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Stavasi intanto rimperatore Ottone con una parte dell'esercito<br />
a Brescello , e Proculo di lui generale con<br />
chiiideva Tarmata di Vitellio accampata vicino<br />
le altre genti<br />
a Cremona fra<br />
la sua e quella d' Ottone,, e guadagnava il conduente dell'Adda<br />
nel Po. A noi non spetta il ragionare dei varii avvenimenti di<br />
questa guerra, come della miseranda fine d' Ottone, die ponno<br />
leggersi in Tacito (1), ma verremo solo discorrendo d'una questione<br />
topografica, ora clie n'c veniito il destro.<br />
Noi dicemmo che Proculo voile impadronirsi del confltiente<br />
dell'Adda e colla scorta di I'olibio avvertimmo eziandio come<br />
i consoli P. Furio e C. Flaminio condussero le loro legioni in<br />
questo luogo istesso , onde invadere I'lnsubria. Ora vuolsi da<br />
taluno die I'Adda non scorresse direttamente nel Po a<br />
nuovo Bocca d' Adda, ma chs ne' tempi antichi trovasse<br />
Castel-<br />
la foce<br />
alia Cava cremonese e secondo altri a Cremona , a Casalmaggiore,<br />
a Brescello od altrove. Stando ai due passi da noi citati<br />
egli e indubitato, die interpretando ragionevolmente la mossa<br />
di Proculo e dei due consoli, I'Adda doveva sboccare certamente<br />
a] disopra di Cremona e percio non tanto lungi dal sito<br />
ove sbocca attualmente ; mentre ne t'roculo in case diverse avrebbe<br />
potuto chiudere fra le due armate di Ottone i saldati di<br />
Vitellio accampati a Cremona, ne i consoli Furio e Flaminio<br />
avrebbero potuto molestare gli Insubri , ma bensi i Cenomani<br />
fra i quali era posta Cremona. Eppure quasi generale e la credenza,<br />
che I'Adda scorresse un tempo non lungi da Cremona,<br />
benche I'esame del tcrreno quasi non ce ne renda persuasi. E<br />
in questo caso concorderebbe forse I'opinione del Monti (2),<br />
cioe che 1' Adda in tempi a noi troppo lontani ed ignoti scendessn<br />
anche al di la di Cremona, ma che all'epoca di cui ragioniamo<br />
avesse veramente la foce ove I'ha tuttora, se a cio<br />
non ostasse un documento che ci offre il Manini. E desso una<br />
tavola dell'antica citta di Cremona nell'anno 70 dell' era nostra,<br />
eh' egli dice far parte d' un manoscritto (3) posseduto dai nobili<br />
Sommi-Picenardi. In essa vedesi delineata I'Adda, che scor*<br />
rendo alcune miglie al nord di Cremona , dope poco tratto si<br />
divide gettandosi parte nel Po , e parte col nome di Addella<br />
proseguendo il suo corso sin poco lungi da Casalmaggiore. Dimenticando<br />
noi, che prestando fede alia verita di questo preteso<br />
documento, verrebbesi a dare una mentita a tutto cio che<br />
Tacito racconta avvenuto all' epoca delle guerre civili fra Ottone,<br />
Vitellio e Vespasiano, risponderemo soltanto con un'altro<br />
antichissimo argomento, quale si e la tavola Peutingeriana su<br />
cui vedesi I'Adda scorrere direttamente in Po tra Acerra e<br />
Cremona. Aggiungeremo poi che la tavola di Peutingero, benche<br />
pregiatissima, e pero scorretta in mode che contro ogni possibilita<br />
mette Piacenza tra gli Insubri alia sinistra riva del Po.<br />
Percio se plena fede non si deve prestare a questo documento,<br />
lo si deve prestare a tre storici, come sono Polibio, Tito-Livio<br />
(1) Tacilo: Annali Libio 18. — Crcvier: Sloria degli Imperatori liomani<br />
Libro 13.<br />
(2) Monli Lorenzo : Notizie sloricke del dislrcllo di Codogno, Parle II.<br />
(3) Crilico oompendio universale storico degli avvenimenti piu rimarche"<br />
Yoli dclla cilia di Creuioua. M, ti.