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Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

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con q = (x, y, z) ∈ R 3 , t ∈ R e u un campo scalare o vettoriale, si veda <strong>il</strong> paragrafo 4.5.Si mostra come l’equazione (4.20) <strong>per</strong> la corda sott<strong>il</strong>e possa essere dedotta come limitecontinuo <strong>di</strong> un problema <strong>di</strong>screto con numero finito <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà. L’argomentoche sarà sv<strong>il</strong>uppato è dovuto a Lagrange (1759), si veda anche [5]; pur non essendo unaderivazione rigorosa ha <strong>il</strong> pregio <strong>di</strong> mettere in luce come alcune grandezze del modello<strong>di</strong>screto possano essere interpretate quando si lascia <strong>di</strong>vergere <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà.Si immagina <strong>di</strong> approssimare la corda sott<strong>il</strong>e con un sistema <strong>di</strong> n + 1 osc<strong>il</strong>latori mutuamenteinteragenti <strong>di</strong> massa m := M/(n + 1); un’osc<strong>il</strong>latore è fisso nell’origine del sistema<strong>di</strong> riferimento cartesiano xz e un secondo osc<strong>il</strong>latore è fisso nel punto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate (L, 0).Per ogni j = 1, . . . , n − 1 la particella in<strong>di</strong>viduata da j si muove lungo una retta parallelaall’asse z a <strong>di</strong>stanza x j := jl dall’asse z, ove l := L/n. La particella j, con j ≠ 0, n,interagisce con le sue due particelle prime vicine, cioè con la j − 1 e la j + 1; la particellanell’origine interagisce con la sola particella j = 1 e la particella j = n interagosce con lasola particella j = n − 1. L’interazione è <strong>di</strong> tipo elastico con medesima costante <strong>per</strong> tuttele coppie <strong>di</strong> particelle pari a k := τ/l.È fac<strong>il</strong>e convincersi che <strong>il</strong> sistema è in equ<strong>il</strong>ibrio se tutte le particelle vengono postesull’asse x con velocità nulla. Il sistema ha n − 1 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà e come coor<strong>di</strong>natelagrangiane si possono scegliere gli n − 1 numeri reali u j , con j = 1, . . . , n − 1 che rappresentanola quota della particella j misurata lungo l’asse z, ovvero la deviazione dallarelativa posizione <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio.Per determinare le equazioni del moto si segue la strategia lagrangiana, quin<strong>di</strong> siscrivono dapprima l’energia cinetica T e l’energia potenziale U del sistemaT = 1 n−12 m ∑j=1˙u 2 j e U = 1 n−12 k ∑[l 2 + (u j+1 − u j ) 2 ] + cost = 1 n−12 k ∑(u j+1 − u j ) 2 (4.21)j=0dove la costante arbitraria è stata scelta in modo opportuno e si è posto u 0 = u n = 0. Siconsidera ora la lagrangiana L := T − U si calcolano le derivate∂L∂ ˙u i= m ˙u iej=0∂L∂u i= −k[(u i − u i−1 ) − (u i+1 − u i )]<strong>per</strong> ogni i = 1, . . . , n − 1, dove nel calcolo della seconda derivata si è usato che <strong>il</strong> termineu i compare nell’espressione dell’energia potenziale in corrispondenza <strong>di</strong> due valori <strong>di</strong> j,più precisamente <strong>per</strong> j = i−1 e <strong>per</strong> j = i. Usando le due espressioni precedenti si possonoscrivere fac<strong>il</strong>mente le equazioni <strong>di</strong> lagranged ∂L− ∂L = 0 ⇒ mü i − k[(u i+1 − u i ) − (u i − u i−1 )] = 0 (4.22)dt ∂ ˙u i ∂u i<strong>per</strong> ogni i = 1, . . . , n − 1.Lo stu<strong>di</strong>o appena condotto del modello <strong>di</strong>screto è del tutto rigoroso e le (4.22) sonole equazione del moto <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>screto costituito dagli n + 1 osc<strong>il</strong>latori armoniciaccoppiati; è evidente che si tratta dell’equazione del moto <strong>di</strong> Newton scritta <strong>per</strong> ciascunadelle n−1 particelle la cui posizione non è stata fissata. A questo punto si vuole “intuire”fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 93

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