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- 128 -<br />

Bartolomeo Menati la vigilanza sopra 1' abuso delle frequenti<br />

convorsazioni de'secolari colle Religiose. Sin. 6, pag. 142.<br />

— Gio. Pietro Vistarini ricevelte dul Governatore di Milano<br />

Conte Melgar il i!2 Dicembre il posto di Tenente Generale delle<br />

Lanze in Lombardia. — Arbores nob. [am. laud. c. s.<br />

1782. Per le Leggi Giuseppine vennero soppressi in Lodi i<br />

convent! delle Carmelitane, di S. Cliiara Vecchia, delle Cappuccine,<br />

dei Francescani del 111" ordine a Sant'Antonio di Padova, degli<br />

Eremitani di Sant'Agnese e tutteleConfraternite, cedendonei beni<br />

al fondo dlReligione destinato a sussidiare le Parrocchie povere.<br />

IL CASTELLO DI MACCASTORNA<br />

S'innalza sulle sponde dell' Adda presso Codogno. I suoi<br />

fasti risalgono al principio del secolo XIV e si annodano alia<br />

memoria di illiistri capitani di ventura, benche esso seibi molte<br />

memorie ancor piii anliclie, fra le quali una carnificina di Ghibellini<br />

nel d270, che ivi si erano rifuggiti ed avevano valorosarjiente<br />

sostenuto I'assedio.<br />

Lucchino Viscoiiti signore di Milano, impadronitosi coHa<br />

forza di qiiesto castello, lo diede ai Bevilacqua, ma Carlo Cavalvabo<br />

signore di Cremona lo fece occupare dalle armi di<br />

Giovanni Vignati, signore di Lodi, indi da quelle piii vigorose<br />

di Cabrino Fondulo, uno dei piu rinomati guerrieri del suo tempo.<br />

Si fu allora che il castello di Maccastorna s' ebbe forza e<br />

forma migliore, poicbe Cabrino, fattivi venire abili artefici di<br />

Cremona, fra' quali Polidoro Casella, pittore rinomato, ne fece<br />

abbellire gli appartamenti e lo fece fortificare con bastie e ridolti,<br />

II Cabrino celebro in quel castello le sue nozze con Ginetina<br />

de' conti Rossi di S. Secondo. Rimasto vedovo dopo un<br />

anno, s'uni in matrimonio con Pomina Carazzi della Somaglia,<br />

figlia di Facinulo, decurione di Milano. II Fondulo non tardo<br />

niolto a mostrare tutta la ferocia tirannica di quel tempi e a<br />

dominare da vero Signore, non piii curandosi di Carlo Cavalcabo<br />

in di cui nome si era impadronito di quella fortezza. Volendo<br />

es550 sbarazzarsi d'ognuno che gli potesse dar soggezione<br />

fece assalire quel signore di Cremona e miseramente trafiggere.<br />

Non stette pero tranquillo Giovanni Vignati signore di Lodi<br />

che volendo in qualche modo vendicare la morte del Cavalcabo<br />

penso ai mezzi d'avere nelle sue mani la Rocca di Maccastorna.<br />

Capitato a Lodi un cotal Bellino da Bergamo, gia maestro di<br />

casa del Cabrino, lo fece arrestare minacciando di metterlo a!le<br />

forche, ove non gli giurasse di eseguire cio che gli avrebbe<br />

ordinate. II Bellino spaventato giuro e subito si accinse al tradimtmto.<br />

Trenta uomini travestiti entrarono in un di di mercato in<br />

Marcastorna, da cui Fondulo si trovava assente. La mattina segueate<br />

sventolava sulle torri del castello la bandiera del<br />

Vignati e di Biancarello, che fieramente governava in nome di<br />

Fondulo, stretto in ceppi fu spedito a Lodi dallo stesso Vignati.<br />

Dall'llliisira-innc llaliann, 6 Noreiubre 1881.<br />

bac. Andrea Timolali, Uirellore,<br />

Lodi 1881. Tip. Quiriroc C- Cam.^gm (jiuseppe, Gmnic responsalc.

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