12.07.2015 Views

Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

Esercizi e appunti per il corso di Fisica Matematica - Sezione di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sostituendo queste espressioni nell’equazione (4.25) e tenendo soltanto i termini non lineari<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne più basso si ritrova l’equazione (4.26). Ma se si considera anche <strong>il</strong> contributo <strong>di</strong>or<strong>di</strong>ne l 2 nello sv<strong>il</strong>uppo del primo termine al secondo membro si haϱ ∂2 u∂t 2 = [τ + α ′ ∂u∂x] ∂ 2 u∂x + τl2 ∂ 4 u2 6 ∂x ⇒ 1 ∂ 2 u4 c 2∂t − ∂2 u ∂u= 2 α′′∂x2 ∂x∂ 2 u∂x + l2 ∂ 4 u2 6 ∂x 4dove i parametri del modello <strong>di</strong>screto sono stati riscalati come ϱ = m/l, τ = kl e α ′ =2αl 2 , e dove si è posto c = √ τ/ϱ e α ′′ = α ′ /τ; si è ottenuta un’equazione analoga a (4.26)in cui compare, <strong>per</strong>ò, un termine correttivo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne l 2 .Procedendo com nel paragrafo 4.8, considerando cioè <strong>il</strong> cambiamento <strong>di</strong> variab<strong>il</strong>iξ(x, t) = x − ct e η(x, t) = ct e la funzione v : R 2 → R tale che v(ξ(x, t), η(x, t)) = u(x, t),si <strong>per</strong>viene all’equazione alle derivate parziali2 ∂2 v∂η∂ξ∂v ∂ 2 v+ α′′∂ξ ∂ξ + l2 ∂ 4 v2 6 ∂ξ = ∂2 v4 ∂η 2Per soluzioni v che <strong>di</strong>pendono poco dalla variab<strong>il</strong>e η, nel senso che ∂ 2 v/∂η 2 è trascurab<strong>il</strong>e,se si pone w = ∂v/∂ξ l’equazione precedente si riduce all’equazione <strong>di</strong> Korteweg–deVries∂w∂η + α′′2 w ∂w∂ξ + l2 ∂ 3 w6 ∂ξ = 0 (4.29)3L’equazione <strong>di</strong> Kortweg–de Vries fu introdotta nel 1895 in [7] <strong>per</strong> stu<strong>di</strong>are la propagazionedelle onde lungo canali poco profon<strong>di</strong>. Nel 1965 Zabusky e Kruskal [8] mostrarono chetale equazione ammette soluzioni solitoniche.5. Caratteristiche delle equazioni alle derivate parziali del primo or<strong>di</strong>neUn’equazione <strong>di</strong>fferenziale alle derivate parziali del primo or<strong>di</strong>ne nella funzione incognitau : x ∈ R n → u(x) ∈ R è un’equazione nella forma(F x 1 , . . . , x n , u, ∂u , . . . , ∂u )= 0 (5.1)∂x 1 ∂x ndove F : R n ×R×R n → R è una funzione assegnata. Il problema consiste nel determinareuna funzione u : x ∈ J ⊂ R n → u(x) ∈ R che ammetta le derivate parziali del primoor<strong>di</strong>ne nell’a<strong>per</strong>to J ⊂ R n e tale che(F x 1 , . . . , x n , u(x), ∂u (x), . . . , ∂u )(x) = 0 ∀x ∈ J∂x 1 ∂x ntale funzione è detta integrale o soluzione dell’equazione <strong>di</strong>fferenziale (5.1) nell’a<strong>per</strong>to J.Tra le equazioni (5.1) le più semplici sono quelle lineari e le generalizzazioni più elementari.Un equazione <strong>di</strong>fferenziale alle derivate parziali del primo or<strong>di</strong>ne nella formaa 1 (x) ∂u∂x 1(x) + · · · + a n (x) ∂u∂x n(x) = f(x) − a 0 (x)u(x) (5.2)fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 97

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!