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N'oi accennanimo all'anno 1 1 U) 1' u^iifriitto concesso ad U-<br />

berto de' Casetti di moiti beiii dolla Meiisa Vescovile di I.odi.<br />

Federico Darbarossa portanto volendo dare una prova di bene-<br />

Tolenza ad Alberico Merlino vesi-ovo scismalico di Lodi e suo<br />

favorito, coiifermogli iiel IKU tiitti i boiii che la di lui Mensa<br />

possedeva, fia qiiali souo acconiuiti luiovaiuoiite qiiolli gia con-<br />

cessi a L'berto de' Casetti dal vescovo Giovanni (I). Noi per-<br />

tanto non riporteremo jl Diploma cbe per intiero ci lia conservato<br />

I'abate Ughelli , rilasciato il 24 settembre da Pavia. —<br />

Inter Caclera i))ipcrialitun prneclara etc. — V. Zaccaria, Molossi.<br />

Fa meraviglia come in questo documento non si facci alcuii<br />

cenno di Castiglione (2) certamente fin da quell' ora 11 feudo<br />

piu cospicuo della Mensa; ma il P. Zaccaiia confrontando questa<br />

carta coirantografo da lui esaminato conobbe cbe solo per i-<br />

navvertenzadell'amanuense vennero dimenticate le parole « Cur lis<br />

de Casliono cum Caslro et Villa et omnibus per linentiis suis. »<br />

Questi beni che mediante il diploma rii^rtato disopra vennero<br />

confermati alia Mensa furono poco prima dal vescovo Alberico<br />

donati all'imperatore in segno di obbedienza e di fedelta; ma<br />

questa non era probabilmente cbe una formalita richiesta da<br />

Federico onde cosi rendere maggiormente pregevole il favore<br />

e perche con questo atto di sommissione fatto dal vescovo ap«<br />

prendessero gli altri ad essergli totalmente soggetti. Federico<br />

poscia fecegli dono delle regalie che abbiamo enumerate<br />

e le quali in forza della Dieta che aveva tenuto in Roncaglia<br />

nel novembre 1158 erano state incamerate. Vedesi in questo<br />

documento che il vescovo aveva poco prima comperato da un<br />

Ascherio da Cuzigo a meta della Corte di Senagogo e Senadogo,<br />

mentre I'altra meta era forse gia stata donata alia sua mensa<br />

dal prete Lanfranco da Comazzo colla donazione che abbiamo<br />

accennata all'anno 10G5. Vedesi del pari accennato il lago di<br />

Barisii o I'Oriolo esistente tra Fombio, S. Fiorano e S. Stefano,<br />

formato, come dicemnio a suo luogo, dal fiumeLambro. Vedesi<br />

parimente che quasi in ogni corte o giurisdizione vi aveva un<br />

castello nel capoluogo, come sarebbe in Galgagnano, S. Martino<br />

in Strada, Cavenago, Codogno, Orio, Livraga e Ronco. A pro-<br />

posito di questo ultimo Castello che noi vedemmo accennato<br />

eziandio nella concessione fatta ad Uberto de' Casetti, opina il<br />

Monti che esistesse ove ora e la Cassina Ronchi non lungi dal<br />

(1) Ujihcllius : llulia xarra 1. 4: IMor Francesco Goklaniga: Mcmorie Sloric/ie<br />

del li. B irgo di (Imlignn lib. 2. M.S. C; I'iec Franc Zaccaria: sorie episc. Laud,<br />

M. S.; Uiamball. Molossi: Meimrie d'nlruni uomiiii illtislri di Lodi t. 1.<br />

(2) Pier Francesco Zaccaria: Serie episc. Laud. ms.<br />

,

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