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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANEITALIA. Interventi Corsi di laurea (a.a. 2009/2010)Borse di studioPrestiti d’onore esimiliContributiper mobilitàinternazionaleInterventi per<strong>studenti</strong> insituazione dihandicapCollaborazioni atempo parzialeTotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UEInterventi 154.746 15.477 177 27 3.115 161 920 23 1.956 116Incid. % 100,0 10,0 100,0 15,3 100,0 5,2 100,0 2,5 100,0 5,9Spesa 421.230.496 € 1.536.100 € 5.615.322 € 1.924.360 € 2.223.842 €Posti alloggioContributi alloggioPremi perconseguimentotitoloContributi per iltrasportoAltri sussidiTotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UETotaledi cuinon UEInterventi 32.961 6.585 10.248 1.086 6.415 221 68.827 2.111 4.521 430Incid. % 100,0 20,0 100,0 10,6 100,0 3,4 100,0 3,1 100,0 9,5Spesa nd 12.371.064 € 7.642.961 € 4.049.415 € 5.539.938 €FONTE: Elaborazioni EMN Italia su dati MIUR-Ufficio di Statistica, Rilevazione Diritto allo Studio 2010Più nello specifico solitamente, quando si pensa all’accoglienza degli immigrati (deilavoratori e delle lavoratrici, dei loro familiari e in questo caso degli <strong>studenti</strong>) si propendea ritenere che ogni nuovo arrivo faccia insorgere un aggravio delle spese pubbliche (nelnostro caso per le università). Per ridimensionare questo pregiudizio bisogna insistere inpremessa sulla distinzione tra calcolo basato sulla spesa pro capite, in cui un immigratoarrivato da poco pesa come uno studente che è nato in Italia, e calcolo fondato sullespese aggiuntive.Il calcolo della spesa pro capite è facilmente intuitivo. Se tanti <strong>studenti</strong> frequentanole università <strong>italiane</strong> e la spesa universitaria nel suo complesso è pari a una certa somma,si divide tale somma, senza fare alcuna distinzione, per il numero degli <strong>studenti</strong> iscrittie il costo di uno studente straniero viene ritenuto uguale a quello di uno studente italiano.Che questa impostazione sia erronea si rivela dal fatto che, se per ipotesi si potesseeliminare la presenza di tutti gli <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong> per il nuovo anno accademico, lasomma da devolvere per sostenere le università resterebbe pressoché la stessa: gli stipendidei docenti e del personale, la manutenzione degli edifici, i contributi per le ricerchee le iniziative pubbliche e così via.Naturalmente, gli <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong> presso le università <strong>italiane</strong> (il cui numero èin aumento, seppure di poco) comportano anche qualche costo, benché limitato: quellorelativo al personale che si occupa della loro accoglienza e quello relativo agli esami preliminari.Un altro costo consiste nel rinunciare a far pagare le tasse ai beneficiari di borsedi studio a seguito di un accordo stretto con il Ministero degli Affari Esteri (dicastero86

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