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Capitani e Valvassori e per I'altra la fazione plebea si comproniisero<br />
in Aneiio di Mantova Podcsla di Milann, di tulle Ic controversie<br />
loro e giurarono di star quieti e contenti a quanto da<br />
lui fosse sentenziato. Fra gli altri capitoli concertati dal detto<br />
podesta fu questo : Che il Connine di Milano e massimamcnte i<br />
Bctlori c qunlanque altro a chi apparlencsse dassero opera<br />
perche il maggior tcmpio di questa cilia s'aprisse universalmcnle<br />
ai popolani, quali similmenle potcssero off'rire le ordinarie e le<br />
prebcnde e avessero voce quanto i capitani o i valvassori , premendo<br />
che tutte le dignila di essa chicsa fossero connini alle<br />
prcdette parti, eccetluata la dignila dell' Arcivescovalo, la quale<br />
fosse di continuo fra i Capitani o Valvassori di Milano. » Sin<br />
qui il Corio (1), e in conformita di questo si vede nel catalogo<br />
di quelli Arcivescovi numero grande col titolo di Capitani e<br />
Valvassori (2).<br />
Dei valvassori Tristano Calco r\e\VHistoria di Milano, libro<br />
VI°, dice: « In allo'a esisteva nella citta un'ordine di militi volgarmente<br />
cliiamati valvassori , sia peiclie cnslodissero le porte<br />
della citla, sia perche prendevano nome dall'opzione di qualche<br />
dignita. Rimangono ancora in diverse cilia delle farniglie chiamate<br />
valvassori ed in ispecie sul lodigiano sebbene oggidi ridotte<br />
in bassa forluna. Infalli poco discosto dalla citta vi e un<br />
cascinale detto Ca' dc Valvassori. »<br />
Claudio Seisello (Fol. 242) Amministratore ecclesiastico un<br />
tempo di questa chiesa lodigiana nel Trattato dei Fcudi spiega<br />
la parola Valvassore lo stesso che Feudatarii. II medesimo traduce<br />
la parola Miles per Feudatario, e non e meraviglia che<br />
queste voci Miles et Capitaneus fossero un tempo in materia<br />
feudali sinonime. Di questo ne abbiamo esempi in rem propriam<br />
senza investigarli piu addentro.<br />
Mons. Lanfranco dei Conti Cassini ultimo vescovo di Lodivecchio<br />
e primo di Lodi nuovo aveva investito Lanfranco dei Capitanei<br />
de'Tresseno della Vice Signoria di questa Chiesa; il che<br />
venendo co'.nunemente inteso male, Ar'iberto del titolo di S. Anastasia<br />
Legato Apostolico, di consiglio coH'Arcivescovo di Milano<br />
e dei vescovi di Bergamo, Novara , Vercelli e Cremona rivoc6<br />
tal concessione , ne cio baslando convenne ad Alessandro III"<br />
con un breve dato a S. Alberto vescovo nostro ,<br />
stesso che incomincia : « Alessandro vescovo ecc.<br />
replicare lo<br />
Da un documento<br />
ebbimo evidente cognizione, che il tuo antecessore Lanfranco<br />
concesse illegalmente la vice-signoria della tua chiesa a<br />
Lanfranco de'Tresseni milite lodigiano e la concessione fosse<br />
firmata con istrumento da Ariberto ecc. ». Con tutto cio persistendo<br />
i Ti'esseni perlinacernente nella loro pretensione, anche<br />
sotto Monsignor Alberico del Corno successo a S. Alberto, finalmente<br />
devoluta la differenza ai Pari della Curia conforms<br />
(1) Corio: Storin di .Milano, fol. 467.<br />
(2) Giovanni Pietro Crescenzi nella Corona della Nobilid d' Italia parlando<br />
dei Malviciiii di I'i;icenzii li cliiama Cattani deli'lmperio e feudalari ecciesiasUci<br />
delle Decime (F. 1. Narraz. 15. fol. 401).