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Gli Strumenti della Scienza

Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura

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Macchina elettrostatica

di Wimshust

La macchina di Wimshurst è

composta da due dischi isolanti di

plexiglass che ruotano su due piani

paralleli in verso opposto, attorno ad

un asse orizzontale. Le facce interne

sono molto vicine ma non si toccano;

su quelle esterne sono disposte

radialmente strisce di stagnola

(settori). Due coppie di pettini

abbracciano entrambi i dischi alle

estremità di un diametro orizzontale

e comunicano con due conduttori

metallici terminanti con una

pallina(poli della macchina). Inoltre

due coppie di spazzolini metallici

strofinano sui settori di ciascun disco.

Le cariche positive e negative che si

vengono a creare sui settori vengono

raccolte,mediante i pettini, nelle

bottiglie di Leyda ad essi collegate.

La macchina elettrostatica di

Wimshurst è l’ultima in ordine di

tempo delle macchine elettrostatiche

ad induzione.

[2] Con custodia

[1] Con dischi di ebanite

Misure [1] 32 cm, 17 cm, 36 cm, 26 cm

(diametro) [2] 60 cm, 31 cm, 66 cm

Materiali

[1] Dischi di materiale compresso

insensibili alla luce e al calore

[2] Plexiglas, legno, vetro, acciaio, carta

stagnola

Inventore James Wimshurt

Costruttore [1] Ditta Iginio Martini-Trento

[2] T. Ferdinand Ernecke, Berlino

Periodo di costruzione Primi ’900

Stato di conservazione Mediocre

Valore d’acquisto [1] 70 lire, [2] 150 lire

Collocazione Armadio 5

Acquisizione ultima 06/02/2008

Inventario [1] Comune 1940 n.207

[2] Comune 1940 n. 153

Archivio fotografico [1] EL 053, [2] EL 054

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