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della Grate ili S. Bassiano (I), esse»ulo amministralori Giovanni
Cairo, Piotro Gavazzo, Gio. Pietio Vignati e Luigi del Vesoo (1).
Nel quale anno Carlo (Vlll) re liti Fiancesi scoinpiplio I'ltalia,
invase il regno (.11 Napoli ed a tradiniento occiip6 Novara per
otto mesi. »
Ad illustrazione della suddetta lastra addiiciamo le Anno-
tazioni fatte dal sacerdote Anselmo Holla per I'anno 17Gi:
u Tornando il Capitello bisogna qui riferire, che essendosi
detenninato dal venerando Consorzio del Clero di far fare le
ante niiove alia porta gia fatta a forza di scal{>ello vicino alio
scalone del Sacrario , quindi date le ante vecchie dallo stesso
Pio Istitiito al sno portiere Mariconti da abbruciare , lo stesso
portiere nel tagliarle ha scoperto che vi erano due lastre di
roarmo della grandezza nieno d' un quartino di carta, tra il fiisto
e la fodra a nieta delle medesime ante, nna per parte, delle
quali una colle parole seguenti: HE VALVE, ecc. »
Nell'altra cartella vi erano le seguenti:
ABSOLVTE FVERVNT ANN'O MCCCCXCVI. LVDOVICO
MARIA ANGLO DVCE MEDIOLANI V^, DOMIXANTE PRAE-
SIDENTEQVE ECCLESIE LAVDRNSI KAROLO MARCIIIONE
PALAVICIXO. QUO ANNO MAXIMILIANVS AVG. AB EODE>t
DVCE EIVS AVVNCVLO IX LOMBARDLVM AD DOMIXll SVI
DEFEXSIOXEM COXDVTVS EST.
« Queste porte furono compite nelT anno 1496 essendo duca
di Milano Ludovico Maria di Anghiera, e preside alia Chiesa
Lodigiana il marcliese Carlo Pallavicini. Nel quol anno I'imperatore
Massimiliano fu chiamato dal suddetto suo zio in Lombardia
per la difesa del suo dominio. »
E qui noto che nell' apertura della nova Porta si impiega
rono diciassette giornate, compresa la rottura del muro e I'essersi
posti in opera i marmi della stessa vecchia ed antichi.ssima
porta gia stata a Lodivecchio , a riserva di un pezzo di
africano, il quale dal signor conte Giuseppe Earni e stato graziosamente
dato al venerando Consorzio per il nuovo altare di
marmo eretto cola vicino.
Col quindici Maggio 1765 si e terminato di foderare il fusto
della nuova porta del Broletto fatta I'anno prossimo scorso , e
nelle ante tra la fodra ed il fusto si sono poste a meta le se
guenti iscrizioni incise sul rame; quella a destra :
TEMPLVM HOC SECVLO XII E FVNDA^IENTIS ERECTVM
FEDERICO I." ROMANORVM IMPERATORE. ALBERICO DE
MERLINIS EX VETEllI NOVAE LAVDEX.'^IS VRDIS EPISCOPO
RESTAVRATVM ANNO .MDLXXVI. LVDOVICO TABERNA EPI-
SCOPO: CLERI CONSORTIO ET CIVIBVS PECVNIAM CONFE-
RKNTIBVS: PENE ITERATA REEDIFICATIONE AD MELIOREM
(1) Nome cho si dava al corfio ammiiiislralon' dc'la Callorlialc.
(2) Quallro Nobili lodigiani coinponeiili la Fabbriceria della Callcdrale.