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ch' era loro avanzato dalle fplendido donazioni loro fatte dai<br />
Gonti di Comazzo. 11 Vescovo Hoiiiardo Talenti (Hitlc poire tin<br />
argine alia totale dissipa/.ionc, oidiiiu il ±2 Febbiajo \'M2, die<br />
gli avanzi di quel beiil ascendent! tuttavia ad iin niigli;ijo di<br />
pertiche fossero uniti a qiielli dei Cisterciensi di Ceneto, la<br />
quale incoi[iorazione, bentlie per vari anni venisse fortcniente<br />
cornbattuta, pure venne delinitivaniente stabilita sulla line del<br />
secolo XIV. Cosi lin'i di esistere il celebre nionasterodi S. Vito,<br />
uno certamente dei piii ricchi di Loinbardia, ad onta delle provvide<br />
cautele ordinate dal Conte IKlerado sno Ibndatore. Fa sonima<br />
nieraviglia nHirincontrare ad ogni passo IVa gli scrittori anlichi<br />
i segni deiruniversale corruttela fra gli ecclesiastici. Diiatti anco<br />
i monaci dello spedale di S. Vidro di Senna, delto volgarmente<br />
Oapitalelio, vivendo senza disciplina siccoine lutti gli altri re-<br />
golari, si rirmtarono di riconoscere la superiorila del vescovo;<br />
che anzi giunse a tanto la loro audacia che nel 130G un frate<br />
Giacomo Donnne co' suoi conipagni si oppose coll' armi alia<br />
mano alia vi>ita die del monastero voleva praticarvi il vescovo<br />
Talenti. II vescovo percio [tuni i frati di scomunica e pose Tin-<br />
terdetto sulla loio diiesa. Forse una simile Irasgressione avevano<br />
fatto i Ci-terciensi del monastero di di S Stelano al Corno,<br />
giacche nel 11309 agli 11 di Settembre 11 vescovo Egidio del-<br />
I'Acqua avea posta su di loro una taglia di 30 liorini d'oro. (1)<br />
Essendo in giierra a quest'anni la plebe di Piacenza colla<br />
nobilta fuoruscita, duecento fanti cremonesi vennero in ajuto<br />
dei popolani e con essi si avviarono all'assedio di Bibergaro e<br />
di Pigazzano nelle quali rocche stava rinchiusa la nobilta. Non<br />
essendosi pero ottenuta la dedizione, il popolo piacentino li-<br />
cenzio gli ajuti di Cremona, e questi ducento fanti passando pel<br />
Lodigiano si portarono alia n cca del Corno, che due anni prima,<br />
cioe nel ri3'2 era stata data in feudo alia nobile famiglia Tres-<br />
seno da Lodi. Noi vedemnio come nel 1210 i fuggiasclii mila-<br />
nesi vinti replicatamente a Genivolta togliessero nella fnga ai<br />
Cremonesi loro nemici la rocca del Corno. Pertanto i 200 fanti<br />
di Cremona non volendo perdere 1' occasione che loro si pre-<br />
sentava di ricuperare quella rocca che gia da diciotto anni a-<br />
veano perduta I'assaltarono in Luglio 1234 e se ne resero pa-<br />
droni (2) I [iojjoiani di Piacenza continuarono da soli la giierra<br />
contro i loro nobili e il Musso e il Locato ci racconlano come<br />
(1) Circa m. 1. 2000.<br />
(2) Boselli Mnceiizo: dclle slorir I'iarpniinp^ [. \. - Joan De Mussi'^: 67/ro-<br />
nicon I'lacml. in Race. Murnl. t. 16. - I'ogftiHii: Mcmoriv storiche di I'iacmza<br />
t. J>. - Lmberlus Localus : De I'lacenUnac urbis origine etc.