La <strong>di</strong>scussione delle proprietà <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità dei punti fissi (a, b, 0) del piano Ω 1 Ω 2 è unpo’ più complicata. Si vede subito che lo stu<strong>di</strong>o del sistema linearizzato non <strong>per</strong>mette<strong>di</strong> concludere alcunché <strong>per</strong>ché gli autovalori della matrice associata al sistema linearizzatorisultano tutti con parte reale nulla. Ciò accade <strong>per</strong>ché la natura del campo delle<strong>di</strong>rezioni è abbastanza peculiare: <strong>il</strong> campo è nullo sul piano Ω 1 Ω 2 , mentre in qualsiasialtro piano ortogonale all’asse Ω 3 è circolare attorno all’asse Ω 3 . Ciò lascia intuire chei punti fissi del tipo (a, b, 0) sono instab<strong>il</strong>i: se si <strong>per</strong>turba <strong>di</strong> poco <strong>il</strong> punto fisso (a, b, 0)restando nel piano Ω 1 Ω 2 si ottiene ancora un punto fisso, quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> moto risultante restavicino a quello non <strong>per</strong>turbato; ma se si <strong>per</strong>turba <strong>di</strong> poco <strong>il</strong> punto fisso introducendo unapiccola componente lungo l’asse Ω 3 , cioè se si considera un dato iniziale del tipo (a, b, µ)con µ ∈ R piccolo quanto si voglia, <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico, sospinto dal campo circolare, effettueràun moto circolare attorno all’asse Ω 3 lungo la curva <strong>di</strong> livello dell’integrale primodell’energia. Ciò lascia intuire che i punti fissi del tipo (a, b, 0) sono instab<strong>il</strong>i. Questo argomento,<strong>per</strong>ò, pur essendo estremamente convincente, non costituisce una <strong>di</strong>mostrazionerigorosa dell’instab<strong>il</strong>ità dei punti fissi del piano equatoriale <strong>per</strong>ché, essendo <strong>il</strong> problematri<strong>di</strong>mensionale, non è possib<strong>il</strong>e usare <strong>il</strong> Teorema 2.22, e quin<strong>di</strong> non si può affermare concertezza come si evolve <strong>il</strong> moto lungo la linea <strong>di</strong> livello dell’integrale primo dell’energia.Tutti i dubbi restanti possono essere spazzati via risolvendo in modo esplicito <strong>il</strong> sistema<strong>di</strong>namico. Si osserva, infatti, che nel caso giroscopico non è <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e risolvere le equazioni <strong>di</strong>Eulero, si veda [12, Capitolo XII] <strong>per</strong> i dettagli, con dato iniziale Ω 1 (0) = ¯Ω 1 , Ω 2 (0) = ¯Ω 2e Ω 3 (0) = ¯Ω 3 . Osservato che la funzione Ω 3 (t) = ¯Ω 3 sod<strong>di</strong>sfa alla terza equazione (2.44)e al dato iniziale, si ha che le ulteriori due equazioni si riducono a˙Ω 1 = (1 − α) Ω 2 ¯Ω3 e ˙Ω2 = (α − 1) ¯Ω 3 Ω 1Derivando la prima delle equazioni precedenti e sostituendo la seconda nell’equazione cosìottenuta si ottiene l’equazione del moto armonico semplice ¨Ω 1 + (1 − α) 2 ¯Ω2 3 Ω 1 = 0. Consemplici passaggi si <strong>per</strong>viene, nel caso α < 1, alla soluzioneΩ 1 (t) =√¯Ω2 1 + ¯Ω 2 2 sin ( (1 − α)¯Ω 3 t + ψ ) e Ω 2 (t) =√¯Ω2 1 + ¯Ω 2 2 cos ( (1 − α)¯Ω 3 t + ψ )dove ψ è tale che sin ψ = ¯Ω 1 / √¯Ω2 1 + ¯Ω 2 2 e cos ψ = ¯Ω 2 / √¯Ω2 1 + ¯Ω 2 2; è interessante osservareche <strong>per</strong> ¯Ω 3 = 0 la soluzione si riduce al punto fisso, cioè alla rotazione <strong>per</strong>manente. Lasoluzione esplicita conferma in modo puntuale i risultati relativi alla stab<strong>il</strong>ità dei puntifissi ottenuti sulla base dello stu<strong>di</strong>o dell’integrale primo dell’energia.3. Sistemi meccanici conservativi uni<strong>di</strong>mensionaliSi consideri un sistema meccanico uni<strong>di</strong>mensionale costituito da una palla <strong>di</strong> massa unitariasottoposta all’azione della forza g(x) <strong>di</strong> classe C 1 su R, con x la posizione dellaparticella. Il moto è descritto dall’equazione <strong>di</strong> Newtonẍ = g(x) (3.1)fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 64
Il problema (3.1) può essere ricondotto allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>namico (2.6) <strong>per</strong> mezzodelle nuove variab<strong>il</strong>i q = x e p = ẋ, si veda l’Esempio 2.1, e stu<strong>di</strong>ato in modo graficocon i meto<strong>di</strong> visti nei paragrafi precedenti, si vedano gli Esempi 2.34 e 2.35. Lo stu<strong>di</strong>oqualitativo <strong>di</strong>venta particolarmente completo nel caso in cui <strong>il</strong> sistema meccanico èconservativo, cioè se esiste una funzione u : R → R <strong>di</strong> classe C 2 su R, detta energiapotenziale, tale che g = −du/dx. In questo caso, si veda l’Esempio 2.16, la funzioneh : (q, p) ∈ R 2 → h(q, p) := p 2 /2 + u(q) ∈ R, detta energia meccanica, è un integraleprimo del sistema <strong>di</strong>namico, ovvero una costante del moto.Nel <strong>corso</strong> <strong>di</strong> questo capitolo verranno dapprima <strong>di</strong>scussi i teoremi relativi alla stab<strong>il</strong>itàdei punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio, si veda <strong>il</strong> paragrafo 3.1, e in secondo luogo verrà mostrato comepossa essere condotto uno stu<strong>di</strong>o grafico molto dettagliato dei moti dei sistema meccaniciconservativi uni<strong>di</strong>mensionali, si veda <strong>il</strong> paragrafo 3.2. Il paragrafo 3.5 è de<strong>di</strong>catoall’applicazione dei meto<strong>di</strong> grafici allo stu<strong>di</strong>o dei moti centrali.3.1. Teoremi <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>itàSulla base dei risultati <strong>di</strong>mostrati nel paragrafo 2.5 a proposito della stab<strong>il</strong>tà dei punti fissidei sistemi <strong>di</strong>namici, è possib<strong>il</strong>e ricavare risultati molto significativi relativi alla stab<strong>il</strong>itàdei punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>di</strong> un sistema meccanico conservativo. In primo luogo si ricordache un punto x e ∈ R è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico (3.1) se e solo se g(x e ) = 0,cioè se e solo se la forza che agisce sulla particelle in quel punto è nulla. È imme<strong>di</strong>atoverificare che <strong>il</strong> punto x e è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico (3.1) se e solo se <strong>il</strong> puntodello spazio delle fasi (x e , 0) è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico ˙q = p e ṗ = g(q), doveq = x e p = ẋ, equivalente al sistema meccanico considerato.Si ricorda, inoltre, che <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio x e del sistema meccanico (3.1) è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>irbiostab<strong>il</strong>e se e solo se comunque si prendano ε 1 , ε 2 > 0 esistono δ 1 , δ 2 > 0 tali che <strong>per</strong>ogni x 0 , v 0 ∈ R si ha che se |x 0 − x e | ≤ δ 1 e |v 0 | ≤ δ 2 allora l’unico moto con dato inizialex(0) = x 0 e ẋ(0) = v 0 è tale che |x(t) − x e | ≤ ε 1 e |ẋ(t)| ≤ ε 2 <strong>per</strong> ogni t ≥ 0. È imme<strong>di</strong>atoverificare che <strong>il</strong> punto x e è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico (3.1) se e solose <strong>il</strong> punto dello spazio delle fasi (x e , 0) è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namicoequivalente.Teorema 3.1 (Dirichelet) Si consideri <strong>il</strong> sistema meccanico uni<strong>di</strong>mensionale (3.1); sisupponga che <strong>il</strong> sistema sia conservativo e che la sua energia potenziale sia u ∈ C 1 (R).Sia x e ∈ R; se x e è un punto <strong>di</strong> minimo relativo proprio <strong>per</strong> la funzione energia potenzialeu, allora x e è un punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e.Dimostrazione. Essendo x e un minimo relativo proprio <strong>di</strong> u ed essendo u <strong>di</strong> classe C 1 suR, si ha che u ′ (x e ) = 0, allora g(x e ) = 0 e quin<strong>di</strong> x e è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico(3.1) e quin<strong>di</strong> (x e , 0) lo è <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico equivalente ˙q = p e ṗ = g(q) ottenutoponendo q = x e p = ẋ.Si considera, ora, la funzione w(q, p) = p 2 /2+u(q)−u(x e ) e si osserva che w(x e , 0) = 0;inoltre, essendo x e <strong>di</strong> minimo relativo proprio <strong>per</strong> u, esiste un a<strong>per</strong>to I ⊂ R 2 tale chefismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 65
- Page 1 and 2:
Esercizi e appunti per il corso di
- Page 3 and 4:
⇒ x(t) = Ce tcon C ∈ RImpondend
- Page 5 and 6:
✻x✟✻✟ ✟ ✟ ✟x✻x 0x
- Page 7 and 8:
viene scelto vicino a x 2 il sistem
- Page 9 and 10:
Esercizio 1.4. Supponendo uniforme
- Page 11 and 12:
Questo è parzialmente vero nel cas
- Page 13 and 14: L’integrale, infatti, ha senso pe
- Page 15 and 16: sensato, perché si ricorda che le
- Page 17 and 18: dimostrare che il tempo t 1 − t 0
- Page 19 and 20: con f : R n → R una funzione asse
- Page 21 and 22: Come nel caso unidimensionale verif
- Page 23 and 24: - asintoticamente stabile se e solo
- Page 25 and 26: Esempio 2.9. Sulla base di argoment
- Page 27 and 28: x 2✻✲✻ ✲✛ ✻❄✛ ❄
- Page 29 and 30: Per esempio nel punto ¯x = (0, 1)
- Page 31 and 32: livello chiusa, questa osservazione
- Page 33 and 34: (x 2 + y 2 )/2. Si può verificare
- Page 35 and 36: - Per a = 1, la curva di livello pa
- Page 37 and 38: Teorema 2.21 Si consideri il sistem
- Page 39 and 40: ciò fa intuire che in qualche sens
- Page 41 and 42: Teorema 2.28 (Stabilità dei sistem
- Page 43 and 44: La palla B δ (x e ) è proprio que
- Page 45 and 46: e si studia la matrice associata al
- Page 47 and 48: −ω 2 sin θ, dove ω = √ g/l
- Page 49 and 50: Da questa proprietà segue che w è
- Page 51 and 52: ✲✲✛✛P 3p✻✲✲✛✛P 2
- Page 53 and 54: −πp✲✻✲✲ ✲✛0 π q✛
- Page 55 and 56: è soddisfatta, perché L f ′w(q,
- Page 57 and 58: y✻✛− √ 2✲✲ ✲✲✛
- Page 59 and 60: Esercizio 2.16. Per i seguenti sist
- Page 61 and 62: degli assi cartesiani dello spazio
- Page 63: Dal momento che I 1 < I 2 < I 3 si
- Page 67 and 68: dell’analisi avendo come riferime
- Page 69 and 70: Γ e = {(q, p) ∈ R 2 : q e 1 ≤
- Page 71 and 72: Osservato che dall’equazione dell
- Page 73 and 74: assunto nel minimo, cioè a zero. I
- Page 75 and 76: La tesi, allora, segue in virtù de
- Page 77 and 78: u(q)✻q 3 q 4 q 1 q 2✲ qu 0p
- Page 79 and 80: p✻q0(q − q 0 ) 1/2 p (q − q 0
- Page 81 and 82: Si può osservare che ˙θ ha segno
- Page 83 and 84: Troncando lo sviluppo delle potenze
- Page 85 and 86: deve specificare il valore della ca
- Page 87 and 88: valore della soluzione sull’asse
- Page 89 and 90: x ∈ [a, b], u x (a, t) = u 1,a (t
- Page 91 and 92: Inoltre si è usata l’identità n
- Page 93 and 94: con q = (x, y, z) ∈ R 3 , t ∈ R
- Page 95 and 96: Le equazioni del moto possono esser
- Page 97 and 98: Sostituendo queste espressioni nell
- Page 99 and 100: 1. u x + u y = u;2. 2u x − 3u y =
- Page 101 and 102: In realtà lo studio è limitato al
- Page 103 and 104: 3. u(x, y) = log √ x 2 + y 2 , (x
- Page 105 and 106: nella regione√2E := {(ξ, η) ∈
- Page 107 and 108: ammette l’unica soluzioneu(x, t)
- Page 109 and 110: Esercizio 6.43. Una corda semi-illi
- Page 111 and 112: Esercizio 6.50. Come l’Esercizio
- Page 113 and 114: Esercizio 6.59. Per effetto di una
- Page 115 and 116:
Esercizio 6.66. Si risolva l’equa
- Page 117 and 118:
4. u 0 (x) = exp{−α|x|} con α
- Page 119:
6.3. Equazione di Laplace: funzioni