L’equazione precedente implica che le componenti B x e B z del campo magnetico sonocostanti rispetto al tempo, quin<strong>di</strong> con un’opportuna scelta delle con<strong>di</strong>zioni iniziali possonoessere considerate nulle. In altri termini si haB = B y (q, t)e ye∂B y∂t= ∂E z∂x(4.18)Il vettore campo magnetico è parallelo all’asse y, quin<strong>di</strong> è sempre ortogonale al campoelettrico; <strong>per</strong> questo motivo si <strong>di</strong>ce che le onde elettromagnetiche sono trasversali. Sinoti, <strong>per</strong>ò, che <strong>il</strong> campo scalare B y in generale <strong>di</strong>pende da x, da y e da z; la <strong>di</strong>scussioneseguente mostra che le equazioni <strong>di</strong> Maxwell implicano che B y <strong>di</strong>pende solo da x. Infattidalla legge <strong>di</strong> Gauss <strong>per</strong> <strong>il</strong> campo magnetico si hae dalla legge <strong>di</strong> Ampère–Maxwell segue∂B y∂y = 0 ⇒ B = B y(x, z, t)e y− ∂B y∂z e x + ∂B y∂x e z = ε 0 µ 0∂E z∂t e z ⇒ B = B y (x, t)e ye∂B y∂x = ε ∂E z0µ 0∂t(4.19)Combinando le due equazioni (4.18) e (4.19), oppure usando l’equazione (4.15) <strong>per</strong> <strong>il</strong>campo magnetico, si <strong>di</strong>mostra che anche <strong>il</strong> campo magnetico B = B y (x, t)e y sod<strong>di</strong>sfaall’equazione <strong>di</strong> d’Alambert.4.7. Equazione <strong>di</strong> d’Alambert <strong>per</strong> la corda sott<strong>il</strong>eSi consideri una corda sott<strong>il</strong>e e tesa <strong>di</strong> lunghezza L e massa M; si vuole stu<strong>di</strong>are <strong>il</strong> problemadelle piccole osc<strong>il</strong>lazioni piane <strong>di</strong> questo sistema. Sia x l’asse su cui giace la corda, [0, L]l’intervallo occupato dalla corda a riposo e xz <strong>il</strong> piano in cui avvengono le osc<strong>il</strong>lazioni.Nell’ipotesi <strong>di</strong> piccole deviazioni dalla posizione <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio si può immaginare che <strong>il</strong>generico elemento della corda <strong>di</strong> ascissa a riposo x compia un moto rett<strong>il</strong>ineo lungo laretta parallela all’asse z a <strong>di</strong>stanza x da questo; allora <strong>per</strong> specificare la posizione <strong>di</strong> tuttigli elementi della corda al generico istante t è sufficiente assegnare la quota u(x, t) relativaall’asse z, ovvero la deviazione dalla posizione <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio, <strong>di</strong> ciascun elemento dellacorda in<strong>di</strong>viduato dal valore della sua ascissa a riposo x. In questo contesto <strong>il</strong> problemanon consiste nello stab<strong>il</strong>ire le equazioni del moto che forniscano la variab<strong>il</strong>e spaziale x infunzione del tempo t, ma nel derivare un’equazione <strong>di</strong>fferenziale che descriva l’evoluzionedel campo u(x, t) definito in ogni punto dello spazio–tempo xt.Si mostra che l’evoluzione è descritta dall’equazione delle onde uni<strong>di</strong>mensionale, ovverodall’equazione <strong>di</strong> d’Alambert,∂ 2 u∂x (x, t) − 1 ∂ 2 u(x, t) = 0 (4.20)2 c 2 ∂t2 dove c è detta velocità <strong>di</strong> propagazione ed è legata ai parametri fisici del sistema dallarelazione c = √ τ/ϱ, ove τ è la tensione della corda e ϱ = M/L la sua densità lineare <strong>di</strong>massa. L’equazione (4.20) è la versione uni<strong>di</strong>mensionale dell’equazione delle onde∆u(q, t) − 1 ∂ 2 u(q, t) = 0c 2 ∂t2 fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 92
con q = (x, y, z) ∈ R 3 , t ∈ R e u un campo scalare o vettoriale, si veda <strong>il</strong> paragrafo 4.5.Si mostra come l’equazione (4.20) <strong>per</strong> la corda sott<strong>il</strong>e possa essere dedotta come limitecontinuo <strong>di</strong> un problema <strong>di</strong>screto con numero finito <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà. L’argomentoche sarà sv<strong>il</strong>uppato è dovuto a Lagrange (1759), si veda anche [5]; pur non essendo unaderivazione rigorosa ha <strong>il</strong> pregio <strong>di</strong> mettere in luce come alcune grandezze del modello<strong>di</strong>screto possano essere interpretate quando si lascia <strong>di</strong>vergere <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà.Si immagina <strong>di</strong> approssimare la corda sott<strong>il</strong>e con un sistema <strong>di</strong> n + 1 osc<strong>il</strong>latori mutuamenteinteragenti <strong>di</strong> massa m := M/(n + 1); un’osc<strong>il</strong>latore è fisso nell’origine del sistema<strong>di</strong> riferimento cartesiano xz e un secondo osc<strong>il</strong>latore è fisso nel punto <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate (L, 0).Per ogni j = 1, . . . , n − 1 la particella in<strong>di</strong>viduata da j si muove lungo una retta parallelaall’asse z a <strong>di</strong>stanza x j := jl dall’asse z, ove l := L/n. La particella j, con j ≠ 0, n,interagisce con le sue due particelle prime vicine, cioè con la j − 1 e la j + 1; la particellanell’origine interagisce con la sola particella j = 1 e la particella j = n interagosce con lasola particella j = n − 1. L’interazione è <strong>di</strong> tipo elastico con medesima costante <strong>per</strong> tuttele coppie <strong>di</strong> particelle pari a k := τ/l.È fac<strong>il</strong>e convincersi che <strong>il</strong> sistema è in equ<strong>il</strong>ibrio se tutte le particelle vengono postesull’asse x con velocità nulla. Il sistema ha n − 1 gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà e come coor<strong>di</strong>natelagrangiane si possono scegliere gli n − 1 numeri reali u j , con j = 1, . . . , n − 1 che rappresentanola quota della particella j misurata lungo l’asse z, ovvero la deviazione dallarelativa posizione <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio.Per determinare le equazioni del moto si segue la strategia lagrangiana, quin<strong>di</strong> siscrivono dapprima l’energia cinetica T e l’energia potenziale U del sistemaT = 1 n−12 m ∑j=1˙u 2 j e U = 1 n−12 k ∑[l 2 + (u j+1 − u j ) 2 ] + cost = 1 n−12 k ∑(u j+1 − u j ) 2 (4.21)j=0dove la costante arbitraria è stata scelta in modo opportuno e si è posto u 0 = u n = 0. Siconsidera ora la lagrangiana L := T − U si calcolano le derivate∂L∂ ˙u i= m ˙u iej=0∂L∂u i= −k[(u i − u i−1 ) − (u i+1 − u i )]<strong>per</strong> ogni i = 1, . . . , n − 1, dove nel calcolo della seconda derivata si è usato che <strong>il</strong> termineu i compare nell’espressione dell’energia potenziale in corrispondenza <strong>di</strong> due valori <strong>di</strong> j,più precisamente <strong>per</strong> j = i−1 e <strong>per</strong> j = i. Usando le due espressioni precedenti si possonoscrivere fac<strong>il</strong>mente le equazioni <strong>di</strong> lagranged ∂L− ∂L = 0 ⇒ mü i − k[(u i+1 − u i ) − (u i − u i−1 )] = 0 (4.22)dt ∂ ˙u i ∂u i<strong>per</strong> ogni i = 1, . . . , n − 1.Lo stu<strong>di</strong>o appena condotto del modello <strong>di</strong>screto è del tutto rigoroso e le (4.22) sonole equazione del moto <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>screto costituito dagli n + 1 osc<strong>il</strong>latori armoniciaccoppiati; è evidente che si tratta dell’equazione del moto <strong>di</strong> Newton scritta <strong>per</strong> ciascunadelle n−1 particelle la cui posizione non è stata fissata. A questo punto si vuole “intuire”fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 93
- Page 1 and 2:
Esercizi e appunti per il corso di
- Page 3 and 4:
⇒ x(t) = Ce tcon C ∈ RImpondend
- Page 5 and 6:
✻x✟✻✟ ✟ ✟ ✟x✻x 0x
- Page 7 and 8:
viene scelto vicino a x 2 il sistem
- Page 9 and 10:
Esercizio 1.4. Supponendo uniforme
- Page 11 and 12:
Questo è parzialmente vero nel cas
- Page 13 and 14:
L’integrale, infatti, ha senso pe
- Page 15 and 16:
sensato, perché si ricorda che le
- Page 17 and 18:
dimostrare che il tempo t 1 − t 0
- Page 19 and 20:
con f : R n → R una funzione asse
- Page 21 and 22:
Come nel caso unidimensionale verif
- Page 23 and 24:
- asintoticamente stabile se e solo
- Page 25 and 26:
Esempio 2.9. Sulla base di argoment
- Page 27 and 28:
x 2✻✲✻ ✲✛ ✻❄✛ ❄
- Page 29 and 30:
Per esempio nel punto ¯x = (0, 1)
- Page 31 and 32:
livello chiusa, questa osservazione
- Page 33 and 34:
(x 2 + y 2 )/2. Si può verificare
- Page 35 and 36:
- Per a = 1, la curva di livello pa
- Page 37 and 38:
Teorema 2.21 Si consideri il sistem
- Page 39 and 40:
ciò fa intuire che in qualche sens
- Page 41 and 42: Teorema 2.28 (Stabilità dei sistem
- Page 43 and 44: La palla B δ (x e ) è proprio que
- Page 45 and 46: e si studia la matrice associata al
- Page 47 and 48: −ω 2 sin θ, dove ω = √ g/l
- Page 49 and 50: Da questa proprietà segue che w è
- Page 51 and 52: ✲✲✛✛P 3p✻✲✲✛✛P 2
- Page 53 and 54: −πp✲✻✲✲ ✲✛0 π q✛
- Page 55 and 56: è soddisfatta, perché L f ′w(q,
- Page 57 and 58: y✻✛− √ 2✲✲ ✲✲✛
- Page 59 and 60: Esercizio 2.16. Per i seguenti sist
- Page 61 and 62: degli assi cartesiani dello spazio
- Page 63 and 64: Dal momento che I 1 < I 2 < I 3 si
- Page 65 and 66: Il problema (3.1) può essere ricon
- Page 67 and 68: dell’analisi avendo come riferime
- Page 69 and 70: Γ e = {(q, p) ∈ R 2 : q e 1 ≤
- Page 71 and 72: Osservato che dall’equazione dell
- Page 73 and 74: assunto nel minimo, cioè a zero. I
- Page 75 and 76: La tesi, allora, segue in virtù de
- Page 77 and 78: u(q)✻q 3 q 4 q 1 q 2✲ qu 0p
- Page 79 and 80: p✻q0(q − q 0 ) 1/2 p (q − q 0
- Page 81 and 82: Si può osservare che ˙θ ha segno
- Page 83 and 84: Troncando lo sviluppo delle potenze
- Page 85 and 86: deve specificare il valore della ca
- Page 87 and 88: valore della soluzione sull’asse
- Page 89 and 90: x ∈ [a, b], u x (a, t) = u 1,a (t
- Page 91: Inoltre si è usata l’identità n
- Page 95 and 96: Le equazioni del moto possono esser
- Page 97 and 98: Sostituendo queste espressioni nell
- Page 99 and 100: 1. u x + u y = u;2. 2u x − 3u y =
- Page 101 and 102: In realtà lo studio è limitato al
- Page 103 and 104: 3. u(x, y) = log √ x 2 + y 2 , (x
- Page 105 and 106: nella regione√2E := {(ξ, η) ∈
- Page 107 and 108: ammette l’unica soluzioneu(x, t)
- Page 109 and 110: Esercizio 6.43. Una corda semi-illi
- Page 111 and 112: Esercizio 6.50. Come l’Esercizio
- Page 113 and 114: Esercizio 6.59. Per effetto di una
- Page 115 and 116: Esercizio 6.66. Si risolva l’equa
- Page 117 and 118: 4. u 0 (x) = exp{−α|x|} con α
- Page 119: 6.3. Equazione di Laplace: funzioni