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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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PRIMA PARTE. GLI STUDENTI INTERNAZIONALI IN ITALIA: IMPATTO, STATISTICHE E PROSPETTIVEnon accademico che collabora con questi istituti il quale, secondo uno studio svolto nel2008 per celebrare il trentennale della nascita dell’AACUPI 36 , è per il 50% italiano e peril 50% di provenienza statunitense e canadese. Più di un quarto di questi collaboratoristranieri vive stabilmente in Italia dove, insieme ai propri familiari, è ormai divenuto unponte culturale tangibile tra le due sponde dell’Atlantico.Riconoscimento dei titoli di studioL’Italia ha ratificato la “Convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio relativiall’insegnamento superiore nella regione europea” a cinque anni di distanza dalla suaapprovazione, avvenuta nel 1997 a Lisbona, attraverso la Legge n. 148 del 2002, la qualeha aggiornato e razionalizzato il quadro normativo interno in materia di riconoscimentodei titoli esteri.Tale provvedimento normativo, coerentemente con il nuovo quadro di autonomia delleuniversità, prevede che la competenza per il riconoscimento dei cicli e dei periodi distudio svolti all’estero e dei titoli di studio stranieri, ai fini dell’accesso all’istruzione superiore,del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitariitaliani, sia attribuita “alle Università ed agli Istituti di istruzione universitaria, chela esercitano nell’ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti,fatti salvi gli accordi bilaterali in materia” 37 .L’attuazione della Legge n. 148/2002 ha avuto luogo nel 2004 con il D.M. del 26aprile 2004, n. 214 - Regolamento recante criteri e procedure per gli istituti stranieri diistruzione superiore che operano in Italia ai fini del riconoscimento del titolo di studioda essi rilasciato – ed è stata, poi, completata nel 2009 mediante il D.P.R. del 30 luglio2009, n. 189 - Regolamento concernente il riconoscimento dei titoli di studio stranieriper l’accesso ai pubblici concorsi.Nel complesso, la legislazione italiana sul riconoscimento dei titoli di studio è legataa tre fattori principali che ne hanno influenzato l’evoluzione 38 :1) l’emigrazione di ritorno, che ha conosciuto il suo massimo sviluppo nella prima metàdegli anni Settanta, non si è mai interrotta neppure negli anni successivi;2) l’immigrazione non comunitaria, mediante la quale l’Italia è divenuta un importantePaese di accoglienza;3) la mobilità accademica e professionale intra-UE, progressivamente incoraggiata a partiredal Processo di Bologna.Riguardo a quest’ultimo punto, l’Italia partecipa attivamente al programma ErasmusMundus e applica ormai da tempo il sistema ECTS (European Credit Transfer Scheme), oltread aver approvato numerose direttive settoriali e generali volte a potenziare la mobilitàaccademica.36Cfr. www.aacupi.org/30th_anniv_volume/pdf_files/09_introduction_it.pdf.37Cfr. www.parlamento.it/parlam/leggi/02148l.htm.38Cfr. www.cimea.it/files/210_113.pdf.29

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