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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANEFig. 2.4: Regolarità contrattuale per genere, periodo di arrivo e area geografica (%)MaschiFemmine47,855,552,244,5Prima del 2006Tra il 2006 e il 2010Tra il 2011 e il 201240,250,861,759,849,238,3NordCentroSud50,461,159,649,638,940,40% 50% 100%RegolareIrregolareFONTE: International Student Survey EMN Italy-CNR/IRPPS-IDOSIl limitato invio delle rimesse economicheLe rimesse economiche costituiscono una fonte di reddito molto importante per iPaesi di origine degli <strong>studenti</strong>, incidono sul loro Pil e producono effetti positivi di caratteresocio-economico in vari ambiti quali l’educazione, l’alimentazione, l’abitazione ele cure mediche. L’afflusso delle rimesse inoltre può rappresentare una forma di investimentoperché incrementa il potere d’acquisto delle famiglie rimaste in patria, rafforzala bilancia nazionale dei pagamenti e consolida i legami con la diaspora veicolando nonsolo flussi in termini monetari ma anche sociali e culturali generando così “spazi socialitransnazionali”.Tuttavia, comprensibilmente, la pratica delle rimesse economiche non risulta essereparticolarmente diffusa tra gli <strong>studenti</strong>. Tra coloro che svolgono un’attività lavorativa,solo il 28,3% dichiara di inviare soldi ai familiari che vivono nel Paese di origine. La maggioranzanon spedisce soldi a casa (58,4%) mentre il 13,3% ha preferito non rispondere.Una delle principali ragioni della scarsità delle rimesse economiche risiede soprattutto,come si è già detto, nel carico economico che grava sugli <strong>studenti</strong> stranieri costretti adaffrontare un’ingente serie di spese per il loro percorso di studi e il loro mantenimento.Confrontando il genere, si può notare (Fig. 2.5) che la percentuale femminile è legger-122

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