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Le Giornate del Cinema Muto 2006 Sommario / Contents

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Nordisk 100<br />

Celebriamo quest’anno il centenario <strong>del</strong>la Nordisk Films Kompagni, tuttora una <strong>del</strong>le principali case di produzione scandinave. Ma gli anni d’oro <strong>del</strong>la Nordisk sono<br />

stati quelli <strong>del</strong> muto, quando era guidata dal suo fondatore e direttore, Ole Olsen (1863-1943). Olsen aveva un occhio clinico per le imprese di successo: nel 1904<br />

passò dall’intrattenimento da fiera ai film, acquisendo una sala, il Biograf-Theatret, nel centro di Copenaghen. Ben presto egli decise di realizzare da sé i film da<br />

proiettare nel proprio locale. Nel 1905-1906 acquistò l’attrezzatura necessaria e divenne produttore, avviando uno dei più noti studi cinematografici <strong>del</strong>l’era <strong>del</strong> muto.<br />

La Nordisk sorse in un terreno preso in affitto a Valby, poco fuori Copenaghen. Il 15 settembre 1906 Olsen riuscì a presentare il primo programma composto<br />

interamente di film danesi, tra cui Fiskerliv i Norden (Vita di un pescatore <strong>del</strong> Nord).<br />

Olsen era un astuto uomo d’affari, con un fiuto infallibile per quel che voleva il pubblico. Nell’inverno 1906-7 produsse il suo primo grande successo, Isbjørnejagten<br />

(Caccia all’orso polare), che vendette, perlopiù sul mercato internazionale, 191 copie. L’estate successiva realizzò Løvejagten (Caccia al leone), un successo anche<br />

maggiore, con 259 copie vendute. Il film fu girato sull’isoletta di Elleore, nel fiordo di Roskilde, trasformata in una savana con fronde di palma conficcate qua e là<br />

nel terreno. Due leoni furono acquistati dallo zoo Hagenbeck di Amburgo per ben 5000 marchi ciascuno. <strong>Le</strong> riprese <strong>del</strong> film cacciarono Olsen in un sacco di guai,<br />

a causa <strong>del</strong>le denuncie <strong>del</strong>la locale società umanitaria presso il Ministro <strong>del</strong>la Giustizia. <strong>Le</strong> autorità bloccarono il film, anche se Olsen provocatoriamente riprese a<br />

girare pochi giorni dopo. Un giovane operatore, Axel Graatkjær, passò persino un giorno in galera. Olsen fece esportare di nascosto la pellicola in Svezia – mossa<br />

abile da parte sua, perché una successiva azione legale mise al bando il film in Danimarca, ma che gli costò la licenza <strong>del</strong> Biograf-Theatret. Løvejagten uscì in tutto<br />

il mondo nel 1907, ma non arrivò in Danimarca fino alla fine <strong>del</strong> 1908, dopo che le accuse di cru<strong>del</strong>tà verso gli animali erano state lasciate cadere. A parte le vicende<br />

produttive, Løvejagten è notevole per l’uso abbastanza avanzato <strong>del</strong>la narrazione cinematografica, con primi piani e montaggio incrociato. Nel 1909 la Nordisk girò<br />

l’ultimo film sulla caccia grossa, Bjørnejagt i Rusland (Caccia all’orso in Russia), un altro successo che vendette 118 copie.<br />

Nel suo primo anno di vita, la Nordisk realizzò non meno di 37 film. Già nel 1910 ne produceva più di 100 l’anno. Il numero di cortometraggi di fiction girati<br />

nel periodo 1906-1909 ammontava a 250. Il numero di film non-fiction, nello stesso periodo, arrivò circa a 235. Lo studio era una fabbrica <strong>del</strong>l’intrattenimento<br />

che sfornava regolarmente melodrammi ben fatti, storie d’amore osé, commedie slapstick, adattamenti da classici letterari e thriller sensazionalistici. Olsen<br />

scoprì anche l’attrattiva di altri temi, che con la loro popolarità si svilupparono in generi ben precisi – film sulla tratta <strong>del</strong>le bianche; drammi ambientati nel<br />

mondo <strong>del</strong> circo; drammi sociali in genere; storie orientali, con harem in particolare; occasionali film spettacolari rappresentati, nella selezione <strong>del</strong>le<br />

<strong>Giornate</strong>, da Atlantis (1913) e dall’avventura fantascientifica Himmelskibet (La nave <strong>del</strong> cielo, 1918).<br />

Gran parte dei primi film <strong>del</strong>la società furono diretti da Viggo Larsen (1880-1857), che spesso ne era anche il protagonista. In seguito, tra la rosa di registi<br />

reclutati dalla Nordisk troviamo Eduard Schnedler-Sørensen (1886-1947, in attività dal 1909), August Blom (1869-1947, attivo dal 1910), Robert Dinesen<br />

(1874-1972, attivo come attore dal 1910 e come regista dall’anno successivo), Holger-Madsen (1878-1943, attivo come attore dal 1908 e come regista dal<br />

1912) e A.W. Sandberg (1887-1938, in attività dal 1914).<br />

Gli anni dal 1911 al 1916 furono i più fecondi per la Nordisk. La società aveva uffici di vendita od agenti in tutti i continenti. <strong>Le</strong> produzioni sfarzose erano all’ordine<br />

<strong>del</strong> giorno a Valby, dove venivano tenuti occupati cinque teatri di posa. Più di ogni altra cosa, la Nordisk aveva “stelle <strong>del</strong> cinema” commerciabili. La più grande<br />

di tutte, Valdemar Psilander (1884-1917), fu sul libro paga <strong>del</strong>la società dal 1911 al 1916, apparendo in 83 film. Psilander morì agli inizi <strong>del</strong> 1917, a solo 32 anni<br />

d’età, e la sua scomparsa servì ad aumentare la popolarità dei suoi film. “I film di Psilander” si vendevano come il pane in tutto il mondo. Il suo maggior successo<br />

sul piano artistico fu Klovnen ([Il clown] 1917) diretto da A.W. Sandberg e uscito due mesi dopo la sua morte. Il successore di Psilander sarebbe stato l’attore<br />

norvegese Gunnar Tolnæs (1879-1940), che recitò nel ruolo <strong>del</strong> maragià in una serie di tre film nota in inglese con il titolo di Oriental Love. Il primo di questi film,<br />

Maharadjahens Yndlingshustru (La favorita <strong>del</strong> maragià) fu girato nel 1917, il secondo nel 1919, entrambi con Lilly Jacobsson come co-protagonista. Lo sbalorditivo<br />

successo portò ad un terzo film, realizzato da una società tedesca. Nel 1926 la Nordisk realizzò un remake di Maharadjahens Yndlingshustru, ancora con Tolnæs,<br />

stavolta affiancato dalla diva danese Karina Bell, che nello stesso anno apparve nel rifacimento, girato da Sandberg, di un altro film di Psilander, Klovnen, con<br />

Gösta Ekman e Maurice de Féraudy. Nel periodo 1910-16 la Nordisk realizzò l’incredibile cifra di 736 film di fiction: il culmine fu raggiunto nel 1914, con 143 titoli;<br />

nel 1915 ne vennero prodotti 122 e 121 nel 1916. I film d’attualità, nello stesso periodo, furono circa 244. Lo scoppio <strong>del</strong>la prima guerra mondiale rese difficile la<br />

distribuzione. Nel 1916 la filiale di New York venne chiusa, e nel 1917 il vasto mercato <strong>del</strong>la Russia andò effettivamente perduto. I grandi guadagni <strong>del</strong>la Nordisk<br />

in Germania, dove la società possedeva all’incirca 60 sale cinematografiche, si trasformarono in altrettanto grandi perdite. Comunque, la Nordisk continuò a<br />

produrre molte commedie slapstick e un numero minore di lungometraggi con alti costi di produzione e star di grande richiamo.<br />

Il regista più importante nella storia <strong>del</strong> cinema danese, Carl Th. Dreyer (1889-1968), esordì come sceneggiatore alla Nordisk nel 1913. Nel 1919 diresse il suo primo<br />

film, Præsidenten (Il presidente), che fu seguito da Blade af Satans Bog (Pagine <strong>del</strong> libro di Satana). Il suo talento non fu però sufficiente a salvare uno studio in<br />

declino. Nel 1928 la Nordisk fu costretta alla liquidazione, da cui presto emerse come la ricostruita Nordisk Tonefilm. – THOMAS CHRISTENSEN, LISBETH RICHTER LARSEN<br />

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NORDISK

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