PRIMA PARTE. GLI STUDENTI INTERNAZIONALI IN ITALIA: IMPATTO, STATISTICHE E PROSPETTIVEpromozione della lingua italiana nel mondo, di indubbio vantaggio anche in termini diritorni economici.Per potenziare i processi di <strong>internazionali</strong>zzazione delle università <strong>italiane</strong>, gli operatoricoinvolti <strong>nelle</strong> iniziative di cooperazione accademica con l’estero auspicano l’istituzionedi un’agenzia nazionale per la promozione dell’istruzione superiore (paragonabile alBritish Council o al DAAD, Deutscher Akademischer Austausch Dienst), competente nellagestione della mobilità di <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong>. Un esempio particolarmente valido eapplicabile nel contesto italiano è rappresentato dall’Agenzia Campus France, un entepubblico attivo dal 2011, incaricato della promozione dell’istruzione superiore francese,dell’accoglienza e della gestione della mobilità internazionale di <strong>studenti</strong> e ricercatori. InItalia, si prefigge simili compiti il Centro di promozione accademica per l’orientamentoallo studio Uni-Italia 89 , di recente istituito nell’ambito delle attività del Ministero degliAffari Esteri, il quale, oltre alla sede centrale di Roma, consta di tre centri operativi inCina. Tale istituzione si prefigge una serie di obiettivi quali, ad esempio, la creazione diampie opportunità per promuovere la frequenza di corsi universitari da parte di <strong>studenti</strong>stranieri; l’organizzazione all’estero di corsi per la promozione dello studio e la diffusionedella lingua e della cultura italiana; l’erogazione di borse di studio e premi di ricerca agli<strong>studenti</strong> stranieri. Tuttavia, costituiscono un limite alla realizzazione di tali obiettivil’assenza di un adeguato status giuridico e l’insufficienza di mezzi finanziari.Il processo di <strong>internazionali</strong>zzazione dell’istruzione superiore, considerato una prioritàstrategica per quanto riguarda la didattica e la ricerca scientifica, è favorito dallo sviluppodegli scambi <strong>internazionali</strong> di docenti e <strong>studenti</strong> attraverso la stipula e il finanziamentodi accordi bilaterali di collaborazione culturale e scientifica interuniversitaria. Sonoattivi, a livello nazionale, numerosi rapporti di cooperazione internazionale didatticoscientificacon università e istituti di Paesi non-comunitari.Fin dal 1948 è attiva un’apposita Commissione per gli Scambi Culturali fra l’Italia e gli StatiUniti (US-Italy Fulbright Commission) la quale gestisce il Programma Fulbright 90 , promuovendoopportunità di studio, ricerca e insegnamento nei due Paesi attraverso borse di studio percittadini italiani e statunitensi offerte congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri e dalDipartimento di Stato USA. Ad oggi sono stati circa 8.000 i borsisti, italiani e americani, chehanno aderito al programma, il cui obiettivo è favorire lo scambio culturale in tutte le aree disciplinari.Le borse di studio Fulbright per l’Italia sono offerte a cittadini statunitensi laureati,iscritti a programmi di Master e Ph.D. o a giovani professionisti e artisti interessati a programmidi studio e ricerca post lauream presso università ed enti di ricerca (US Student Program).Tutte le borse di studio includono le spese di viaggio tra l’Italia e gli Stati Uniti e la coperturamedico assicurativa finanziata dal Governo USA. Il numero di borse di studio da assegnare<strong>nelle</strong> diverse categorie viene determinato dalla Commissione Fulbright sulla base della verificaannuale della disponibilità finanziaria assicurata dai contributi dei due Governi.89www.uni-italia.it/it.90www.fulbright.it.71
VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANESecondo i dati del MIUR, sono oggi operanti in Italia circa 800 agenzie per gli scambiuniversitari <strong>internazionali</strong>, alcune con compiti molto specifici, ma prive di qualsiasi tipodi coordinamento tra di esse. Una strutturazione e un accorpamento di queste agenzie inun unico organismo di portata nazionale sarebbe particolarmente auspicabile nel contestodelle criticità organiche che accompagnano i processi di <strong>internazionali</strong>zzazione dell’universitàitaliana. Le criticità maggiori derivano proprio dalla carenza di informazioni e dicoordinamento tra molteplici enti (per lo più dislocati su territori diversi) che gestisconola mobilità nell’ambito della cooperazione accademica con i Paesi esteri. Per ovviare aqueste problematiche il Consorzio Interuniversitario CINECA, il maggiore centro di calcoloin Italia e uno dei più importanti a livello mondiale, realizza sistemi gestionali e servizitelematici a sostegno delle università. Di particolare rilievo è la piattaforma interattivaCINECA per l’osservazione di accordi e progetti con università straniere 91 . Nata in rispostaalla necessità di incrementare la visibilità della cooperazione interuniversitaria, la piattaformaconsente l’interazione del Sistema Paese 92 <strong>nelle</strong> iniziative di cooperazione universitariasvolte con l’estero. È stata predisposta una scheda di rilevazione degli accordiinteruniversitari, sia bilaterali che multilaterali, contenente informazioni relative all’areadisciplinare, alla localizzazione geografica, alla tipologia di accordo stipulato (Accordoquadro; Convenzione; Protocollo Attuativo; Progetto), nonché alla sua natura (Didattica/Formazione; Ricerca; Mobilità) e durata.ITALIA. Accordi interuniversitari con università straniere (febbraio 2013)57,6 %24,1%13,6%4,7%Europa Americhe Asia e Oceania AfricaFONTE: EMN Italy. Elaborazioni su dati del MIUR/CINECA91http://accordi-<strong>internazionali</strong>.cineca.it.92Il Sistema Paese in questo caso comprende soggetti pubblici e privati interessati a collaborare con le università,MIUR, MAE e rete diplomatico-consolare, CRUI, CUN, Ministero dello Sviluppo Economico, ICE, ConfIndustria, AssociazioniCamerali, Centri di Ricerca, Regioni, Province e Comuni.72