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zione (i) d' una tale alleanza si fu che i Milanesi cedessero ai<br />
loro nuovi araici le castella che ingiustamente occupavano sul<br />
loro territorio, cioe Cavacurta, Montemalo, S. Colombauo, Graf-<br />
fignana, Sommarano, Gradella, Roncadello, Cogozzo e Valera, a<br />
patto per6 che i Lodigiani ne demolissero le fortificazioni , il<br />
che venne eseguito, riservandosi i Milanesi soltanto la ragione<br />
su tutta I'acqua del Lambro.<br />
Esisteva fin da quest' epoca in Graffignana una Chiesa di<br />
S. Salvatore alia quale era annesso uno Spedale di Pellegrini,<br />
per cui I'anno 1186 ai 9 di Settembre il vescovo di Lodi Al-<br />
berico del Corno voile per maggior vantaggio di quel luogo<br />
esente da ogni fodro ed albergazione di cui era tenuto verso<br />
la Mensa, a patto pero che il ministro di questo Spedale a se<br />
ed a' suoi successori pagar dovessero ogni anno nella festa di<br />
S. Bassiano una libbra di cera (2). Altre due notizie ci riporta<br />
air anno 1192 lo storico Campi. La prima si e che nell'Ottobre<br />
di quest' anno 1' abate di San Sepolcro di Piacenza cedette alr<br />
abate di S, Stefano del Corno, da cui dipendeva a quest'epoca,<br />
anche la Chiesa di S. Fruttuoso di Piacenza (3) e ogni ragione<br />
e dorainio ch'avea sulle due Chiese de' Ss. Cosmo e Damiano<br />
e di S. Vitale di Cremona, coU'obbligo all' abate di S. Stefano<br />
di offrire nel Sabato Santo di ogni anno sull'altare del San Se-<br />
polcro in Piacenza due libbre d' incenso. Fa d'uopo credere<br />
pero che 1' abate di S. Stefano trascurando col tempo d' osser-<br />
vare questo segno di dipendenza ,<br />
1' abate di S. Sepolcro ritor-<br />
nasse al possesso di quelle due Chiese , mentre nel 1483 ve-<br />
donsi tuttavia soggette al di kii monastero. La seconda notizia<br />
e del 1(5 Ottobre dello stess' anno , in cui Pietro Visconti pia-<br />
centino, bramando di assicurare per se e suoi nepoti e discen-<br />
denti maschi legittimi il feudo della Mezzana molto ingrandito<br />
dalle alluviuni del Po, ciie 11 vescovo di Piacenza Diouigi avea<br />
nel 1057 concesso a Grimerio arcavolo suo per cinque gene-<br />
razioni , e col censo di un denaro d'argento e d'una candela,<br />
ricorse a Guido proposto della canonica di S. Antonino, nella<br />
quale era dalla cattedrale passato il diretto dominio onde gliene<br />
rinnovasse 1' investitura feudale cho ottenne diffatti. Avvenuta<br />
(1) P. Aless. Ciseri: Istoria Sacro-Profana di Lodi; Gio. Ball. Villanova ,<br />
Jsloria ai Lodi ^ lib. 2; Lodovico Muralori: Antiq. Medii Evi , t. 4; (iiulini<br />
Cotile Giorgio : Mcmorie della Cilld e (jampagna di Milauo, 1. 7.<br />
(2) Girolamo Cadamoslo: Informazioni dcllo Sprdul Maggiore di Lodi^<br />
Manosciillo; P. Aless. Ciseri: Vila dei Vescovi di Lodi.<br />
(3) Can.co Pier Maria Campi: Isloria Ecclesiaslica di Piacenza, t. 1 , 2><br />
Thorn, de Mussis: Chronicon I'lacenl, in Race. Muralori, t. 16; Poggiali: Mcmorie<br />
Sloriche di Piacenza, I. 2.