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pill tra i Lodigiani T arianesimo . profondamente afflitto , per<br />
conservarsi ancora ai suoi fedeli, batte 1' amaro calle deU'esilio.<br />
Pelle^rinando capito nella Cappadocia, ove trov6 il suo antico<br />
metropolitano Dionigi con altri Vescovi banditi. Cola si tennero<br />
frequenti conferenze tra loro per giovar ciascuno al suo popolo<br />
e facendo aspre penitenze per ottener da Dio la depressione<br />
delle tante eresie invadenti 1' Italia. Poco dopo essendo niorto<br />
il Sornmo Pontefice Felice , Liberio suo successore convoc6 il<br />
concilio di Rimini, in cui intervenne ancbe il nostro Genebardo,<br />
quivi si dichiaro eretico per un'altra volta Ario e venne scomunicato<br />
Auienzio, il quale pero non si penti, ne cerco I'asso-<br />
luzione, ma piii che mai ostinato nel suo errore invei contro 1<br />
Vescovi e piu contro i suoi suPfraganei: sicche per mezzo del-<br />
I'imperatore Costanzo li fece di nuovo allontanare dalle loro<br />
sedi. Se non che successo nell'impero Giuliano, questi sebbene<br />
rinnegasse il suo battesimo e si applicasse ai misterii Eleusini,<br />
pure copri con pelle di capra le sue spoglie di lupo , frenando<br />
i furori ariani e rimettendo gli esiliati Vescovi cattolici nelle<br />
Joro sedi. Allora Genebardo non tardo venir a Lodi, e vedendo<br />
i suoi diocesani in gran parte traviati dal malo esempio di un<br />
prelato ariano, tutto studio per svellere i tanti errori insinuati,<br />
per introdurre il Simbolo Niceno confermato anche in Rimini,<br />
sicche ben presto ebbe il conforto che molti in pubblico abju-<br />
rassero le eresie di Ario.<br />
XXVII." Giunta la notizia che il metropolitano Dionigi era<br />
morto nella Cappadocia , 1' intruso Ausenzio cresciuto in su-<br />
perbia come nel potere concessogli dall'apostata Giuliano,<br />
molto ebbe a soffrire Genebardo nella novella persecuzione. Non<br />
potendo in pubblico bandire la verita, s'imgegno di operare nel<br />
segreto in modo che non la si alterasse in seno ai suoi fedeli.<br />
Se non che successo nell'impero Gioviniaiio , il cristianesimo<br />
respiro di nuovo aure di pace', ed il nostro Pastore si appro-<br />
fitto di codesta calma perche col suo esempio, colle sue dispute<br />
e predicazioni per ricuperare ancora molti de' suoi dall'infetto<br />
arianesimo, per abbattere i monumenti idolatri innalzati sotto I'a-<br />
postata Giuliano nei luoghi pubblici. Se non che non piii di sette<br />
rnesi duro con Gioviniano la pace della Chiesa, che successogli<br />
Valentiniano gli Ariani quanto prima ebbero ancora il sopra-<br />
,vento, ed ottennero dall'imperatrice Giustina un' editto a danno<br />
de' cattolici. A scongiurar cio si unirono i nostri Vescovi com-<br />
provinciali in Francia con S. Ilario Vescovo di Poitiers, e tennero<br />
un concilio, in cui entrarono anche gli eretici col pretesto<br />
di giustificarsi , per il che prevalendo essi per maggioranza, il