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Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

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⇒ P 1 = (0, 1), P 2 = (1, 1/2), P 3 = (−1, 1/2), P 4 = ( √ 2, 1), P 5 = (− √ 2, 1)3. Linearizzazione attorno ai punti critici: si considera la matrice jacobiana calcolata nel genericopunto fisso (¯x, ȳ), si ha⎛∂f 1∂x (¯x, ȳ) ∂f⎞1(¯x, ȳ)∂y (A(¯x, ȳ) = ⎜⎟⎝∂f 2∂x (¯x, ȳ) ∂f⎠ = −4(¯x 2 )− 1)¯x 24(ȳ − 1)(3¯x 2 − 1) 4¯x(¯x 2 − 1)2∂y (¯x, ȳ)Scrivo l’equazione secolare e determino gli autovalori della matrice A(ẑ):det[A(¯x, ȳ) − λ1I] = −16¯x 2 (¯x 2 − 1) 2 + λ 2 − 8(ȳ − 1)(3¯x 2 − 1) = 0⇒ λ 1,2 (¯x, ȳ) = ± √ 16¯x 2 (¯x 2 − 1) 2 + 8(ȳ − 1)(3¯x 2 − 1)A questo punto è possib<strong>il</strong>e stu<strong>di</strong>are la stab<strong>il</strong>ità dei punti critici: λ 1,2 (P 1 ) = 0, gli autovalori sono nulli,quin<strong>di</strong> non si può <strong>di</strong>re nulla sulla stab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> P 1 ; λ 1,2 (P 2,3 ) = ±2i √ 2, gli autovalori hanno parte realezero, quin<strong>di</strong> non si può <strong>di</strong>re nulla sulla stab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> P 2 e <strong>di</strong> P 3 ; λ 1,2 (P 4,5 ) = ±4 √ 2, gli autovalori sono realie <strong>di</strong>stinti; ne esiste uno positivo, quin<strong>di</strong> P 4 e P 5 sono punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e.Metodo <strong>di</strong> Liapunov: i punti P i , con i = 1, . . . , 5, sono estremali <strong>per</strong> la funzione u(x, y). Per stu<strong>di</strong>arne leproprietà è necessario scrivere la matrice hessiana H(x, y)e quin<strong>di</strong>H(x, y) =∂ 2 u∂x 2 = −∂f 2∂x = −4(y − 1)(3x2 − 1)( −4(y − 1)(3x 2 − 1) −4x(x 2 − 1)−4x(x 2 − 1) 2∂ 2 u∂y 2 = ∂f 1∂y = 2)∂ 2 u∂x∂y = ∂2 u∂y∂x = −4x(x2 − 1)e det (H(x, y)) = −8(y−1)(3x 2 −1)−16x 2 (x 2 −1) 2Poiché det (H(P 2,3 )) = 8 > 0 e H 1,1 (P 2,3 ) = 4 > 0 si ha che i punti P 2 e P 3 sono <strong>di</strong> minimo relativoproprio <strong>per</strong> la funzione u(x, y). Segue che la funzione w(x, y) := u(x, y) − u(P 2 ) = u(x, y) − u(P 2 ) è unafunzione <strong>di</strong> Liapunov <strong>per</strong> P 2 e <strong>per</strong> P 3 , quin<strong>di</strong> in virtù del Teorema 2.30 si conclude che i punti fissi P 2 eP 3 sono punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e. Sul punto P 1 non si può, invece, <strong>di</strong>re nulla <strong>per</strong>ché det (H(P 1 )) = 0,ma dallo stu<strong>di</strong>o delle curve <strong>di</strong> livello emergerà che si tratta <strong>di</strong> un punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e.4. Si considerano le curve <strong>di</strong> livello u(x, y) = a, con a ∈ R. In primo luogo si osserva che u(x, y) è unafunzione pari nella variab<strong>il</strong>e x, quin<strong>di</strong> le curve <strong>di</strong> livello avranno l’asse y <strong>per</strong> asse <strong>di</strong> simmetria. Inoltreu(P 1 ) = u(P 4 ) = u(P 5 ) = −1, P 4 e P 5 sono punti instab<strong>il</strong>i, le curve <strong>di</strong> livello più interessanti sono propriole separatrici, cioè quelle passanti <strong>per</strong> i punti critici instab<strong>il</strong>i. Si stu<strong>di</strong>a, ora, la struttura delle curve d<strong>il</strong>ivello al variare del parametro a:– <strong>per</strong> a = −1, la forma implicita dell’equazione algebrica della curva <strong>di</strong> livello èy 2 − [ (x 2 − 1) 2 + 1 ] y + x 2 (x 2 − 2) + 1 = 0 ⇒ y 2 − y − (x 2 − 1) 2 y + (x 2 − 1) 2 = 0⇒ y(y − 1) − (y − 1)(x 2 − 1) 2 = 0 ⇒ (y − 1) [ y − (x 2 − 1) 2] = 0quin<strong>di</strong> la separatrice è costituita dalle due curve <strong>di</strong> equazione y = 1 e y = (x 2 − 1) 2 , si veda lafigura 2.19. Su tale curva <strong>di</strong> livello giacciono un<strong>di</strong>ci orbite: otto orbite asintotiche ai punti <strong>di</strong>equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>i e tre punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>i.Si osserva che la separatrice <strong>di</strong>vide lo spazio delle fasi in sette regioni connesse; <strong>per</strong> capire dovesi collocheranno le curve <strong>di</strong> livello al variare del parametro a è sufficiente calcolare <strong>il</strong> valore <strong>di</strong>u in un solo punto <strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong> queste regioni e poi usare la continuità della funzione u. Siha u(P 2 ) = u(P 3 ) = −5/2 < −1, u(0, 2) = 0, u(2, 2) = −8 e u(0, 0) = 0. Quin<strong>di</strong> le curve d<strong>il</strong>ivello giacenti nelle due regioni interne alla separatrice corrispondo a valori <strong>di</strong> a nell’intervallo−5/2 < a < −1; quelle sovrastanti e sottostanti la separatrice corrispondono ad a > −1; quellenelle due regioni restanti corrispondono ad a < −5/2.fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 56

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