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- lis -<br />
Brescia c di Novara, parte nella Francia Settentrionale e parte<br />
al nos'ro santo Pastore, che le trasferi a Lodi consecrate con<br />
somm;i venerazione nella chiesa dei dodici Apostoli. Dope I'ultimo<br />
cccidio di Lodi Veccliio, se ne perdette quasi la memoria<br />
se noii fossero state annotate nell' Enchiridion delle memoria<br />
lodigifne, anzichfe neW Invent ario delle reliquie della Cattedrale.<br />
Se non che per esser riposte, confuse con altre in una cassa<br />
deposta sotto 1' altar maggiore della Cattedrale, non si possono<br />
discer.iere quali esse siano precisamente.<br />
Sj per 1 opera dei nostri santi vescovi, si per la improvvisa<br />
venut? dell'imperatore Massimo convenne a Valentiniano, alia<br />
madre Giustina e sorella Galba di fuggirsene cogli Ariani sco*<br />
raggiati in Grecia, ed allora meglio prosperarono colla pace<br />
gli interessi religiosi nella Lombardia. Non cosi i politici ed economic,<br />
che Massimo dopo aver domata Aquileja, calo in Lombardia<br />
con rapine ed incendii e dopo aver lasciati addietro<br />
tanto squallore di citta e castella, saccheggio Piacenza e parte<br />
del bfsso Lodigiano, onde qui si deve annotare, che se I'impeto<br />
del br.rbaro non molesto la nostra citta, cio devesi all' intercessione<br />
di Bassiano. Svernava pertanto I'imperatore Massimo sui<br />
nostri confini per opporsi ad un esercito potentissimo di Teodosio,<br />
sinche venuti a battaglia campale presso Aquileja, resto<br />
la vitloria a Teodosio che rimise in trono Valentiniano gia convertito<br />
dall'arianesimo. Ritornata la calma prosei-'ui il santo Prelate<br />
nelle sue opere di carita, ed allorche Teodosio ritornato a<br />
Milano pubblico quel celebre Editto sulla distruzione dei tempii<br />
e dei riti gentili, Bassiano ebbe poco a fare nella sua citta,<br />
poicho essa ne era gia purgata. Ebbe bensi di che alTaticarsi<br />
nell'estirpazione della nuova eresia di Gioviniano, si per la nuova<br />
assen/a di S. Ambrogio, come anche per 1' intervento ad un'<br />
altro concilio convocato al ritorno dell' arcivescovo in Milano.<br />
Esposti gli errori di Gioviniano in quel venerabile consesso,<br />
essi furono validamente confutati e talmente zelarono i Prelati<br />
Lombardi contro cestui ed i suoi seguaci che per svellerli affatto,<br />
ne diede parte Ambrogio al Sommo Pontefice con una<br />
sua Lettera, quale venne sottoscritta anche da tutti i suoi suffraganei,<br />
in cui per quarto leggesi la firma del nostro Pastore:<br />
Bassianiis episcopus Laudensis.<br />
Ventidue erano in allora i suffraganei della metropolitana<br />
lomborda, tanta era I'estensione di quella Chiesa, chiamata dopo<br />
Roma la primaria d'ltalia. Monsignor Francesco Castelli nella<br />
sua Storia dei Concilii Provinciali , ci fornisce 1' ordine delle<br />
lore sottoscrizioni: archiepiscopalis Metropolitanus sedes, Episcopus<br />
Verceltensis , Novariensis , Laudensis, Terdonensis, A'<br />
stensis , Taurinensis, Aurjustensis, Aquensis, Sanuensis, Alexandrinensis,<br />
Viglevanensis, Brixiensis, Bergomensis, Cremonensis^<br />
Caviensis, Iliponiensis, Albensis, Savinionetisis, Ventimiliensis,<br />
Alberganensis, Casolensis, Montis Begalensi. — Diversi di codesti<br />
vescovati vennero dai Pontefici distaccati dalla Metropolitana<br />
per annetterli ad altra e parecchi altri vennero eretti ad<br />
arcivescovado.