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Gli Strumenti della Scienza

Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura

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Nuova collocazione dell’Archivio-laboratorio al piano terra del Liceo Cagnazzi.

esperimenti interessanti e spettacolari, come l’effetto luminoso di una scarica

elettrica in un vuoto parziale; una camera scura per studiare la luce 8 . Diversi

erano poi gli strumenti per studiare la formazione dei composti e l’azione di

una sostanza su un’altra. Venne riservata infatti grande attenzione allo studio

delle proprietà dei corpi «più nascoste alla vista» perché «è una pazzia [ridurre]

la Fisica alle solo proprietà estrinseche ed apparenti de’corpi, senza conoscerne

i principi e la struttura», bisogna «dividerli ne’componenti, ossia decomporli, e

ciò dicesi Analisi» 9 . La chimica, per Cagnazzi, era una disciplina indispensabile

per conoscere il Regno della Natura, la composizione della terra, i minerali,

i gas, e il suo studio era fondamentale per le applicazioni in agricoltura e in

medicina. Permetteva di svelare i «primitivi principi che nudrono le piante

[…] l’idrogeno, l’ossigeno, il carbonio, o l’azoto», di comprendere come si

sviluppano le piante e quali tecniche possono migliorarne la resa ed evitare

le malattie; di scoprire le sostanze che si possono ricavare dalle piante e

8 L. de Samuele Cagnazzi, Discorso Meteorologico dell’anno 1794… in «Giornale Letterario di

Napoli», vol. XXX, 1 luglio 1795, pp. 3-29, p. 6. Cagnazzi costruì inoltre alcune pile di Volta che regalò

ad amici e colleghi. A padre Gandolfi, che «conosceva per lettere», donò una «pila di Volta fatta in

picciolo», un’altra la regalò a Giuseppe Saverio Poli. Continuò a costruire strumenti anche quando

si trasferì a Napoli. Nel 1804 iniziò a «fare delle lentine microscopiche col torno», regalandone

alcune all’amico Giuseppe Saverio Poli; nel dicembre 1834 avendo osservato un «microscopio solare

che ingrandiva prodigiosamente», da poco portato a Napoli, si interessò ad esso e ne indagò il

meccanismo e dopo alcuni mesi di studio riuscì a costruirne uno simile. L. de Samuele Cagnazzi,

La mia vita, a cura di A. Cutolo, Milano 1954, p. 226

9 ABMC, Cagnazzi, F. III D 9, Elementi di Fisica composti per uso della Regia Università di Altamura,

cit., [c. 2r, I e c. 2v, II].

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