integrante, tale che <strong>il</strong> campo vettoriale (µν 1 , µν 2 ) è un <strong>di</strong>fferenziale esatto, dove ν è <strong>il</strong>campo vettoriale continuo ortogonale in ogni punto a f. Per fare ciò è sufficiente trovareuna qualsiasi funzione µ a valori reali <strong>per</strong> la quale sia sod<strong>di</strong>sfatta la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> chiusura∂∂x 1(µ(x 1 , x 2 )ν 2 (x 1 , x 2 )) =∂∂x 2(µ(x 1 , x 2 )ν 1 (x 1 , x 2 )) (2.15)È ut<strong>il</strong>e sottolineare che µ non è un campo vettoriale ma una funzione definita sull’a<strong>per</strong>toI e a valori reali, cioè è una funzione scalare. Una volta determinata µ si risolvono leequazioni (2.14) e si determina l’integrale primo u. Se <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico ammette unintegrale primo che sod<strong>di</strong>sfa alle (2.14) con µ = 1, allora si <strong>di</strong>ce che <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namicoè ham<strong>il</strong>toniano e l’integrale primo u sod<strong>di</strong>sfacente le (2.14) viene detto ham<strong>il</strong>tonianadel sistema.Nell’esempio seguente viene <strong>di</strong>scusso in modo dettagliato un sistema <strong>di</strong>namico planarefacendo ri<strong>corso</strong> a tutti gli strumenti introdotti fino a questo punto. In particolare emergeràl’ut<strong>il</strong>ità enorme degli integrali primi nello stu<strong>di</strong>o qualitativo del ritratto <strong>di</strong> fase. Come si ègià osservato in precedenza <strong>il</strong> ritratto <strong>di</strong> fase non fornisce alcuna informazione sui tempi <strong>di</strong><strong>per</strong>correnza lungo le <strong>di</strong>verse orbite; nell’esempio che segue si vedrà che se l’integrale primoè abbastanza semplice, cioè se l’equazione che definisce le curve <strong>di</strong> livello può essere risoltarispetto ad almeno una delle due variab<strong>il</strong>i, allora i tempi <strong>di</strong> <strong>per</strong>correnza possono esserericondotti al calcolo <strong>di</strong> un integrale definito. Nello stu<strong>di</strong>o dei sistemi <strong>di</strong>namici planari sipreferirà spesso la notazione (x, y), in sostituzione <strong>di</strong> (x 1 , x 2 ), <strong>per</strong> <strong>il</strong> generico punto <strong>di</strong> R 2che rappresenta lo stato del sistema.Esempio 2.18. Si considera <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico planare{ ẋ = e x y 2ẏ = −e x xy(2.16)Il sistema <strong>di</strong>namico è nella forma (2.6) con campo delle f(x, y) = (exp{x}y 2 , − exp{x}xy). Punti fissi:f = 0 ⇒ (e x y 2 , −e x xy) = (0, 0) ⇒ y = 0 e x arbitrarioSono punti fissi tutti e soli i punti dell’asse x. L’andamento qualitativo del campo delle <strong>di</strong>rezioni f è riportatonel <strong>di</strong>agramma a sinistra nella figura 2.12. Per capire più a fondo la struttura del ritratto <strong>di</strong> fase sicerca un integrale primo del sistema <strong>di</strong>namico: si considera <strong>il</strong> campo ν(x, y) = (− exp{x}xy, − exp{x}y 2 )ortogonale in ogni punto al campo delle <strong>di</strong>rezioni e, ricordando che l’integrale primo deve avere gra<strong>di</strong>enteparallelo a ν in ogni punto, deve esistere una funzione µ : R 2 → R tale che ∇u(x, y) = µ(x, y)ν(x, y),ovvero∂u∂x = −ex xyµ(x, y)e∂u∂y = −ex y 2 µ(x, y) (2.17)Si deve determinare µ in modo che <strong>il</strong> campo <strong>di</strong>fferenziale costituito dalle due funzioni al secondo membrodelle equazioni precedenti sia chiuso:∂∂y [−ex xyµ(x, y)] = ∂∂x [−ex y 2 µ(x, y)] ⇒ ∂∂y [x] = ∂∂x [y] ⇒ 0 = 0dove si è scelto µ(x, y) = −1/(y exp{x}); allora l’integrale primo è soluzione delle equazioni (2.17) conquesta scelta <strong>di</strong> µ. Integrando le (2.17) seguendo la procedura adottata nell’Esempio 2.19 si ha u(x, y) =fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 32
(x 2 + y 2 )/2. Si può verificare che i calcoli eseguiti sono corretti verificando che la derivata <strong>di</strong> Lie dellafunzione u rispetto al campo f è nulla:∇u · f = (x, y) · (e x y 2 , −e x xy) = e x xy 2 − e x xy 2 = 0Le curve <strong>di</strong> livello sono le curve <strong>di</strong> equazione u(x, y) = a con a ∈ R reale; si vede subito che hannosenso solo <strong>per</strong> a ≥ 0: <strong>per</strong> a = 0 si ottiene l’origine e <strong>per</strong> a > 0 la circonferenza <strong>di</strong> centro nell’origine eraggio (2a) 1/2 . Per a = 0 la curva <strong>di</strong> livello coincide con un punto fisso, mentre <strong>per</strong> a > 0 su ciascunacurva <strong>di</strong> livello giacciono quattro linee <strong>di</strong> fase: due punti fissi e due semicirconferenze a<strong>per</strong>te. Il ritratto<strong>di</strong> fase è riportato nel grafico a destra in figura 2.12. Natura dei punti fissi: applicando la definizione <strong>di</strong>stab<strong>il</strong>ità si ha che i punti fissi (¯x, 0) con ¯x < 0 sono instab<strong>il</strong>i, mentre quelli con ¯x ≥ 0 sono stab<strong>il</strong>i. Perquanto riguarda l’origine, <strong>per</strong> ogni ε > 0 tutti i moti con dato iniziale nella palla a<strong>per</strong>ta <strong>di</strong> centro (0, 0)e raggio δ(ε) = ε giacciono completamente nella palla <strong>di</strong> centro B ε (0, 0); quin<strong>di</strong> la definizione <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>itàè verificata con δ(ε) = ε. Per i punti fissi ¯x > 0 è necessario prendere un δ(ε) così piccolo che tutte lecirconferenze <strong>di</strong> centro nell’origine passanti <strong>per</strong> B δ (¯x, 0) intersecano <strong>il</strong> semiasse positivo delle x in puntiche giacciono in B ε (¯x, 0). A proposito della natura dei punti fissi è interessante osservare che tutti i puntifissi stab<strong>il</strong>i non sono asintoticamente stab<strong>il</strong>i, si veda a tal proposito anche <strong>il</strong> Teorema 2.21.Le curve <strong>di</strong> livello u(x, y) = a sono equazioni algebriche <strong>di</strong> secondo grado che possono essere risolterispetto a entrambe le variab<strong>il</strong>i; <strong>per</strong> esempio <strong>il</strong> ramo positivo della curva <strong>di</strong> livello corrispondente ad aha equazione y = √ 2a − x 2 . Questa proprietà <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> esprimere come integrale definito <strong>il</strong> tempo <strong>di</strong><strong>per</strong>correnza lungo l’orbita <strong>di</strong> fase, <strong>per</strong> esempio <strong>il</strong> tempo T (b) che <strong>il</strong> sistema preparato in (0, √ 2a) impiega<strong>per</strong> giungere in (b, √ 2a − b 2 ), con b ∈ (0, √ 2a) può essere scritto come segue:ẋ = e x y 2 ⇒ ẋ = e x (2a − x 2 ) ⇒∫ b0∫dxT (b)e x (2a − x 2 = dt ⇒ T (b) =0∫ b0dxe x (2a − x 2 )Il tempo T (b) può essere stimato son i meto<strong>di</strong> introdotti nel paragrafo 1.4; si osservi che T (b) <strong>di</strong>vergepositivamente <strong>per</strong> b → √ 2a e ciò è consistente con <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> sistema si avvicina a un punto fissostab<strong>il</strong>e.y✻y✲✻✒ ❅❘ ✲ x ✲ x❅❘✒✲Fig. 2.12. A sinistra: <strong>il</strong> campo vettoriale in alcuni punti dello spazio delle fasi <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namicodell’Esempio 2.18. A destra: <strong>il</strong> ritratto <strong>di</strong> fase; i versi sono in<strong>di</strong>cati su due sole linee <strong>di</strong> fase, gli altripossono essere determinati <strong>per</strong> continuità del campo f.Esempio 2.19. Si considera <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico planare{ ẋ = 2yẏ = 4x(x 2 − 1)(2.18)Il sistema <strong>di</strong>namico è nella forma (2.6) con campo delle <strong>di</strong>rezioni f(x, y) = (2y, 4x(x 2 − 1)). Punti fissi:f = 0 ⇒ (2y, 4x(x 2 − 1)) = (0, 0) ⇒ y = 0 e x = 0, −1, +1Quin<strong>di</strong> esistono i tre punti fissi P 1 = (−1, 0), P 2 = (0, 0) e P 3 = (+1, 0). L’andamento qualitativo delcampo delle <strong>di</strong>rezioni f è riportato nel <strong>di</strong>agramma a sinistra nella figura 2.13. Per capire più a fondofismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 33
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Troncando lo sviluppo delle potenze
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deve specificare il valore della ca
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valore della soluzione sull’asse
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x ∈ [a, b], u x (a, t) = u 1,a (t
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Inoltre si è usata l’identità n
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con q = (x, y, z) ∈ R 3 , t ∈ R
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Le equazioni del moto possono esser
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Sostituendo queste espressioni nell
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1. u x + u y = u;2. 2u x − 3u y =
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In realtà lo studio è limitato al
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3. u(x, y) = log √ x 2 + y 2 , (x
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nella regione√2E := {(ξ, η) ∈
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ammette l’unica soluzioneu(x, t)
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4. u 0 (x) = exp{−α|x|} con α
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6.3. Equazione di Laplace: funzioni