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sulla ii*:i (loir All. 1;\ noti lunj^i da Castionc. liio doi diip monasteri
tu (inello t'ondato dai conti di Comazzo nel castello di
S. Vito, esso pure non liingi un tempo da Castione e di cui piii
a lunpo avremo agio di parlarne tra poco. li'altro rnonastero si
e quello eretto dalla contessa Auselda di Ghisalba di fianco alia
suaccennata chiosa di S. Stelano di Hipalta, cUe dal Sinodo VII."
lodigiano viiolsi iiinal/ato in quest'anno 1000. 1/ ultima delle
notizie riforibili a quest' anno e juecisamcnte al 5 Agosto , ci
venne conservata dal Muratori in un frammento di giudizio emanato
da Benzone messo d'Ottone HI." imperatore nel luogo
di Tauriano , o Turano , in una causa fia Andrea vescovo di
Lodi e Uogerio, cui da Ottone vedemmo gia confermati i poderi
nel U97 e che in questo documento dicesi figlio di Riimaldo
(I). Questo documento ha qualche pregio eziandio, poiche
ci fa noto che nei due luoghi di S. Fiorano e Maleo esisteva
sin da quell'epoca un castello.
Moito Ottone IIl.'^ senza successione maschile, i principi e
vescovi d' Italia posero la corona italica nel 1002 sul capo d'un
loro nazionale. Era questi Arduino marchese d'lvrea. Travagliato
pero e disastroso fu il regno di costui, che in troppo orgoglio
salendo, malamente diresse la bisogna del nuovo regno;
no ando tro[)[>o olti-e che essendo Arnolfo arcivescovo di IMilano,
a nome dei malcontenti brigo perche scendesse a rapirgli
la corona d' Italia Enrico 111." duca di Baviera, erede presuntivo
deli'impero di Germania e del regno d' Italia. Benche propizii
i primi eventi della lotta fossero ad Ardui)io, pure Enrico
la vinse e costrinse il suo emulo ad abbantlonar la corona per
accontentarsi d' una cocolla. Durante la breve ed inquieta dominazione
di Arduino, questi concesse al sunnominato Andrea vescovo
di Lodi (2) ed a' suoi successori il diritto di pescar I'oro
nell'Adda da Rivolta sino a Castelnuovo Bocca d'Adda e la
proprieta dei castelli di Galgagnano e Cavenago.
Sotto il IG di Dicembre dell' anno lOOG avvi un Breve di
Pasquale II.", col quale confermando tutti i beni appartenenti
alia chiesa (3) di S. Stefano di Ripalta, fra questi beni si fa pure
menzione della villa adjacente e del castello nel cui recinto era
fabbricata la chiesa. %
Eia gia compiuto il rnonastero entro al castello di S. Vito,
quando Ilderado conte di Comazzo soggetto alia legge ripuaria,
e Rolenda sua moglie soggetta a quella longobarda, ma per non
dissentire da quella del marito (4) , volendo assegnare al mo-
(1) L. A. Nhiralori: Auliqiiitnlcs M. E., disserlal. IX.
(2) \al"ii;u)o Casliiilioix': Ao/e (d regno d' Italia sollo i Diirbari di Einanuele
Ti'Siiiin). — G. 13. Molos.si : Mrmorie di uouiiiii illiislri di Lodi. —
Alcss. Ciscri: Gi'irdiiin slorico. — Drfi- ul. Lodi: Dismrso sloiico VIII.
(3) AIp-js. Cisori: (Jiardino slorico. — « Sviiodus 11! Laudcnsis » l^aiidae ,
Bcrloflli, ltil9.
(I) Colh disporsione dd Longobardi mslaronn in Italia acrorminali i disccndcfili
di trc popoli divcrsi, cior gli aniirlii l{om;iiii, i Longohaidi, flic scbbfiie
viiili, rimascro aricora in llalia, fd i Franciii per lo |iiii padnMiejifjianli.
Kra [lorciu nocessario a (pici tempi i'iiidicart! sollo (pial leijj^(! volcvasi vivcru,
oikIp conoscoi-e la forza degji obljliglii assnnli dai conlracnli. 1 Uipiiari orano
franrhi del Rasso Koiio.