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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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SECONDA PARTE. INDAGINE SUGLI STUDENTI INTERNAZIONALILE CONDIZIONI DI VITALoredana Cerbara (IRPPS-CNR), Marta Giuliani e Zsuzsanna Pásztor (IDOS-EMN Italia)La situazione abitativa degli intervistatiIn Italia, le università godono di una grande autonomia e di conseguenza gli ateneipossono avere caratteristiche molto diverse; questa eterogeneità si osserva anche neiservizi abitativi offerti agli <strong>studenti</strong>. Alcune università offrono posti letto in struttureuniversitarie, il cui livello di qualità è molto variabile; altre, prive di questi mezzi, offronocome alternativa servizi (non sempre soddisfacenti) per trovare alloggio nel mercatoprivato, tenendo conto delle esigenze degli <strong>studenti</strong> come, ad esempio, il tempo di permanenza.In questo ambito è, quindi, molto difficile distinguere tra la condizione degli<strong>studenti</strong> stranieri e quella degli <strong>studenti</strong> italiani nel contesto nazionale.Nel campione in esame, circa sei <strong>studenti</strong> stranieri su dieci (Fig. 3.1) vivono in unacondizione che si potrebbe definire “tipica della vita studentesca”: circa metà di costoroaffitta una stanza o un posto letto (27,9% del totale degli intervistati), mentre l’altrametà vive in abitazioni collettive (in una casa dello studente il 22,0% o in una strutturareligiosa il 7,1%.Questi dati, sebbene descrivano la situazione abitativa degli intervistati, non indicanonecessariamente le loro preferenze in quanto all’alloggio. Il numero di posti lettodisponibili <strong>nelle</strong> strutture universitarie (a titolo gratuito o a basso costo) non soddisfainfatti l’effettivo numero di richiedenti, portando numerosi <strong>studenti</strong> alla scelta obbligatadel mercato privato.Inoltre, l’assegnazione di un posto letto è solitamente riservata agli iscritti a tempopieno o ai vincitori di borsa di studio, e la selezione avviene innanzitutto sulla base dellasituazione reddituale della famiglia di origine. La documentazione richiesta dagli ateneiper la dichiarazione sulla condizione economica degli <strong>studenti</strong> stranieri può variare leggermenteanche se, in generale, ottenere questi documenti rappresenta una proceduratalvolta costosa (per esempio è necessaria la certificazione della Rappresentanza Diplomatica)e spesso impegnativa in termini di tempo.Pertanto, anche se molti preferirebbero usufruire delle opportunità offerte <strong>nelle</strong> residenzeuniversitarie, sono costretti a cercare un altro tipo di abitazione; ciò spesso gravasignificativamente sul portafoglio e influisce in misura notevole sulle condizioni di vitadello studente. A tale proposito, bisogna considerare che oltre un quarto dei contrattid’affitto (25,4%, includendo anche gli appartamenti) non è regolare.Insomma, da questi dati, si può delineare innanzitutto un quadro generale sulla situazioneabitativa, ma non si evince l’effettivo status economico degli <strong>studenti</strong> stranieridel nostro campione, dato che molti sono obbligati a trovare un alloggio più costoso ediverso rispetto alle loro preferenze.125

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