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Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

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Le equazioni del moto possono essere risolte in termini dei mo<strong>di</strong> normali, cioè <strong>per</strong> mezzodella rappresentazione <strong>di</strong> Fourier delle funzioni u j (t); ciascun modo può essere eccitatoin<strong>di</strong>pendentemente e se l’energia viene assegnata all’istante iniziale a un solo modo, essarimarrà concentrata su questo modo durante tutta l’evoluzione del sistema. Alla base dellaMeccanica Statistica c’è l’idea che i sistemi sufficientemente complessi sono caratterizzatida uno stato <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio in cui l’energia si ri<strong>di</strong>stribuisce uniformemente tra tutti i mo<strong>di</strong>normali in<strong>di</strong>pendentemente da come sia stata introdotta nel sistema all’istante iniziale.In [3] Fermi, Pasta e Ulam si posero <strong>il</strong> problema <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are l’equipartizione dell’energianel contesto della catena <strong>di</strong> osc<strong>il</strong>latori supponendo che l’interazione tra i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertàprimi vicini sia non lineare, <strong>per</strong> esempio con energia potenzialeU = 1 n−12 k ∑(u j+1 − u j ) 2 + 1 n−13 α ∑(u j+1 − u j ) 3 + 1 n−14 β ∑(u j+1 − u j ) 4 (4.24)j=0j=0con α, β > 0. Sorprendentemente l’analisi numerica del problema mostrò che eccitando<strong>il</strong> solo primo modo <strong>di</strong> osc<strong>il</strong>lazione, dopo una sorta <strong>di</strong> equipartizione a tempi piccolidell’energia tra i <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> normali, a tempi sufficientemente gran<strong>di</strong> l’energia cominciavaa fluire verso <strong>il</strong> primo modo fino al ripristinarsi quasi integrale della con<strong>di</strong>zioneiniziale.Il problema FPU è stato ampiamente stu<strong>di</strong>ato negli ultimi anni, ed è ancora oggetto<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> molto interessanti, un’aspetto molto importante è quello del comportamento delsistema nel limite del continuo [9]. È naturale chiedersi quale sia l’equazione che sostituiscequella <strong>di</strong> d’Alambert quando si considera la catena <strong>di</strong> osc<strong>il</strong>latori con interazione descrittadalla (4.24). Si considera <strong>il</strong> caso α > 0 e β = 0, procedendo come nel paragrafo 4.7 siottengono le equazioni del motomü i = k[(u i+1 − u i ) − (u i − u i−1 )] + α[(u i+1 − u i ) 2 − (u i − u i−1 ) 2 ] (4.25)<strong>per</strong> ogni i = 1, . . . , n − 1. Per passare al limite del continuo è ut<strong>il</strong>e riscrivere l’ultimotermine della forma seguente:[(u i+1 − u i ) 2 − (u i − u i−1 ) 2 ] = [(u i+1 − u i ) + (u i − u i−1 )][(u i+1 − u i ) − (u i − u i−1 )]Allora è lecita l’interpretazionej=01l [(u 3 i+1 − u i ) 2 − (u i − u i−1 ) 2 ] → 2 ∂u∂x (x, ut)∂2 (x, t)∂x2 e quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> limite continuo <strong>di</strong> (4.25) è dato dall’equazione alle derivate parzialiϱ ∂2 u∂t 2 = [τ + α ′ ∂u∂x] ∂ 2 u∂x 2 ⇒ 1 c 2 ∂ 2 u∂t − ∂2 u ∂u ∂ 2 u= 2 α′′ (4.26)∂x2 ∂x ∂x 2dove i parametri del modello <strong>di</strong>screto sono stati riscalati come ϱ = m/l, τ = kl e α ′ =2αl 2 , e dove si è posto c = √ τ/ϱ e α ′′ = α ′ /τ. In conclusione si è ottenuto un’equazionedel tipo <strong>di</strong> d’Alambert con l’aggiunta <strong>di</strong> un termine non lineare.fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 95

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