−πp✻✲✲✲✲−P 3 P 3✛0 ✛✛✛ ✲π qFig. 2.18. Curve <strong>di</strong> livello <strong>per</strong> <strong>il</strong> pendolo rotante nel caso ρ < 1. I versi non in<strong>di</strong>cati in figura si ottengono<strong>per</strong> continuità.Dalla <strong>di</strong>scussione precedente si ha che l’insieme dei dati iniziali che generano orbite <strong>per</strong>io<strong>di</strong>che è tutto lospazio delle fasi a eccezione dei punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio e dei punti della curva <strong>di</strong> livello con energia h 2 ; ovveroΠ = [−π, π] × R \ (Γ h2 ∪ {P 1 , P 2 }).Nel caso ρ < 1 lo stu<strong>di</strong>o delle curve <strong>di</strong> livello procede in modo analogo. Una maggiore complicazionenei calcoli è dovuta al fatto che ci sono due punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>i con energia <strong>di</strong>versa, infattih(P 1 ) = ω 2 (1/4 − ρ) < ω 2 (1/4 + ρ) = h(P 2 ). Quin<strong>di</strong> in questo caso è necessario <strong>di</strong>segnare due <strong>di</strong>versecurve separatrici. I risultati sono in figura 2.18. Dalla figura 2.18 si evince che l’insieme dei dati inizialiche generano orbite <strong>per</strong>io<strong>di</strong>che è tutto lo spazio delle fasi a eccezione dei punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio e dei puntidelle due separatrici, ovvero Π = [−π, π] × R \ (Γ h1 ∪ Γ h2 ).6. Con l’introduzione del termine <strong>di</strong>ssipativo l’equazione del moto <strong>di</strong>venta ¨θ = ω 2 sin θ cos θ −g sin θ −α ˙θ con α > 0. Con la stessa sostituzione introdotta al punto 1 si ottiene <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico{ ˙q = pṗ = ω 2 sin q cos q − g sin q − αpIl sistema <strong>di</strong>namico è nella forma ( ˙q, ṗ) = f ′ (q, p) con f ′ (q, p) = f(q, p) + (0, −αp). Voglio stu<strong>di</strong>are lastab<strong>il</strong>ità dei punti critici <strong>di</strong> questo nuovo sistema nel caso ρ < 1: in primo luogo osservo che la funzioneh(q, p) non è una costante del moto <strong>per</strong> <strong>il</strong> nuovo problema:L f ′h(q, p) = ∂h∂q (q, p)f ′ 1(q, p) + ∂h∂p (q, p)f ′ 2(q, p) = −αp 2che non è identicamente uguale a zero. Si vede fac<strong>il</strong>mente che i punti critici sono P 1 , P 2 e P 3 e linearizzandoattorno a P 1 e P 2 si vede che si tratta <strong>di</strong> punti instab<strong>il</strong>i. Si <strong>di</strong>scute, ora, in dettaglio <strong>il</strong> punto P 3 : lamatrice <strong>di</strong> linearizzazione si scrive(A ′ (P 3 ) =0 1ω 2 (ρ 2 − 1) −αGli autovalori λ sono le soluzioni dell’equazione secolare λ 2 + αλ + ω 2 (1 − ρ 2 ) = 0. Si ottiene, quin<strong>di</strong>,λ 1,2 = [−α ± √ α 2 − 4ω 2 (1 − ρ 2 )]/2; si verifica fac<strong>il</strong>mente che Re(λ 1 ), Re(λ 2 ) < 0, quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> punto P 3 èasintoticamente stab<strong>il</strong>e.Stima del bacino d’attrazione <strong>di</strong> P 3 : lo scopo è determinare un dominio chiuso D ⊂ [−π, π] × R taleche <strong>per</strong> ogni x 0 ∈ D la traiettoria ϕ(t) con dato iniziale ϕ(0) = x 0 tenda asintoticamente a P 3 , ovverolim t→+∞ ϕ(t) = P 3 . Volendo stu<strong>di</strong>are l’asintotica stab<strong>il</strong>ità con la teoria <strong>di</strong> Liapunov una can<strong>di</strong>datanaturale <strong>per</strong> la funzione <strong>di</strong> Liapunov sarebbew(q, p) := h(q, p) − h(P 3 ) = 1 [ ]12 p2 + ω 2 2 (cos2 q + ρ 2 ) − ρ cos qIl punto P 3 è un minimo <strong>per</strong> la funzione w(q, p) e w(P 3 ) = 0, quin<strong>di</strong> è possib<strong>il</strong>e trovare un ε > 0abbastanza piccolo tale che la prima ipotesi del Teorema 2.30 è sod<strong>di</strong>sfatta. Anche la seconda ipotesi)fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 54
è sod<strong>di</strong>sfatta, <strong>per</strong>ché L f ′w(q, p) = −αp 2 ≤ 0 in B P3 (ε); ma sulla terza ipotesi la funzione scelta fallisce<strong>per</strong>ché sul segmento ottenuto intersecando la palla a<strong>per</strong>ta B P3 (ε) con l’asse p = 0 si ha che L f ′w(q, p) siannulla. Più precisamente, L f ′w(x) = 0 <strong>per</strong> ogni x ∈ I P3 (ε) := {(q, p) ∈ [−π, π] × R : p = 0}.È abbastanza naturale ossservare che l’insieme su cui la funzione w fallisce non è un insieme “moltointeressante” <strong>per</strong> <strong>il</strong> moto del nostro sistema, nel senso che non è possib<strong>il</strong>e trovare delle traiettorie costituiteunicamente da punti <strong>di</strong> I P3 (ε). Infatti, <strong>per</strong> assurdo sia (q(t), p(t)) una traiettoria che giace interamentesu I P3 (ε), allora p(t) = 0 <strong>per</strong> ogni t e quin<strong>di</strong>ṗ(t) = 0 ⇒ 0 = f ′ 2(q(t), p(t)) = f ′ 2(q(t), 0) = f 2 (q(t), 0) ⇒ q(t) = arcsin ρAllora l’unica traiettoria tutta contenuta in I P3 (ε) è <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio P 3 . A questo punto è ovvio che<strong>per</strong> stimare <strong>il</strong> bacino d’attrazione si può usare <strong>il</strong> teorema <strong>di</strong> Barbasin, si veda <strong>il</strong> Teorema 2.36.Si è già visto che la funzione w(q, p) sod<strong>di</strong>sfa le prime due ipotesi del Teorema 2.30 <strong>di</strong> Liapunov.Definisco D come l’insieme compatto costituito da tutti i punti <strong>di</strong> [0, π] × R (seleziono <strong>il</strong> semipiano q ≥ 0)contenuti all’interno <strong>di</strong> una curva <strong>di</strong> livello con energia h = h(P 1 ) − δ e δ > 0 piccolo, nel senso cheδ < h(P 0 ) − h(P 3 ) = ω 2 (1 − ρ) 2 /2. Il domino D contiene <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio e in esso, come si è appenavisto, non vi sono traiettorie su cui w è costante. Quin<strong>di</strong> resta da <strong>di</strong>mostrare che D è positivamenteinvariante: <strong>per</strong> fare ciò è sufficiente osservare che sui punti della frontiera <strong>di</strong> D, ovvero sui punti <strong>di</strong> Γ h<strong>il</strong> campo f ′ punta verso l’interno, ovvero f ′ · ˆn < 0, con ˆn <strong>il</strong> versore normale a Γ h in un suo punto. Èovviamente possib<strong>il</strong>e calcolare in modo esplicito <strong>il</strong> prodotto scalare f ′ · ˆn, ma è anche sufficiente osservareche f è tangente a Γ h , <strong>per</strong>ché h è una costante del moto <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema (2.36), e quin<strong>di</strong> f ′ punta versol’interno <strong>di</strong> D <strong>per</strong>ché f ′ = f + (0, −αp) e −αp è positivo <strong>per</strong> p < 0 e negativo <strong>per</strong> p > 0.<strong>Esercizi</strong>o 2.14. Si consideri <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico planare{ ẋ = 2y − (x 2 − 1) 2 − 1ẏ = 4x(x 2 − 1)(y − 1)(2.38)Si risponda ai seguenti quesiti: 1. si determini una costante del moto. 2. Si determino i punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrioe 3. se ne stu<strong>di</strong> la loro stab<strong>il</strong>ità. 4. Si <strong>di</strong>segnino le curve <strong>di</strong> livello e si determini l’insieme Π dei dati inizialiche danno luogo a orbite <strong>per</strong>io<strong>di</strong>che. 5. Si <strong>di</strong>mostri che l’orbita generata dal dato iniziale (x 0 , y 0 ) = (1, 3/4)è <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ca e se ne scriva <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo in forma <strong>di</strong> integrale definito. 6. Si trovi esplicitamente la soluzionecon dato iniziale (x 0 , y 0 ) = (1, 1) e se ne <strong>di</strong>scuta <strong>il</strong> comportamento asintotico.Soluzione: 1. Cerco una funzione µ che renda integrab<strong>il</strong>e <strong>il</strong> seguente sistema∂u∂x (x, y) = −4µ(x, y)x(x2 − 1)(y − 1)Affinché <strong>il</strong> sistema abbina una soluzione la funzione µ deve essere tale chee∂u∂y (x, y) = µ(x, y)[2y − (x2 − 1) 2 − 1]∂∂y [−4µx(x2 − 1)(y − 1)] = ∂∂x [µ(2y − (x2 − 1) 2 − 1)] ⇒ −4x(x 2 − 1) = −4x(x 2 − 1)dove si è scelto µ(x, y) = 1. Integrando rispetto a y la seconda delle equazioni che definiscono u su hau(x, y) = y 2 − [(x 2 − 1) 2 + 1]y + φ(x) con φ(x) una funzione incognita nella sola variab<strong>il</strong>e x. Sostituendonella prima si ha∂φ∂x = 4x(x2 − 1)(y − y + 1) = 4x 3 − 4x ⇒ ψ(x) = x 4 − 2x 2 + costanteScegliendo uguale a zero la costante arbitraria si ha u(x, y) = y 2 − [(x 2 − 1) 2 + 1]y + x 2 (x 2 − 2).2. Per determinare i punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio si deve risolvere <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong> equazioni algebriche f(x, y) = 0;si procede nel modo seguente:{ 2y − (x 2 − 1) 2 − 1 = 0f(x, y) = 0 ⇒4x(x 2 − 1)(y − 1) = 0fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 55
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ammette l’unica soluzioneu(x, t)
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