Gli Strumenti della Scienza
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
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stesso Luca de Samuele Cagnazzi – o realizzati agli inizi di quello successivo
sulla base di modelli precedenti, hanno un interesse che va oltre il loro
significato puramente scientifico: costruiti con materiali pregiati, forniscono
la testimonianza di raffinate tecniche di lavorazione, raggiungendo spesso
risultati di elevato valore estetico, paragonabile a quello di veri e propri oggetti
d’arte. Come le opere d’arte anch’essi sono esposti al rischio della fragilità
e della deperibilità degli oggetti materiali, sui quali il tempo si incide e si
sedimenta: ma contrariamente alla maggior parte delle opere d’arte essi sono
macchine, meccanismi o congegni con una funzione ben precisa e sarebbe
dunque ideale che gli strumenti antichi fossero ancora in grado di funzionare.
Un autentico patrimonio, nel significato in cui i francesi usano il termine
“patrimoine” e gli inglesi il termine “heritage”, definizioni che contengono l’idea
fondamentale, quasi sacrale, di beni che si trasmettono come doni di padre in
figlio… un’idea che dovrebbe impregnare di sé ogni forma ed ogni momento
dell’educazione: è così, infatti, che gli strumenti scientifici del Cagnazzi sono
divenuti strumenti di dialogo tra le generazioni, dove chi li riceve e li usa
non ne è che il depositario transitorio, responsabile a sua volta della loro
trasmissione al futuro.
Donde il progetto, che da tempo stiamo coltivando, di un museo reale e
virtuale: non contenitore polveroso di oggetti imbalsamati, ma laboratorio
digitalizzato che coniughi e reinterpreti con linguaggi e metodi
innovativi i vari significati che strumenti come questi hanno assunto
nella storia; un luogo insomma che, senza disperdere il fascino del
passato, continui ad evocare la raffinata eleganza dei gabinetti
rinascimentali, prodotti del mecenatismo di corte, l’ebbrezza della
“maraviglia” delle wunderkammern secentesche, lo spirito di
catalogazione enciclopedica delle gallerie ottocentesche e che
contemporaneamente divenga “forum” aperto sulla Città e
sul territorio, nodo di una rete di scuole europee, spazio di
discussione e di confronto transdisciplinare, risorsa per la
ricerca.
In un contesto come quello del Liceo Cagnazzi, che si è
fatto promotore degli ideali e dei valori dell’umanesimo
scientifico nei licei d’Europa, questa collezione
contribuisce a rafforzare l’identità e l’immagine di
una scuola che lavora tra passato e presente, per un
futuro che non dimentichi le sue radici.
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