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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANEgli istituti e le facoltà dello Stato Pontificio con sede a Roma. Un numero importante sesi pensa che si riferisce solo agli <strong>studenti</strong> laici e che, invece, presso queste università lamaggior parte degli iscritti è rappresentata da sacerdoti e suore. Se infatti nel 2002/2003gli stranieri erano il 32% tra i laici (30,3% nel 1998/1999), in un successivo aggiornamentorealizzato nel 2005 (condotto per l’UCSEI dall’ISTAT e dall’Ufficio di Statistica delMIUR e presentato presso l’Università Gregoriana) la loro quota è risultata pari alla metàdei circa 20.000 iscritti complessivi (sia laici che religiosi), proprio per il forte peso esercitatodai religiosi non italiani 20 . 10Le università con le presenze più alte e, comunque superiori alle 100 unità, risultavano,in ordine decrescente, la Pontificia Università Gregoriana (400 <strong>studenti</strong> laici stranieri),l’Università Pontificia Salesiana (238), la Pontificia Università Lateranense (201),il Pontificio Ateneo “Regina Apostolorum” (123) e la Pontificia Università “Angelicum”(104).Tra le aree geografiche di origine il primato spettava al continente africano, seguitoda Europa non comunitaria, America Latina, UE a 15 Stati e Asia. Un dato che in parte differenziaqueste università da quelle statali, dove invece la quota più alta di <strong>studenti</strong> esteriproviene dal territorio europeo (oltre il 70% nel 2003-2004 e il 57% nel 2010/2011).L’elenco delle università pontificie pubblicato in questo studio ammontava a 24 strutture:6 Università Pontificie (Gregoriana, Salesiana, Lateranense, Urbaniana, Angelicum eSanta Croce), 3 Atenei Pontifici (Regina Apostolorum, S. Anselmo, Antonianum), 7 IstitutiPontifici (Biblico, Orientale, Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica, Regina Mundi, GiovanniPaolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, Istituto di Musica Sacra, ArcheologiaCristiana), 4 Facoltà Pontificie (Teresanium, San Bonaventura, Marianum, Auxilium) e altri4 Istituti che non hanno la definizione di “pontifici” (Accademia Alfonsiana, Claretianum,Agostinianum, Camillianum). Tuttavia, da altre fonti l’elenco risulta meno articolato eparla di 7 Università Pontificie, 2 Atenei Pontifici e 8 tra istituti e facoltà indipendenti 21 .Le differenze fanno in realtà capo ad accorpamenti differenti dovuti a una distinzione trauniversità e atenei pontifici non sempre chiara e univoca. Nel saggio di Gargaro e Tannersi afferma che una discriminante molto utilizzata, ma non sempre coincidente con la realtà,è che il rango di università sia attribuito alle strutture con tre o più facoltà e quellodi ateneo alle strutture con due sole facoltà, ma si dice anche di aver considerato universitàpontificie le organizzazioni in cui siano presenti le tre facoltà di teologia, filosofia ediritto canonico, e atenei pontifici quelli con le due facoltà di teologia e filosofia.<strong>Gli</strong> studi che si conducono <strong>nelle</strong> università pontificie si strutturano in tre cicli – la laurea,la licenza, il dottorato – attestanti, rispettivamente, il sapere istituzionale di base,la competenza a insegnare nei seminari o in altri ambienti non universitari e l’idoneità ainsegnare <strong>nelle</strong> facoltà ecclesiastiche.20Cfr. UCSEI, Studiare <strong>nelle</strong> università <strong>italiane</strong>: la partecipazione, le scelte e i risultati degli <strong>studenti</strong> stranieri.Breve analisi di un decennio di trasformazioni, Roma, 2005.21Gargaro Paul e Tanner Norman, op. cit.194

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