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di sacrilegio, quest'ullimo periodo di sua vita benclio piu fortu-<br />
nato fu per esso il piu dcdoroso, sicclie oppresso dai disgusti<br />
mori di 72 anni senza tornba, poiche I'anatema gli pesava tut-<br />
tora sul capo.<br />
La Mensa vescovile di Lodi a cagione delle guerre passate<br />
e delle fazioni aveva perduto gran parte dei suoi possedimenti<br />
oltre al pregev^Dle diritto di pescar I'oro nell'Adda, per cui il<br />
Vescovo di Lodi Egidio dell'Acqua ne chiese all'Imperatore En-<br />
rico di Lussenburgo la conferma, nella quale parlando appunto<br />
della pesca deH'oro si esprime in tal mode: «... quatenus eidem<br />
ecclesiae episcopatus... redilus auri, quod annue levatiir in ripis<br />
fluminis a Cornaiano Bertaro usque ad Castrum novum huchae<br />
Abduae vel saltern intra curtem Galgagnani et curtem Castionis<br />
quae sunt curtes episcopatus prefati iuris imperii inter ilia con-<br />
finia reddilus auri quod ibidem de cetero lavabitur de speciali<br />
gratia cum omnibus alluvionihus et glareis dicti fluminis Abduae<br />
ab utraque parte riparum quae sunt et de cetero insurgent<br />
secundum metum superius pretaxatam ob vestrorum remedio<br />
peccatorum de novo concedere degnamijii (i).<br />
Pertanto I'lmperatore con altro diploma dell'S Gennajo 1311<br />
aderi pienamente all' istanza del Vescovo ed al medesimo con-<br />
ferm^i tutti i beni che la sua Mensa aveva ricevuti in dono dai<br />
Sovrani suoi antecessor^ II diploma relativo ci ha conservato<br />
rUghelli neWJtalia Sacra, torn. IV.<br />
Ottenuto dai Vescovo questo diploma e dubitando d' altro<br />
lato che i suoi vassalli non avessero nullostante ad ubbidireli<br />
come per tante volte ne avevano fatto esperimento i di lui an-<br />
tecessori, prego I'lmperatore^ che egli stesso ordinasse agli uo-<br />
mini de' suoi feudi di espressamente osi^ervargli ubbidienza e<br />
fedelta con un'altra lettera scritta tre giorni dopo. Convien per6<br />
credere che il vescovo Egidio possedesse altri beni, benche non<br />
colla ragione del feudo, giacche egli in seguito esegui vari af-<br />
litti di suoi beni che possedeva eziandio (2) in Camairago, Sa-<br />
larano, Regona e S. Bassiano sul Cremonese unitamente al diritto<br />
di pescar nel lago de' Barilli per annui soldi 40 (3) e died<br />
libbre gro^^se di pesce.<br />
(continua)*<br />
(i) Delle Aniichita Longohardico Milanesi. Diss. XXXIX, toni. I.<br />
(2) Giamb. Molossi: Memorie di alcuni iiomini illiislri di Lodi, I. I.<br />
(3) Circa mil. lire 150.