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Gain Senoni, ov'orano Parma, 'Modeiia, Bologna e diedero il nome
a Sinigaglia; a sera il paese de' I.iguri e de' Marici, ov' erano
Pavia, Tortona, Geneva; cd a settentrione gli Orobii, ov'erano
Bergamo e Como.
Era cessata la prima guerra cartagincse, die dur6 22 anni,
qiiando i Galli Insubri I'anno 225 av. Cristo no intimarono im'
altra ai Romani. Bencho avessero i Galli forze bastanti a so-
stener la guerra, nulladimeno richiesero I'ajuto dei Gessati popoli
d'oltremonte, che abitavano le rive del Rodano, e clie al dir di
Pliitarco nella Vila di Marccllo, erano guerrieri prezzolati che
si prestavano a difendere la causa di chi maggiormente li pa-
gava. S' accusano gli Insubri , dagli storici antichi ; d'avere in
mal punto scelto il momento di far la guerra, mentre avrebbero
potuto agevolmente vincere i Romani, quando questi erano im-
pegnati nella prima guerra cartaginese. Nondimeno questo pe-
ricolo pose in tanto timore i Romani, che ad onta de' gia sof-
ferti travagli misero in armi, giusta Polibio, 700 mila pedoni
6 70 mila cavalli per opporsi ai Galli Insubri, che gia s' erano
avanzati arditamente insino a Chiusi. Tale eralafama guerriera
che presso i Romani si erano acquistati i Galli, che temendo
novellamente di vedere assediato il Campidoglio, come ai tempi
di Brenno e di Camillo, avevano sino d'allora fatta una legge,
che dispensava i sacerdoti dal prender I'armi, fuorche nel caso
che i Galli ricominciassero la guerra. Intimorito il Senato Romano
dai primi eventi favorevoli ai Galli e da alcuni cattivi
presagil, spedi lettere ai consoli Flaminio e Furio, onde ritor-
nassero coll'esercito a Roma, ed affidassero nuovamente i de-
stini della Republica a campale giornata. Ma il console Flaminio
vedendosi cosi rapita di mano la vittoria ricuso d' aprir le let-
tere avanti la battaglia, ed attaccando i Galli li pose in fuga,
saccheggiando tutto il paese insino al Po, e se crediamo a Po-
libio, (Istorie lib. 2°) I'esercito romano lo passo eziandio per la
prima volta alia foce dell'Adda (1). Appena fatta la pace cogli
Insubri venne bentosto rinnovata la guerra dai Gessati^ che nuovamente
superate le Alpi in numero di 30 mila ed unitisi agli
Insubri assai piu numerosi si volsero contro di Acerra (2), pre-
sidiata dai Romani, mentre il re Britomarto o Virdumaro con
10 mila Gessati andava saccheggiando il paese alio intorno.
Questo fatto narratoci dal suddetto Plutarco ci mette in con-
traddizione con parecchi storici antichi, i quali s'accordano nel
riferire all'anno 224 avanti Cristo il primo passaggio del Po fatto
(1) .\ Caslelnuovo Bocca d'Adda.
(2) Gera di Pizzigliellonc.