Gli Strumenti della Scienza
Catalogo (1800-1900) degli strumenti del gabinetto di fisica del Liceo Cagnazzi di Altamura
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Macchina elettrostatica di Ramsden
Macchina a strofinio di Ramsden
La macchina elettrostatica inventata da J. Ramsden nel 1766
rappresenta un tipo di macchina elettrostatica a strofinio.
È formata da un disco di vetro girevole intorno ad un asse e
stretto fra due coppie di cuscinetti di crine, rivestiti di cuoio
e spalmati di bisolfuro di stagno. Il disco passa tra due
conduttori, detti pettini. Durante la rotazione il disco di vetro
si elettrizza positivamente per strofinio contro i cuscinetti, i
quali si caricano negativamente. Per induzione sulle punte dei
pettini si accumula elettricità negativa e nelle parti più lontane
elettricità positiva. Per il potere delle punte l’elettricità negativa
presente sui pettini neutralizza quella positiva presente sul
disco. Sui pettini resta soltanto l’elettricità positiva che viene
raccolta da grossi conduttori orizzontali, i quali, nel loro
insieme costituiscono il collettore della macchina.
Misure 198,05 cm (lunghezza),
88 cm (larghezza), 224 cm
(altezza)
Materiali Vetro; cuoio; ottone;
legno;
Inventore Jesse Ramsden
Stato di conservazione Discreto
Valore d’acquisto 500 lire
Collocazione Armadio A
Acquisizione ultima 01/04/2008
Inventario Comune 1940 n. 150
Archivio fotografico EL 049-052
Nella macchina di Ramsden l’elettrizzazione si ottiene
mediante strofinio tra vetro e cuscinetto; si ricorre poi
all’induzione per raccogliere la carica sul collettore. In un
primo momento lo strofinio era realizzato premendo il palmo
asciutto della mano contro il disco di vetro. Il cuscinetto
di cuoio fu introdotto successivamente dal tedesco Johann
Heinrich Winkler.
Elettrologia
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