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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANEL’esperienza universitaria del secondo gruppo, costituito da quanti sono in Italia conpermesso di famiglia e che quindi, presumibilmente, risiedono in Italia da meno tempo ènell’insieme molto simile.Per quanto riguarda coloro che, pur risiedendo in Italia con la propria famiglia, frequentanole università <strong>italiane</strong> essendo già in possesso di una laurea magistrale o divecchio ordinamento, e che essendo presumibilmente immigrati per motivi di lavoro frequentanole università <strong>italiane</strong> per migliorare la propria posizione sociale, la statistica ètroppo limitata per trarre considerazioni specifiche.Particolarmente interessante è esaminare il progetto migratorio degli <strong>studenti</strong> stranieriche appartengono al primo gruppo, cioè a coloro che frequentano le università <strong>italiane</strong>perché risiedono già da tempo nel nostro Paese con le proprie famiglie. Sorprendentemente,solo la metà di loro dichiara di volere restare in Italia dopo la laurea, mentre un quartonon intende farlo e il rimanente quarto è indeciso. Tra quanti non intendono restare, piùdella metà dichiara che potrebbe trovare una collocazione professionale migliore altrove eun ulteriore 12% circa dichiara esplicitamente che in ogni caso non troverebbe un lavoroadeguato alla propria qualificazione nel nostro Paese.<strong>Gli</strong> <strong>studenti</strong> venuti in Italia solo per frequentare l’università<strong>Gli</strong> <strong>studenti</strong>, che non vivono in Italia con la propria famiglia, sono evidentemente inmaggioranza coloro che sono venuti in Italia appositamente per frequentarvi l’università.Infatti, la quasi totalità ha un permesso per motivi di studio.Tra loro, la soddisfazione per l’esperienza universitaria svolta nel nostro Paese è lapiù alta del nostro campione: ciò è peraltro logico, dato che vi sono giunti non per i casidella vita, ma per una scelta deliberata, sicuramente fatta dopo aver considerato diversepossibilità e aver deciso che l’ateneo che frequentano attualmente era quello che davaloro le migliori possibilità di realizzare i propri progetti: le loro risposte dimostrano chenella quasi totalità sono convinti di avere fatto la scelta giusta.Anche per loro, come per gli <strong>studenti</strong> stranieri appartenenti a famiglie di immigratiche abbiamo esaminato in precedenza, il livello di inserimento nella società italiana èbuono: anche se, ovviamente, hanno meno amicizie rispetto a quanti stanno in Italia datempo, sentono di essere considerati in Italia positivamente o al massimo con indifferenza,ma solo una piccola minoranza pensa di essere trattato con ostilità. Peraltro, èstato dimostrato che l’atteggiamento positivo della popolazione verso l’immigrazione èuno degli elementi che condizionano le scelte del Paese ospite anche per l’immigrazionequalificata 18 .18Hugo Graeme J., Migration policies designed to facilitate the recruitment of skilled workers in Australia, inOECD, International Mobility of Highly Skilled. Proceedings of the seminar held in Paris, 11-22 June 2001, Paris,2002, pp. 291-230; Frith Rosaline, Changing landscapes: managing migration and skills, in “Siirtolaisuus-Migration”, Turku, 4/2003, pp. 7-13.140

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