di denaro per mantenere le milizie e i cittadini.
Esso fu quindi obbligato nello stess' anno a vendere a Nicolb
ed Alberta fratelli de' Bagarotti per Lire 1277 e soldi iO (4)
la meta della Corte di Fombio che poco prima aveva comperato
4al Monaster© di S. Pietro in Celdoro di Pavia. Nulladimeno
siccome nella vendita della Corte di Fombio fatta, come vedremo,
nel 1299 ad Alberto Scotto dal Comune di Piacenza si
comprende anco la meta venduta in quest' anno ai fralelli Ba-
garotti; cosi e da tenersi non totalmente precisa una tale no-
tizia dataci dal Campi, ma bens'i e da credere che per garanzia
di quella somma avesse il comune concesso in pegno ai Bagarotti
la meta della Corte di Fombio.
Travagliata Cremona dalle fazioni al pari delle altre citta
d'ltalia, i Ghibellini fuorusciti avevano per loro difesa alzata una
rocca fortissima ed una torre in Maccasiwma ora Maccastorna,
(1) Can. Pier Maria Campi: Isloria ecrAesinslica di Piacenza, t. -2. lib. 17.
(2) Can. Pier Maria Cam[»i: Isloria ecclesiaslica di Piacenza, t. 2. lib. 18.
(3) OUo soldi d'allora fanno GO lire ii Milaiio.
(4) Circa 2U0000 lire di Milano.