Gli Strumenti della Scienza
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
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[1] L’arco voltaico è uno strumento
costituito da due elettrodi di carbone,
aventi la forma di bastoncini
appuntiti, collegati a un generatore
capace di fornire circa 10 A con la
differenza di potenziale di soli 50
V. I due elettrodi vengono messi a
contatto in modo che la corrente passi
a circuito chiuso. Per effetto Joule, gli
elettrodi si riscaldano a tal punto che
la corrente continua a passare anche
quando essi vengono allontanati di
pochi millimetri.
Infatti, il gas tra gli elettrodi raggiunge
la temperatura di circa 4.000 °C; a
tali temperature è quasi totalmente
ionizzato e diventa un ottimo
conduttore e si produce una scarica
luminosa, potente, bianchissima che
passa attraverso il vapore di carbonio.
L’arco Voltaico è un dispositivo basato
su un fenomeno scoperto all’inizio
dell’800 da H. Davy. Gli elettrodi si
consumano e si deformano: quello
negativo si appuntisce sempre più
e, per effetto delle punte, raggiunge
la massima densità di cariche,
l’elettrodo positivo si incava per la
violenza con la quale viene urtato
dagli ioni. L’arco voltaico è un caso
di conduzione dei gas con scarica
continua.
Elettrologia
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