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st'anno, 1' ultra ili Francbino GalTurio del -1513, quella di Basilea
del 1511, o qnella di Lodi doll' anno 1G1I}, Ic quali tiitte
portano il nomc di MalVeo Vejij^io ; cil inline I'autorita di tutti
gli scrittori, che parlarono della vita e degli scritti di Veggio,
e clie atti'ibiiivano al nieilcsimo tal prezioso codice (I).
IV Oia onde niantenete la |HOine.ssa , ag^iungo la vila del
Veggio, che il Snnningo illii:^ti'o e jnibblico anteponcndnia al
libro del medesimo « Delle cose anticlie e meniorabili della basilica
di S. Pietro in Roma » il qual libro era rimasto inedito
fino a questo tempo.
« Mall'eo Veggio, celebre oratore e poeta, come comprovano
le di lui opere, ebbe per patria Lodi citta del diicato di Milano,
e nacque da illustre famiglia, dal jiadre Bellorio e dalla
maUre Catterina Lanteria nell'anno di Cristo 140G; come fra
poco mostrero ricavarsi dai di lui scritti... Ragazzo, ebbe in Milano
un pio vecchio a maestro di Grammatica. Ivi di 12 anni
udi predicare S. Bernardino da Siena, delfOrdine dei Minori,
che gia da ii anni continui era dedito alia predicazione. Da
cio ricavasi che la nascita di MafTeo deve riferirsi all' anno di
Cristo 1406. Bernardino nacque nel 1380, 1' 8 Settembre , festa
della nascita di Maria Vergme, fu ordinalo Sacerdote nello
stesso giorno festivo del 1 iOi, comincio subito a predicare, e
dopo 14 anni passati in tale fatica , -venne nel 1418 a Milano ,
ove lu udito da MalTeo , quando egli era di circa 12 anni , e
questi levati dai 18, ricavasi che la di lui nascita deve precisamente
calcolarsi nell'anno 1406.
« Nel libro lll.'^ Capo 11." Papia parla del suo genio poetico,
ma il padre gli proibiva di applicarvisi, poiche voleva che
si dasse a studi piu utili. Cosi egli qui parla: « Per esperienza
non del tutto retta imparai cio, ed attesto che fin da giovinetto
con nessuna guida e con nessun maestro, ma solo per impulse
naturale, cominciai ad infiammarmi di tale aniore per la poesia,
che tutto il resto a di lei confronto mi sembrava poca cosa; nel
che navigando con prospero vento ed a tutta forza di remi , il
padre me lo proibi, e mi comando che mi dassi alia dialettica,
come a studio piii grave e piu onesto. Dopo di essa che certamente
abborriva come cosa pestifera, ancora assai giovane fui
dal padre dedicato agli studii legali , leggendo i quali per la
somma forza di ingegno, di erudizione e di eloquenza clie dimostrai
, sempre ne ebbi sommo piacere. » Ilavvi alcuno che
indica MalTeo qual Datario del Pa[ia Maitino V." morto nel 1431,
fra i quali il Wadingo non in un sol luogo dei suoi annali al-
I'anno 1380; e prima di lui nel carme di MalTeo per la translazione
di ^anta Monica stampato a Roma nel 1586, si avverte il
lettore che MalTeo Veggio Datario di Martino V." ebbe cura di
ricevere le sacre reliquie di Santa Monica, e di collocarle onorevolmente
in un se[)olcro marmoreo lavorato con mirabile aite
ed cretto quando furono trasferite aRorua. Altri scrivono inoltre
che MalTeo sorveglio tale funzione e che la fece a sue spese...
a In ambedue le edizioni della vita di MalTeo leggesi inoltre:
(I) Aggiungaji che in quosli ullimi lompi Grcgorovius nc parla cliffusa-
menle nella sua « Sloria di Uoma » Vol. VI, fXola del DiretloroJ.