in quel punto, infatti considerata la curva <strong>di</strong> fase ϕ : t ∈ J ⊂ R → ϕ(t) ∈ I ⊂ R n <strong>il</strong>vettore ¯T tangente alla curva nel punto ϕ(¯t) raggiunto dalla curva all’istante ¯t è dato da¯T := ( ˙ϕ 1 (¯t), . . . , ˙ϕ n (¯t) ) = ( f 1 (ϕ(¯t)), . . . , f n (ϕ n (¯t)) )dove, si ricorda, f i sono le funzioni componenti del campo vettoriale f e dove nell’ultimopassaggio si è usato che ϕ è una soluzione del sistema <strong>di</strong>namico (2.6). L’insieme <strong>di</strong> tuttele possib<strong>il</strong>i orbite <strong>di</strong> fase <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico è detto ritratto <strong>di</strong> fase del sistema<strong>di</strong>namico.Se è nota la curva integrale si sa tutto dell’evoluzione del sistema, in particolare siconoscono i <strong>di</strong>versi punti dello spazio delle fasi visitati durante l’evoluzione, cioè l’orbita<strong>di</strong> fase, e la legge temporale con cui i <strong>di</strong>versi punti sono raggiunti. È importante osservare,<strong>per</strong>ò, che la conoscenza della sola orbita <strong>di</strong> fase fornisce i punti che <strong>il</strong> sistema visita durantela sua evoluzione ma non da alcuna informazione sulla legge temporale. Per esempio se<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico bi<strong>di</strong>mensionale si sapesse che l’orbita <strong>di</strong> fase uscente dal punto(0, 1) è la circonferenza <strong>di</strong> centro (0, 0) e raggio 1, allora si conoscerebbero tutti i puntivisitati dal sistema durante la sua evoluzione, in particolare si sarebbe a conoscenza delfatto che a un certo istante <strong>il</strong> sistema occupa la posizione (1, 0), ma non si avrebbe alcunaidea dell’istante in cui <strong>il</strong> sistema raggiunge <strong>il</strong> punto (1, 0).In analogia con i risultati <strong>di</strong>scussi nel caso uni<strong>di</strong>mensionale, è evidente che giocano unruolo chiave nello stu<strong>di</strong>o dei sistemi <strong>di</strong>namici quei punti in cui <strong>il</strong> campo delle <strong>di</strong>rezionisi annulla: si <strong>di</strong>ce che x e ∈ I è un punto fisso o <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio o critico <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema<strong>di</strong>namico (2.6) se e solo se f(x e ) = 0. Vale la seguente importante proprietà.Proposizione 2.5 Si consideri <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico (2.6), sia x e ∈ I tale che f(x e ) = 0.Allora preso t 0 ∈ R, <strong>il</strong> problema <strong>di</strong> Cauchy relativo a (2.6) con dato iniziale x(t 0 ) = x eammette l’unica soluzione ϕ : t ∈ R → ϕ(t) = x e ∈ R n .Dimostrazione. Si procede come nel caso della <strong>di</strong>mostrazione del relativo risultato uni<strong>di</strong>menzionale;si veda la Proposizione 1.9.Proposizione 2.5 □In virtù della proposizione precedente se <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico viene preparato in unpunto fisso vi rimarrà durante tutta la sua evoluzione; ma se la con<strong>di</strong>zione iniziale vienescelta non critica ma vicina a un punto fisso, allora <strong>il</strong> sistema può evolvere mantenendosivicino al punto fisso o allontanandosene inesorab<strong>il</strong>mente. Per <strong>di</strong>stinguere tra questi <strong>di</strong>versicomportamenti si introduce la nozione <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità. Si danno le seguenti definizioni: siax e ∈ I un punto fisso del sistema <strong>di</strong>namico (2.6), si <strong>di</strong>ce che x e è– stab<strong>il</strong>e (o stab<strong>il</strong>e secondo Liapunov) se e solo se comunque si scelga un numeroreale positivo ε > 0 esiste δ = δ(ε) > 0 tale che B δ (x e ) ⊂ I e <strong>per</strong> ogni x 0 ∈ B δ (x e )la soluzione ϕ : [t 0 , +∞) ⊂ R → ϕ(t) ∈ R n del problema <strong>di</strong> Cauchy associato alsistema <strong>di</strong>namico (2.6) con dato iniziale x(t 0 ) = x 0 , con t 0 ∈ R arbitrario, è tale che<strong>per</strong> ogni t ≥ t 0 si ha ϕ(t) ∈ B ε (x e );fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 22
– asintoticamente stab<strong>il</strong>e se e solo se è stab<strong>il</strong>e e inoltre esiste un intorno sfericoI ′ ⊂ I <strong>di</strong> x e tale che <strong>per</strong> ogni x 0 ∈ I ′ la soluzione ϕ : [t 0 , +∞) → R n del problema <strong>di</strong>Cauchy associato al sistema <strong>di</strong>namico (2.6) con dato iniziale x(t 0 ) = x 0 , con t 0 ∈ Rarbitrario, è tale che lim t→+∞ ϕ(t) = x e ;– instab<strong>il</strong>e se e solo se non è stab<strong>il</strong>e.È ut<strong>il</strong>e osservare che le definizioni appena date sono le stesse del caso uni<strong>di</strong>mensionalea patto <strong>di</strong> sostituire gli intorni a<strong>per</strong>ti con le palle a<strong>per</strong>te. Si definisce, infine, bacinod’attrazione del punto fisso x e asintoticamente stab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> sottoinsieme dello spazio dellefasi costituito da tutti i punti x 0 tali che l’unico moto ϕ : [t 0 , +∞) → R n con dato inizialex 0 tende asintoticamente a x e , cioè lim t→+∞ ϕ(t) = x e .2.3. Sistemi <strong>di</strong>namici planariUn sistema <strong>di</strong>namico planare e un sistema <strong>di</strong>namico nella forma (2.6) nel caso n = 2. Peri sistemi <strong>di</strong>namici planari è possib<strong>il</strong>e dare uno stu<strong>di</strong>o qualitativo molto dettagliato delleorbite che <strong>per</strong>ò richiede molta accortezza e profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> analisi. In questo paragrafo cisi limita a fornire alcuni meto<strong>di</strong> grafici che <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> intuire l’andamento delle linee<strong>di</strong> fase nel piano e a <strong>di</strong>scutere alcuni esempi molto semplici che <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> metterein luce i <strong>di</strong>versi comportamenti che si possono verificare nel piano nelle vicinanze <strong>di</strong> unpunto critico. In particolare si vedrà che i punti fissi nel piano possono essere sud<strong>di</strong>visi inno<strong>di</strong> stab<strong>il</strong>i, no<strong>di</strong> instab<strong>il</strong>i, selle e centri.Esempio 2.6. Siano f : J ⊂ R n → R n e g : H ⊂ R m → R m allora <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico{ ẋ = f(x)ẏ = g(y)nelle funzioni incognite x : R → R n e y : R → R m è detto prodotto <strong>di</strong>retto dei sistemi <strong>di</strong>namiciẋ = f(x) e ẏ = g(y). Un esempio semplice <strong>di</strong> sistema <strong>di</strong>namico nella forma <strong>di</strong> prodotto <strong>di</strong>retto è <strong>il</strong>(2.7)sistema <strong>di</strong>namico {ẋ1 = x 1ẋ 2 = kx 2(2.8)con k ∈ R e x 1 , x 2 : R → R le due funzioni incognite.Esempio 2.7. Sulla base <strong>di</strong> argomenti euristici si determina <strong>il</strong> ritratto <strong>di</strong> fase del sistema <strong>di</strong>namico (2.8)nel caso k = 0. Il campo delle <strong>di</strong>rezioni è dato da f(x 1 , x 2 ) = (x 1 , 0). Per determinare i punti fissi sidevono determinare i punti in cui <strong>il</strong> campo delle <strong>di</strong>rezioni è nullo:f(x 1 , x 2 ) = (0, 0) ⇒ (x 1 , 0) = (0, 0) ⇒ x 1 = 0Il sistema <strong>di</strong>namico ha infiniti punti fissi, tutti i punti dell’asse x 2 . Per <strong>di</strong>segnare <strong>il</strong> ritratto <strong>di</strong> fase è ut<strong>il</strong>etracciare <strong>il</strong> vettore tangente alle linee <strong>di</strong> fase in alcuni punti dello spazio delle fasi; si osserva che <strong>il</strong> campof è orizzontale in ogni punto non appartenente all’asse x 2 . Inoltre <strong>il</strong> vettore punta verso destra nei puntidel semipiano x 1 > 0 e verso sinistra nei punti del semipiano x 1 < 0; si veda <strong>il</strong> <strong>di</strong>agramma a sinistranella figura 2.5. Dal ritratto <strong>di</strong> fase emerge che i punti fissi sono tutti instab<strong>il</strong>i e che vi sono due tipi <strong>di</strong>orbite <strong>di</strong> fase: i punti <strong>di</strong> fissi e le semirette orizzontali; le semirette uscenti da punti nel semipiano x 1 > 0puntano verso destra, mentre quelle uscenti da punti nel semipiano x 1 < 0 puntano verso sinistra.In questo caso molto semplice è possib<strong>il</strong>e verificare le conclusioni euristiche sul ritratto <strong>di</strong> fase integrandoesplicitamente <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico. Per separazione delle variab<strong>il</strong>i si ottiene che <strong>il</strong> problemafismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 23
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assunto nel minimo, cioè a zero. I
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La tesi, allora, segue in virtù de
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u(q)✻q 3 q 4 q 1 q 2✲ qu 0p
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p✻q0(q − q 0 ) 1/2 p (q − q 0
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Si può osservare che ˙θ ha segno
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Troncando lo sviluppo delle potenze
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deve specificare il valore della ca
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valore della soluzione sull’asse
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x ∈ [a, b], u x (a, t) = u 1,a (t
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Inoltre si è usata l’identità n
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con q = (x, y, z) ∈ R 3 , t ∈ R
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Le equazioni del moto possono esser
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Sostituendo queste espressioni nell
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1. u x + u y = u;2. 2u x − 3u y =
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In realtà lo studio è limitato al
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3. u(x, y) = log √ x 2 + y 2 , (x
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nella regione√2E := {(ξ, η) ∈
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ammette l’unica soluzioneu(x, t)
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4. u 0 (x) = exp{−α|x|} con α
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6.3. Equazione di Laplace: funzioni