Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...
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Troncando lo sv<strong>il</strong>uppo delle potenze dei binomi e della serie geometrica al secondo or<strong>di</strong>ne in δ si ha:[u 1 + ε − 1 2 (ρ2 1 + 2δρ 1) + 1 ( ) ( ) 2]6 (ρ6 1 + 6δρ5 1 ) −L2 2δ2µρ 2 1 − + δ2 2δ1 ρ 1 ρ 2 + + δ21 ρ 1 ρ 2 = 01Arrestando lo sv<strong>il</strong>uppo del termine in parentesi quadre al secondo or<strong>di</strong>ne in δ si ha:u 1 + ε − 1 2 (ρ2 1 + 2δρ 1) + 1 [6 (ρ6 1 + 6δρ5 1 ) −L22µρ 2 1 − 2δ ]+ 3δ21 ρ 1 ρ 2 = 01A questo punto si osserva che i termini non <strong>di</strong>pendenti da δ ricostruiscono −u eff (ρ 1 ) = −u 1 e i coefficientidei termini lineari in δ ricostruiscono −u ′ eff (ρ 1) = 0, quin<strong>di</strong> l’equazione si semplifica notevolmente e siottieneε − 12µρ 4 δ 2 ( √µρ 4 1 − 5µρ 8 1 + 3L 2) ε= 0 ⇒ δ = ±1Aove si è posto A = (µρ 4 1 − 5µρ8 1 + 3L2 )/2µρ 4 1 > 0. In conclusione se la particella con energia u 1 + ε vieneposta all’istante iniziale in ρ(0) = ρ 1 , allora essa avrà un’orbita limitata che si svolge all’interno dellacorona circolare <strong>di</strong> raggi√ √ ε ερ 1 (ε) = ρ 1 −A < ρ 2(ε) = ρ 1 +ADeterminazione della legge oraria ra<strong>di</strong>ale al primo or<strong>di</strong>ne in ε: devo integrare l’equazione che si ottienedal principio <strong>di</strong> conservazione dell’energia e = µ ˙ρ 2 /2 + u eff (ρ). Poiché ρ 1 (ε) < ρ < ρ 2 (ε) sv<strong>il</strong>upparel’equazione precedente al primo or<strong>di</strong>ne in ε vuol <strong>di</strong>re arrestare lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> u eff (ρ) in ρ − ρ 1 al secondoor<strong>di</strong>ne. Quin<strong>di</strong>u eff (ρ) = u eff (ρ 1 ) + u ′ eff (ρ)(ρ − ρ 1) + 1 2 u′′ eff (ρ 1)(ρ − ρ 1 ) 2 + O((ρ − ρ 1 ) 3 ) = u 1 + A(ρ − ρ 1 ) 2 + O((ρ − ρ 1 ) 3 )Sostituendo nel principio <strong>di</strong> conservazione dell’energia si ottiene l’equazione <strong>di</strong>fferenziale˙ρ 2 = 2 µ[ε − A(ρ − ρ1 ) 2]che può essere integrata con con<strong>di</strong>zione iniziale ρ(0) = ρ 1 <strong>per</strong> ottenere√ (√ )ερ(t) = ρ 1 +A sin 2Aµ tPertanto durante la rivoluzione attorno all’origine, la particella compie ra<strong>di</strong>almente osc<strong>il</strong>lazioni <strong>di</strong> <strong>per</strong>iodoT osc = 2π √ µ/2A e ampiezza √ ε/A. È interessante osservare che se <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> rivoluzione vieneapprossimato con T 1 alloraT oscT riv≃√L 2µρ 4 1 − 5µρ8 1 + 3L2che è una funzione strettamente crescente da 1/2 a +∞ nell’intervallo 0 ≤ L < √ µ/4. quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong>osc<strong>il</strong>lazione è la metà <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> rivoluzione <strong>per</strong> L → 0, mentre è molto maggior <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> rivoluzione<strong>per</strong> L grande. In altri termini: la nuova con<strong>di</strong>zione iniziale <strong>per</strong>turba poco <strong>il</strong> moto circolare uniforme seL è grande, mentre lo <strong>per</strong>turba pesantemente se L è piccolo.5. Fissato <strong>il</strong> momento angolare L ≠ 0 considero la con<strong>di</strong>zione iniziale ρ(0) = ρ 2 , ˙θ(0) = L/µρ22 e˙ρ(0) = √ 2ε/µ. Si verifica fac<strong>il</strong>mente che l’energia totale ra<strong>di</strong>ale è e = u 2 + ε. Allora l’orbita dellaparticella è <strong>il</strong>limitata e la particella si allontana indefinitamente da ρ(0) = ρ 1 . È possib<strong>il</strong>e stimare inmodo molto “rozzo” la legge oraria ra<strong>di</strong>ale:e = 1 2 µ ˙ρ2 + u eff (ρ) ⇒ ˙ρ 2 = 2 µ [e − u eff(ρ)] = 2 µ [u 2 + ε − u eff (ρ)] ≥ 2 µ [u 2 + ε − u eff (ρ 2 )] = 2εµ ,fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 83