Gli Strumenti della Scienza
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
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Le “matematiche occupazioni”:
storia documentata di una collezione
Barbara Raucci e Massimo Capaccioli
Per tipologia, antichità e pregio, la collezione di strumenti scientifici del Liceo
classico “Cagnazzi”, che questo Catalogo presenta, è un patrimonio di grande
valore culturale e una testimonianza dell’importanza assegnata nel corso
dei secoli alle scienze in Terra di Bari. Si tratta di una raccolta di macchine di
fisica per uso didattico, per lo più databili tra il sesto decennio dell’Ottocento
e il Novecento. Ma ce ne sono anche di più antiche, prodotte tra la seconda
metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, anteriormente alla
fondazione del Liceo, nel 1861. Uno studio recente 1 ha permesso di stabilire
che la collezione non nasce né dal dono di qualche notabile della città né
dall’acquisizione dei beni di un qualche ente laico o religioso con il fine di
costituire un primo nucleo di strumenti per il nuovo Liceo. La sua storia è infatti
fortemente collegata al territorio e all’iniziativa di alcuni personaggi illustri
della città di Altamura che, partecipi delle istanze di rinnovamento scientifico
che circolavano e andavano diffondendosi nel Regno di Napoli nel Settecento,
si fecero promotori di nuovi orientamenti didattici e metodologici nel campo
dell’educazione. Tra le altre cose questi “pragmatici sognatori” cercarono di
offrire agli studenti dell’antica Università degli Studi della città prima, e poi ai
giovani interessati alle scienze, gli strumenti indispensabili per raggiungere una
qualificata preparazione.
Insomma, gli strumenti di questo Catalogo costituiscono un’importante
prova documentaria dell’attività scientifica svolta dai regnicoli e del valore
attribuito allo studio dei fenomeni naturali ad Altamura nei secoli passati,
secondo una tradizione culturale che va fatta risalire al 1747. Questo è
l’anno in cui venne fondato il Regio Studio, poi Università degli Studi: un
unicum nel quadro delle istituzioni scolastiche settecentesche del Regno di
Napoli, perché fu il primo Studio a essere istituito dai Borbone per garantire
l’alta formazione in provincia 2 . Qui si formarono i giovani di diverse città
1 B. Raucci, “Il percorso di affermazione della cultura scientifica tra la metà del Settecento e
l’Ottocento ad Altamura. Dalla scienza teorica alla pratica” Tesi di Dottorato in Storia della Scienza e
della Tecnica, Università degli Studi di Bari, a.a. 2005-06 (XIX ciclo).
2 Sull’Università degli studi di Altamura: O. Serena, Di un antica Università nelle Puglie, memorie
storiche pubblicate nel 1884 ed ora rivedute e corrette, Leggieri, Altamura 1887; T. Fiore, Di un’antica
Università degli studi di Altamura, in «Altamura. Rivista Storica/Bollettino dell’ABMC», n. 13 (gennaio
1971), pp. 31-46; E. Bosna, Le scuole universitarie altamurane, in Id., Per una storia della scuola di Terra
di Bari, Adriatica, Bari, 1974, pp. 75-135; Id., L’Università degli Studi di Altamura, in «Altamura. Rivista
Storica/Bollettino dell’ABMC», n. 29-30 (1987-88) pp. 191-214; M. Marvulli, Il declino dell’Università
di Altamura in un inedito di Luca de Samuele Cagnazzi, in «Altamura. Rivista Storica/Bollettino
dell’ABMC», n. 42 (2001), pp. 173-217; B. Raucci, L’Università degli studi di Altamura attraverso i registri
del Monte a Moltiplico, «Altamura Rivista storica/Bollettino dell’ABMC», n. 43, 2003, pp. 75-102; Id., La
diffusione delle scienze nell’Università degli studi di Altamura: un difficile percorso di affermazione, in Atti
del xxiii Congresso nazionale di Storia della fisica e dell’astronomia, 5-7 giugno 2003, Bari 2004, pp.
349-361; Id., Scienza e istruzione tra capitale e province, in Cultura e lavoro intellettuale: istituzioni, saperi
e professioni nel Decennio francese, Atti del i Seminario di Studi “Decennio Francese (1806-1815)” 26-27
gennaio 2007, a cura di A.M. Rao, Napoli 2009, pp. 337-350.
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