Tiroidectomia Totale: How I do it - AOOI

L’APPROCCIO CHIRURGICO MININVASIVO NELLA
“VIBROPLASTICA” DELLA FINESTRA ROTONDA
D. CUDA, A. MURRI
Introduzione
Originariamente progettato per casi selezionati di ipoacusia neurosensoriale
(Ball et al. 1997; Gan et al. 1997), l’impianto elettronico Vibrant ©
Med-El viene oggi indicato in una varietà di patologie otologiche. Sebbene
non esista una classificazione condivisa, il termine “vibroplastica”
viene accettato dalla maggior degli esperti per denominare gli interventi
praticabili con questo dispositivo.
Nella sua applicazione basilare (“vibroplastica classica”) il trasduttore
dell’impianto o FMT (Floating Mass Transducer) viene ancorato con una
clip in titanio all’apofisi lunga dell’incudine di pazienti ipoacusici con catena
ossiculare integra. Il trasduttore viene stimolato dal modulatore/demodulatore
(M/D) alloggiato sotto lo scalpo ed accoppiato per via transcutanea
al microprocessore esterno. L’impianto Vibrant è stato autorizzato
dalle autorità sanitarie Europee nel 1998 e da quelle Statunitensi nel
2000. Allo stesso periodo risalgono i primi report sui benefici del dispositivo
(Lenarz et al. 1998; Snick e Cremer 2000; Fish et al. 2001).
Il primo autore ad utilizzare la protesi Vibrant su catena ossiculare violata
è stato Dumon (2007). Egli applicò la FMT sulla lunga apofisi dell’incudine,
contestualmente al posizionamento di un pistone da stapedioplastica
od in esiti dello stesso intervento, in forme di otosclerosi ad evoluzione
cocleare. Altri Autori hanno successivamente proposto differenti
usi della FMT, accoppiata a volte ad un dispositivo PORP (Huber et al.
2006) altre ad una catena ossiculare malformata (Wollenberg et al 2007).
Colletti et al. (2001, 2005) hanno descritto il posizionamento del trasduttore
della protesi Vibrant nella nicchia della finestra rotonda (“vibro plastica
della finestra rotonda”) a contatto con la membrana timpanica
secondaria (MTS). Wever e Lawrence (1952) infatti già negli anni cinquanta
avevano dimostrato che la stimolazione della finestra ovale e di
quella rotonda determinavano uno spostamento sovrapponibile della
membrana basilare e negli anni sessanta Garcia-Ibanez (1961) aveva
ipotizzato l’intervento di sonoinversione dove la stimolazione della MTS
avrebbe dovuto sostituire quella della finestra ovale in casi selezionati.
L’intervento proposto da Colletti et. al. (2001, 2005) ha riscosso una rapida
popolarità per via dei risultati preliminari interessanti e dell’ampio
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