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Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

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Per <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico così ottenuto valgono le tre ipotesi del Teorema 2.30 e quin<strong>di</strong><strong>il</strong> punto fisso x e è asintoticamente stab<strong>il</strong>e. Se x e è asintoticamente stab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> dx/dτ =−f(x), allora sarà instab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> partenza.Teorema 2.31 □Una funzione che sod<strong>di</strong>sfi ai primi due requisiti nell’enunciato del teorema precedenteè detta <strong>di</strong> Liapunov <strong>per</strong> <strong>il</strong> punto fisso x e , se sod<strong>di</strong>sfa anche all’ulteriore terzo requisito èdetta <strong>di</strong> Liapunov in senso stretto. È imme<strong>di</strong>ato che <strong>il</strong> teorema precedente <strong>per</strong>mette <strong>di</strong><strong>di</strong>mostrare la stab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un punto fisso che sia un minimo relativo proprio <strong>di</strong> un integraleprimo u, infatti l’essere minimo relativo proprio implica che u sod<strong>di</strong>sfa alla prima ipotesidel teorema, <strong>il</strong> fatto che u è un integrale primo implica che è sod<strong>di</strong>sfatta anche la secondaipotesi.Esempio 2.32. Si <strong>di</strong>scutono alcuni sistemi <strong>di</strong>namici stu<strong>di</strong>ati negli esempi precedenti alla luce del teorema<strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> Liapunov. È fac<strong>il</strong>e <strong>di</strong>mostrare che (1, 1) è punto fisso stab<strong>il</strong>e del sistema <strong>di</strong> Lotka–Volterra(2.10): l’integrale primo ha un minimo realtivo proprio in (0, 0), ma u(0, 0) ≠ 0; ciò non è grave, èsufficiente considerare w(x, y) = u(x, y) − u(0, 0) = α(x − log x) + y − log y − α − 1. Ovviamente w ha unminimo relativo proprio in (1, 1), in tale punto assume valore 0 e inoltre L f w(x, y) = 0 <strong>per</strong>ché anche w èun integrale primo del sistema <strong>di</strong>namico <strong>di</strong> Lotka–volterra; in conclusione w è una funzione <strong>di</strong> Liapunove quin<strong>di</strong> (1, 1) è un punto critico stab<strong>il</strong>e.È imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong>mostrare che (0, 0) è punto fisso stab<strong>il</strong>e del sistema <strong>di</strong>namico (2.16) usando l’integraleprimo come funzione <strong>di</strong> Liapunov. Per quanto riguarda i punti fissi del tipo (¯x, 0), con ¯x > 0, si può usarecome funzione <strong>di</strong> Liapunov <strong>il</strong> paraboloide centrato nel punto fisso w(x, y) := (x − ¯x) 2 + y 2 ; si verificafac<strong>il</strong>mente che le ipotesi del Teorema 2.30 sono sod<strong>di</strong>sfatte, in particolareL f w(x, y) = ∇w(x, y) · f(x, y) = 2(x − ¯x)e x y 2 − 2ye x xy = −2¯xy 2 e x ≤ 0∀x, y ∈ Rdove si è usato che ¯x è positivo; è un ut<strong>il</strong>e esercizio tentare <strong>di</strong> capire <strong>per</strong> quale motivo la derivata <strong>di</strong> Liedel paraboloide rispetto al campo f del sistema <strong>di</strong>namico (2.16) risulta minore o uguale a zero, si ricor<strong>di</strong>che le orbite <strong>di</strong> fase del sistema <strong>di</strong>namico sono archi <strong>di</strong> circonferenza che tendono all’asse x da sotto e dasopra l’asse.Si considera, ora, <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico (2.18) stu<strong>di</strong>ato in dettaglio nell’Esempio 2.19; l’origine (0, 0) èun punto fisso del sistema <strong>di</strong>namico, ma l’integrale primo u(x, y) = (x 2 − 1) 2 − 1 ha un punto <strong>di</strong> massimorelativo proprio in (0, 0) e u(0, 0) = 1, quin<strong>di</strong> non è una funzione <strong>di</strong> Liapunov. Si osserva, <strong>per</strong>ò, che seu è integrale primo allora sarà integrale primo anche w(x, y) := −[u(x, y) − 1], cioè L f w(x, y) = 0, dovef è <strong>il</strong> campo delle <strong>di</strong>rezioni del sistema <strong>di</strong>namico in questione. D’altro canto w ha un minimo relativoproprio in (0, 0) e w(0, 0) = 0; in coclusione w è una funzione <strong>di</strong> Liapunov e quin<strong>di</strong> (0, 0) è stab<strong>il</strong>e.Esempio 2.33. Si considera <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico planare{ ẋ = −x 3 + xyẏ = −y 3 − x 2 (2.24)Il sistema <strong>di</strong>namico è nella forma (2.6) con campo delle <strong>di</strong>rezioni f(x, y) = (−x 3 + xy, −y 3 − x 2 ). Sideterminano i punti fissi e se ne stu<strong>di</strong>a la stab<strong>il</strong>ità. Punti fissi:{ x(−x 2 + y) = 0f(x, y) = 0 ⇒y 3 + x 2 ⇒ x = 0 e y = 0= 0Quin<strong>di</strong> l’origine è l’unico punto fisso. Per stu<strong>di</strong>arne la stab<strong>il</strong>ità si considera dapprima sistema linearizzatonell’intorno dell’origine; si calcolano le derivate del campo delle <strong>di</strong>rezioni∂f 1∂x = −3x2 + y,∂f 1∂y = x, ∂f 2∂x = −2x2 ,∂f 2∂y = 3y2fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 44

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