u(q, p) > 0 <strong>per</strong> ogni (q, p) ∈ I \ {(x e , 0)}. Considerato, infine, <strong>il</strong> campo delle <strong>di</strong>rezionif(q, p) = (p, g(q)), si ha che L f w(q, p) = u ′ p + pg = −gp + pg = 0, come è ovvio <strong>per</strong>chéh è un integrale primo del sistema <strong>di</strong>namico equivalente. In conclusione la funzione h è<strong>di</strong> Liapunov <strong>per</strong> <strong>il</strong> punto fisso (x e , 0); <strong>di</strong> conseguenza, in virtù del Teorema 2.30, <strong>il</strong> punto(x e , 0) è stab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico e quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> punto x e è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong>sistema meccanico (3.1).Teorema 3.1 □Dalla <strong>di</strong>mostrazione emerge che <strong>il</strong> Teorema 3.1 <strong>di</strong> Dirichelet, relativo ai sistemi meccaniciconservativi, è una conseguenza imme<strong>di</strong>ata del Teorema <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> Liapunov <strong>per</strong>i sistemi <strong>di</strong>namici. Dallo stu<strong>di</strong>o dei corsi <strong>di</strong> fisica elementare è noto anche un enunciatocomplementare a quello <strong>di</strong> Dirichelet: ciascun punto <strong>di</strong> massimo <strong>per</strong> l’energia potenziale è<strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e. Questa formulazione è troppo semplicistica; d’altro canto è vero cheun teorema <strong>di</strong> questo tipo può essere enunciato sotto ipotesi un po’ più forti e <strong>di</strong>mostratosulla base del Teorema 2.23 <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità lineare stu<strong>di</strong>ato a proposito dei sistemi <strong>di</strong>namici.Teorema 3.2 Si consideri <strong>il</strong> sistema meccanico uni<strong>di</strong>mensionale (3.1); si supponga che<strong>il</strong> sistema sia conservativo e che la sua energia potenziale sia u ∈ C 2 (R). Sia x e ∈ R; sex e è un punto <strong>di</strong> massimo relativo proprio <strong>per</strong> la funzione energia potenziale u e inoltreu ′′ (x e ) < 0, allora x e è un punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e.Dimostrazione. Procedendo come nella <strong>di</strong>mostrazione del Teorema 3.1 si mostra che x eè <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico (3.1) e quin<strong>di</strong> (x e , 0) lo è <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namicoequivalente ˙q = p e ṗ = g(q) ottenuto ponendo q = x e p = ẋ.Si considera, ora, la matrice A del sistema <strong>di</strong>namico ottenuto linearizzando <strong>il</strong> sistemaequivalente in un intorno del punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio (x e , 0) e se ne determinano gli autovalori:(A =0 1−u ′′ (x e ) 0)⇒ det(A − λ1I) = λ 2 + u ′′ (x e ) = 0 ⇒ λ 1,2 = ± √ −u ′′ (x e )dove si è usato che <strong>per</strong> ipotesi u ′′ (x e ) < 0. Un autovalore è reale e positivo, allora <strong>il</strong>punto fisso è instab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico equivalente al sistema meccanico (3.1) e <strong>di</strong>conseguenza <strong>il</strong> punto x e è <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> <strong>il</strong> sistema meccanico (3.1).Teorema 3.2 □3.2. Analisi grafica: ritratto <strong>di</strong> faseÈ possib<strong>il</strong>e stu<strong>di</strong>are in modo generale le proprietà del moto sulla base <strong>di</strong> opportune ipotesi<strong>di</strong> regolarità sull’energia potenziale; in questo paragrafo si preferisce stu<strong>di</strong>are in dettaglioun esempio significativi che <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> descrivere i <strong>di</strong>versi problemi che emergono nellostu<strong>di</strong>o dei sistemi meccanici uni<strong>di</strong>mensionale conservativi.I calcoli e gli argomenti verranno svolti, quando possib<strong>il</strong>e, senza usare l’espressioneesplicita della funzione energia potenziale considerata, in modo da essere delle vere eproprie <strong>di</strong>mostrazioni generali; <strong>per</strong>ò <strong>per</strong> chiarezza si preferisce <strong>di</strong>scutere i <strong>di</strong>versi aspettifismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 66
dell’analisi avendo come riferimeno un modello concreto. Si considera <strong>il</strong> sistema meccanicouni<strong>di</strong>mensionaleẍ + du (x) = 0 (3.2)dxcon x ∈ R e l’energia potenziale data da u(x) = (x 2 − 1)(x + 2) 2 , che descrive <strong>il</strong> moto<strong>di</strong> una palla <strong>di</strong> massa m = 1 sottoposta all’azione della forza g(x) = −du(x)/dx =−2(x + 2)(2x 2 + 2x − 1). Si considera <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong>namico planare equivalente, ˙q = p eṗ = −u ′ (q), ottenuto introducendo le variab<strong>il</strong>i q = x e p = ẋ. Il problema viene affrontatodal punto <strong>di</strong> vista dell’analisi grafica <strong>il</strong> cui obiettivo principe è la determinazione delritratto <strong>di</strong> fase.Dalla conservazione dell’energia meccanica si ha che la funzione h(q, p) := p 2 /2+u(q) =p 2 /2 + (q 2 − 1)(q + 2) 2 è un integrale primo, cioè una costante del moto. Nell’analisigrafica dei moti dei sistemi meccanici conservativi uni<strong>di</strong>mensionali un ruolo chiave vienegiocato dalle curve <strong>di</strong> livello dell’energia nello spazio delle fasi qp, cioè dalle curve Γ e :={(q, p) ∈ R 2 : h(q, p) = e}, ove e ∈ R è una valore fissato dell’energia. In particolare, invirtù della forma particolare, dell’integrale primo dell’energia si ha che a fissato e i puntiaccessib<strong>il</strong>i al moto sono tutti e soli i punti nell’insieme I e := {q ∈ R : e − u(q) ≥ 0}.In primo luogo è ut<strong>il</strong>e stu<strong>di</strong>are la funzione energia potenziale in modo da determinarei punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio e da stab<strong>il</strong>irne le loro proprietà <strong>di</strong> stab<strong>il</strong>ità. Insieme <strong>di</strong> definizione: lafunzione u(q) è definita su tutto R. Zeri della funzione: q 1 = −2, q 2 = −1 e q 3 = +1. Segnodella funzione: u(q) ≥ 0 se e solo se q ≤ q 2 e q ≥ q 3 . Derivata: u ′ (q) = 2(q+2)(2q 2 +2q−1).Punti estremali: q 1 = −2, q 4 = −(1 + √ 3)/2 e q 5 = −(1 − √ 3)/2; q 1 e q 5 sono punti <strong>di</strong>minimo, mentre q 4 è un punto <strong>di</strong> massimo. Si osserva che q 1 < q 4 < q 2 < q 5 < q 3 . Valoreassunto dalla funzione negli estremali:√3u(q 1 ) = 0 u 4 := u(q 4 ) =8 (3 − √ √33) 2 u 5 := u(q 5 ) = −8 (3 + √ 3) 2Infine osservo che la funzione <strong>di</strong>verge positivamente quando q → ±∞. Si ottiene quin<strong>di</strong><strong>il</strong> grafico in figura 3.21. Si osserva che q 1 e q 5 sono punti <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e, mentre q 4 èun punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e.È ora possib<strong>il</strong>e <strong>di</strong>scutere qualitativamente le soluzioni della (3.2) al variare dell’energiadel sistema. Si considerano i seguenti intervalli <strong>di</strong> energia:– e < u 5 : u 5 è <strong>il</strong> minimo assoluto della funzione u(q), quin<strong>di</strong> <strong>per</strong> ogni q ∈ R si hae − u(q) < 0. Non esiste moto, I e = ∅.– e = u 5 : <strong>il</strong> punto q 5 è l’unico punto tale che e−u(q) ≥ 0, allora I e = {q 5 }. La curva d<strong>il</strong>ivello è costituita da un solo punto: Γ e = {(q, p) ∈ R 2 : q = (−1 + √ 3)/2, p = 0}.L’unica possib<strong>il</strong>e soluzione <strong>di</strong> (3.2) è <strong>il</strong> punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio stab<strong>il</strong>e q(t) = q 5 .– u 5 < e < 0: denoto con q1 e < qe 2 le due soluzioni dell’equazione e − u(q) = 0.L’insieme dei punti accessib<strong>il</strong>i al moto è l’intervallo I e = [q1 e, qe 2 ]. La curva <strong>di</strong> livelloΓ e = {(q, p) ∈ R 2 : q1 e ≤ q ≤ q2, e p = ± √ 2(e − u(q)} è una curva chiusa e regolareattorno a (q 5 , 0). Poiché la curva <strong>di</strong> livello non passa <strong>per</strong> nessun punto <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibirio,fismat05.tex – 20 Apr<strong>il</strong>e 2006 – 13:12 pagina 67
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Esercizi e appunti per il corso di
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✻x✟✻✟ ✟ ✟ ✟x✻x 0x
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viene scelto vicino a x 2 il sistem
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Esercizio 1.4. Supponendo uniforme
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Questo è parzialmente vero nel cas
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4. u 0 (x) = exp{−α|x|} con α
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6.3. Equazione di Laplace: funzioni