Tiroidectomia Totale: How I do it - AOOI

È importante che lo Specialista aiuti il soggetto ipoacusico a figurarsi
aspettative realistiche delle performance uditive post-impianto, senza
creare false illusioni o disattese speranze; è perciò opportuno individuare
le circostanze d’ascolto quotidiano in cui il paziente avverte maggiormente
la difficoltà uditiva e comunicativa e stabilire una graduatoria in
base all’importanza relativa che esse assumono per il paziente. Le protesi
acustiche prescrivibili con spesa a carico dell’Azienda Sanitaria sono
solitamente intese come protesi “tradizionali” (protesi endoauricolare
analogica o digitale, retroauricolare open-fitting, a occhiale, etc.). Ciò,
tuttavia, non esclude che il soggetto non soddisfatto dall’utilizzo di protesi
tradizionali, guidato da una corretta ed esaustiva attività di counseling
audio-protesico, possa indirizzare la propria scelta su presidi non contemplati
nell’elenco del Nomenclatore Tariffario (protesi intraauricolari,
regolabili con telecomando, a programmazione digitale, digitali, etc.), ma
riconducibili alle caratteristiche di questi; dato che è lo stesso Nomenclatore
a introdurre il concetto di “libera scelta da parte del paziente della
protesi acustica e degli Ausili”, non si esclude la possibilità di rimborso da
parte dell’Azienda Sanitaria di presidi protesici impiantabili.
Una volta che il medico avrà deciso, invece, sull’indicazione all’intervento
di apposizione di protesi impiantabile, dovrà specificare anche il tipo di
protesi (protesi totalmente impiantabile o semimpiantabile, BAHA,
impianto cocleare, etc.), ma non la marca o il modello, oltre al gruppo e
codice identificativo cui va ricondotto. L’Azienda Sanitaria, verificata la
documentazione allegata, provvederà all’autorizzazione del presidio
entro 20 giorni dall’arrivo della prescrizione, e nel caso d’inadempienza
l’autorizzazione s’intende concessa. (V. Cap. “Le protesi impiantabili di
orecchio medio: aspetti economico-sanitari”).
Durante la fase di diagnosi e prescrizione il Medico Prescrittore deve fornire
un’adeguata ed esauriente informazione al paziente ed ottenere il
consenso esplicito e quindi l’adesione al trattamento. Il consenso informato
oggi è la conditio sine qua non al lecito esercizio dell’attività medica,
in quanto la visione attuale pone su un piano di assoluta centralità la
f Costituzione della Repubblica Italiana, Artt. 13 e 32.
g L. 23 dicembre 1978, n. 833,art. 4.
h L. 13 maggio 1978, n. 180, art. 1.
i D.M. 27 agosto 1999, n. 332, art. 4, comma 4: “La prescrizione è integrata da una esauriente informazione
al paziente ed eventualmente a chi lo assiste, sulle caratteristiche funzionali e terapeutiche
e sulle modalità di utilizzo del dispositivo stesso”.
j Codice di Deontologia Medica, 16 dicembre 2006, Capo IV, Artt. 33, 34, 35, 36, 37.
k Cass. Pen., sez IV, 11 luglio 2001, n. 1572.
l Cass. Civ., sez III, 10 marzo 2006, n.5444, in merito alla responsabilità della struttura e risarcibilità
del danno per mancato consenso anche se la prestazione è stata fornita diligentemente.
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