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- 184 -<br />

ed altrimenti chiamata Belpavone (1) castello che favoreggiato<br />

dalle lagune dell'Adda die lo circondavano divenne col tempo<br />

uno dei piu importaiiti dello Stato di Milano. Premendo ai<br />

Guelfi di Cremona d'avere nelle loro mani quella rocca e di<br />

scacciarvi i partigiani dell'altra fazione vi si posero aU'essedio<br />

neli'anno 1250, Costante fu il valore dei Ghibellini che vi sta-<br />

vano alia difesa che de' Guelfi aH'oflesa, che malagevole n' era<br />

certamente la conquista si pel valore degli assediati che pella<br />

natura del sito. Grandissima perci6 fu la strage d'ambe le parti<br />

e solo dopo un' anno d'assedio poterono i Guelfi impadronirsene<br />

il 24 Maggio 1251 e la distrussero per poscia riedificarla ben<br />

tosto. Milano era pure divisa fra i Visconti e i Torriani, e poiche<br />

furono questi ultimi cacciati dalla Citta si rifuggiarono appresso<br />

i lodigirmi. Per tal cagione il marchese di Monferrato qual Po-<br />

desta di Milano, unito alle milizie dell' Arcivescovo Ottone Vi-<br />

sconti ed ai Pavesi venne sul lodigiano, ove (2) dopo aver fatta<br />

la conquista di varie rocche, die' fuoco il 24 tsettembre 1278 al<br />

ponte sul Lambro vicino a S. Colombano, Intanto i Cremonesi<br />

e Parmigiani temendo i progressi del Marchese di Monferrato e<br />

della potenza Viscontea accorsero unitamente a Pizzighettone, onde<br />

proteggere quella piazza importantissima, e minacciare il Mar-<br />

chese (olla loro presenza, mossa che noi vedremo tra poco ri-<br />

petuta. Pare che durante una tale invasione il Marchese di<br />

Monferrato si fosse impadronito anco del Castello di S. Fiorano,<br />

giacche il Musso ci racconta (3) che I'anno dopo Lodigiani e<br />

Cremonesi vi posero I'assedio, e dopo averne fatta la conquista,<br />

lo distrussero. U Monferrato che pel soccorso dato ai Lodigiani<br />

dai Cremonesi e Parmigiani non aveva potuto ottenere I'intento<br />

di cacciare i Torriani da Lodi nell'Agosto del 1281 recossi con<br />

un esercito di Milanesi, Comaschi, Vercellesi, Novaresi e Sviz-<br />

zeri nuovaraente sul Lodigiano, mentre un' altra mano di Mila-<br />

nesi e Pavesi s'accampava a S. Colombano, onde tenere i Cremonesi<br />

in soggezione (4). 1 Cremonesi non poterono infatti im-<br />

pedire che alcune castella del Lodigiano, fra le quali Maleo e<br />

Castiglione cadessero in mano dell' inimico, ma fatta da lore<br />

(I) Sforia della famiglia Bevilaqua - P. Alessando Ciseri: Istoria Sacro-pro*<br />

fana di Lodi, - Antonio Campo: DeW istoria di Cremona, - Ludovici Cavilelli:<br />

Annates.<br />

(2)^Giuiini Conte Giorgio: Memorie della Citld e Campagna di Milano, t.<br />

8. - M. Bernardino Corio: Istoria della (Jittu di Milano, p. 2.<br />

(3) Johann. de Mussis: Chronicon Placent. in Race. Mural, t. 16.- PoggialiJ<br />

Memorie storiche di Piacenza, t. 5.<br />

(4) Giulini Conte Giorgio: Memorie della Citta e Campagna di Milano^ I.<br />

8. - M. BernardiQo Corio: Istoria di Milano, p. 2*

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