SECONDA PARTE. INDAGINE SUGLI STUDENTI INTERNAZIONALIFig. 4.3: Intenzione di rimanere in Italia dopo la laurea (%)50%40%43,840,030%20%25,229,5 31,0 30,510%0%Sì No Non soVive in famiglianon vive in famigliaFONTE: International Student Survey EMN Italy-CNR/IRPPS-IDOSTuttavia, nonostante l’ottima opinione sull’università italiana e il buon livello di integrazionenel nostro Paese, solo il 40% tra coloro che sono venuti in Italia specificatamenteper motivi di studio pensa di cercarvi lavoro dopo aver conseguito il titolo, mentre lamaggior parte intende ritornare nel proprio Paese o trasferirsi in un altro, che prometteuna migliore condizione occupazionale anche grazie all’alto livello di qualificazione ottenuto<strong>nelle</strong> università <strong>italiane</strong>.Per quanto questo possa sembrare sorprendente, le intenzioni di rimanere a lavorarein Italia dopo la laurea sono percentualmente quasi uguali tra coloro che sono venuti nelnostro Paese appositamente per frequentarvi l’università e coloro che si sono iscritti negliatenei italiani perché la propria famiglia risiedeva già in Italia (Fig. 4.3): ciò sembrerebbeindicare che gli stranieri ritengono il nostro un Paese con un ottimo sistema universitario,ma con scarse opportunità di lavoro qualificato.Queste motivazioni, purtroppo, sono anche quelle che spingono molti laureati italiania emigrare.141
VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANETABELLA RIASSUNTIVA: <strong>Gli</strong> <strong>studenti</strong> stranieri che vivono in famiglia per macro area di cittadinanza(valori percentuali)MACRO AREA DI CITTADINANZA Europa non UE Asia AfricaAmerica eOceaniaTotaleVALUTAZIONE DEL TUO LIVELLO DI INTEGRAZIONE IN ITALIAEccellente 31,4 12,7 18,7 22,3 22,7Soddisfacente 63,1 72,4 65,2 71,0 67,3Insufficiente 5,5 14,9 16,2 6,7 10,0ATTEGGIAMENTO DEGLI STUDENTI ITALIANI VERSO GLI STUDENTI STRANIERIAmicizia 46,4 49,0 34,6 25,5 41,3Solidarietà 12,1 13,0 11,5 18,3 13,4Curiosità 19,1 21,3 27,2 26,0 22,3Indifferenza 20,4 14,3 25,1 28,8 21,1Ostilità 2,0 2,3 1,6 1,4 1,9FONTE: International Student Survey EMN Italy-CNR/IRPPS-IDOSLE CONCLUSIONI DELL’INDAGINECNR/IRPPS e IDOSIn conclusione, la nostra indagine mostra che la maggioranza degli <strong>studenti</strong> non comunitariiscritti negli atenei del nostro Paese viene specificatamente in Italia per motividi studio, nella maggior parte dei casi perché ritiene che questa scelta offra loro buoneprospettive di carriera, sia in patria che in altre nazioni. Il processo di crescente <strong>internazionali</strong>zzazionedelle iscrizioni negli atenei italiani è però in parte dovuto anche al numerodi giovani, figli di famiglie immigrate che, compiuto il proprio ciclo di studi superiori negliistituti del nostro Paese, decidono di proseguire il proprio processo di formazione iscrivendosiall’università.<strong>Gli</strong> <strong>studenti</strong> stranieri provenienti dai Paesi non comunitari debbono affrontare costi edifficoltà notevoli. L’indagine empirica ha permesso anche di delineare un quadro piuttostoesaustivo sull’inserimento degli <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong> nel mondo del lavoro. Pur rappresentandoun carico economico familiare non indifferente, molti <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong> si adoperanoper trovare un’occupazione, specialmente quando non sono assegnatari di una borsadi studio. I risultati dell’indagine sembrano riflettere la generale situazione del mercato dellavoro nazionale laddove assistiamo ad una forte concentrazione della manodopera stranieranel settore terziario. Dotati di iniziativa personale, in genere trovano sbocco, soprattutto seoriginari di determinate aree, in spazi residuali del mercato e, non di rado, nel lavoro neroe spesso soggetti a sfruttamento.Tuttavia, l’indagine mette anche in evidenza un rapporto sostanzialmente positivo conla società italiana di molti tra gli intervistati, in particolare tra quelli che provengono dai142