12.07.2015 Views

Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

PRIMA PARTE. GLI STUDENTI INTERNAZIONALI IN ITALIA: IMPATTO, STATISTICHE E PROSPETTIVEcon atenei comunitari e non, i cui <strong>studenti</strong> possono trascorrere nel territorio nazionalebrevi periodi di studio all’interno di un percorso formativo più ampio. Il periodo di studioeventualmente trascorso dallo studente di un Paese terzo in Italia viene riconosciutodalle istituzioni competenti.A questo proposito, in ottemperanza alle direttive europee in materia di mobilità degli<strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong> è stato adottato il Decreto legislativo del 10 agosto 2007, n. 154, diattuazione della Direttiva 2004/114/CE relativa alle condizioni di ammissione dei cittadinidei Paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontario.Come indicato nell’articolo 4-bis, “lo straniero in possesso di un titolo di soggiorno perstudio rilasciato da uno Stato Membro dell’UE, in questo iscritto a un corso universitarioo a un istituto di insegnamento superiore, può fare ingresso in Italia per soggiorni nonsuperiori a tre mesi senza necessità del visto per proseguire gli studi già iniziati nell’altroStato, o per integrarli con un programma di studi a esso connessi, purché abbia i requisitirichiesti per il soggiorno ai sensi della normativa nazionale” 107 , ossia garanzie circa ilcorso di studio, mezzi di sostentamento nella misura prevista dalle norme, polizza assicurativaper la copertura delle spese sanitarie, disponibilità di un alloggio.Altre forme di cooperazione: titoli “doppi” e “congiunti” e sedi universitarie all’esteroUn obiettivo strategico per le università <strong>italiane</strong> è costituito dalla progettazione ederogazione di programmi integrati di studio nell’ambito degli accordi di collaborazione interuniversitaria,un interessante esempio di <strong>internazionali</strong>zzazione dell’offerta formativa.Il programma integrato di studio prevede un curriculum progettato in comune tra dueuniversità e regolato da uno specifico accordo negoziale. In questo accordo regolatoresi definiscono i periodi di studio da svolgere separatamente nei diversi atenei, pertanto,gli <strong>studenti</strong> che vi aderiscono liberamente svolgono periodi di studio alternati <strong>nelle</strong> dueuniversità.Il titolo “congiunto” (joint degree) o il “doppio” titolo (double/multiple degree) costituisconodue possibili esiti di un corso di studio “integrato”: al termine dei corsi e dopole prove finali congiunte si ottiene un titolo unico firmato congiuntamente dalle autoritàaccademiche delle due istituzioni (titolo congiunto) o i titoli nazionali finali delle dueistituzioni (doppio titolo).Dal 2009 il Centro Informazioni Mobilità Equivalenze Accademiche CIMEA realizzauna banca dati nazionale sui programmi congiunti realizzati tra le università <strong>italiane</strong> egli atenei esteri 108 . Grazie a questa banca dati è possibile essere aggiornati sul numerodi corsi congiunti programmati dalle università <strong>italiane</strong>, sapere quali sono le universitàestere partner e se il titolo rilasciato sia doppio o congiunto.107Cfr. www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/servizi/legislazione/immigrazione/0982_dlgs 10_08_2007_n154_html.108Cfr. www.cimea.it/ricerca.aspx.79

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!