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Gli studenti internazionali nelle università italiane - West

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VI RAPPORTO EMN ITALIA - GLI STUDENTI INTERNAZIONALI NELLE UNIVERSITÀ ITALIANEnorma di legge e senza esosi pagamenti, della modifica del permesso di soggiorno da studioin lavoro, o di farsi assumere come lavoratori qualificati attraverso la “Carta Blu”, o di sposarsicon una donna o un uomo italiano: questa ipotesi comporta anche l’acquisizione dellacittadinanza italiana (dopo l’attesa di due anni) e risolve alla radice tutti i problemi.Così come gli abusi non sono di massa ma singoli, anche le azioni ispettive e dicontrasto, oltre a insistere su una continua attenzione ambientale, vanno commisurateai singoli casi e devono all’occorrenza riflettere con attenzione su eventuali anomalienell’andamento statistico relativo al rilascio dei permessi di soggiorno tra un anno el’altro, qualora non vi siano riscontri in cause obiettive ben determinate.Per concludere su questo punto, si può affermare che i flussi di <strong>studenti</strong> <strong>internazionali</strong>in Italia, dell’ordine di diverse decine di migliaia di persone e per lo più per soggiornidi breve durata, abbisognano di un’attenzione vigile affinché si realizzino nella regolarità,senza però incorrere in preoccupazioni eccessive che non hanno fondamento e cheportano a dimenticare che in Italia, a detta di molti e anche da quanto risulta da unconfronto internazionale, non va perseguito il contenimento bensì l’incentivazione dellapresenza studentesca nel segno di una globalizzazione positiva, funzionale allo sviluppodel Paese, attraverso un più intenso scambio di cervelli e una maggiore qualificazione delsuo sistema produttivo.Le strategie di cooperazione internazionale 80Cooperazione bilaterale e multilaterale e accordi sulla mobilitàLa cooperazione bilaterale dell’Italia in materia di scambi universitari con i Paesiterzi si iscrive nel Sistema Paese e ne rispecchia le strategie, priorità e linee d’azione.Obiettivi, ambiti e fonti di finanziamento di tale cooperazione vengono definiti dai Protocolliesecutivi culturali 81 che danno attuazione agli Accordi-quadro intergovernativi. Nelcontesto attuale sono considerati come Paesi di alta priorità la Cina, l’India, il Brasile,la Turchia e Israele, con i quali l’Italia ha una cooperazione nel campo dell’istruzione superioreparticolarmente strutturata. Da questi Paesi proviene un gran numero di <strong>studenti</strong><strong>internazionali</strong> che scelgono di studiare presso gli atenei nazionali.80Si ringraziano per la collaborazione nella realizzazione di questo capitolo: la dott.ssa Marzia Foroni, Ufficio IV(Cooperazione Interuniversitaria) della Direzione Generale per l’Università, lo Studente e il Diritto allo Studio Universitariodel Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca; la dott.ssa Patrizia Gambarotta, Ufficio VII(Cooperazione interuniversitaria, borse di studio e titoli di studio) della Direzione Generale per la promozione delSistema Paese del Ministero degli Affari Esteri; il dott. Giovanni Finocchietti, Responsabile PNC Erasmus MundusItalia e la dott.ssa Manuela Costone; la dott.ssa Daniela Magrini, la dott.ssa Graziella Gaglione e il dott. GiovanniMaria Vianello, Ripartizione IX Relazioni Internazionali, Università “Sapienza” di Roma.81Cfr. www.esteri.it/MAE/IT/Politica_Estera/Cultura/CooperCulturale/ProgrammiEsecutivi. La peculiarità degliscambi interuniversitari risiede nel fatto che essi prevedono una cooperazione molto strutturata, che consente dimantenerne l’operatività anche dopo la scadenza dei Protocolli esecutivi i quali, talvolta, non vengono prorogatiper mancanza di finanziamenti.68

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