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pre-condizione ottima per l'accrescersi e l'espandersi del disagio. La mancanza di memoria storica e<br />
l'assenza di un Globale Massimo per ricostruire le varie parti fanno sì che la produzione di pezzi da<br />
parte dei mass media proceda imperterrita e senza ordine, fino ad un vero e proprio impazzimento,<br />
specie della carta stampata sempre più simile ad una pittura astratta piena di forme di bizzarra<br />
composizione. Anzi, mi pare che la costante presenza e facile accessibilità di alcuni stimoli attraverso<br />
i mass media ha sviluppato verso di essi un certo adattamento, anche quando si tratta di cose<br />
rilevanti nel bene e nel male.<br />
Il secondo aspetto riguarda la liberalizzazione e personalizzazione della informazione che ha<br />
raggiunto il suo apice con "internet" ma che ha raggiunto anche la sua minima capacità di<br />
influenzare gli equilibri reali. É vero che la realtà virtuale, con l'artifizio di microchip e di<br />
programmi telematici, è in grado di sfornare da quella lampada di aladino suoni, immagini, metafore<br />
di realtà, composizioni plurime, accostamenti arbitrari, ricomposizioni fantascientifiche, sensorialità<br />
vive ma inesistenti come il miraggio, paranoie e vittorie telematiche, contatti diretti di corpi distanti,<br />
comunicazioni immediate con immagini passate, dialoghi appassionati con interlocutori senza<br />
materia e voci senza corde vocali. Tale virtualità che vuole rappresentare-inventare la realtàesterno,<br />
agendo sulla sensorialità-rappresentazioni, produce conseguenze sull'armonia-fusionalità<br />
oltremodo problematiche. Piuttosto che navigare nell'<strong>intero</strong> della vita, con l'oceano Internet ormai si<br />
naviga in pezzi di contenuti simbolici che sono anch'essi una infinità: cibernauti alla mercé di nuovi<br />
cuori solitari, nuove piazze peripatetiche, nuove joint-venture, nuovi mercanti, nuovi adescatori,<br />
nuovi illusionisti, nuove fornicazioni elettroniche, nuovi pirati, nuove invasioni virali, nuove bombe<br />
elettroniche, nuove perdite di memoria, nuove povertà, nuove solitudini.<br />
Questa prospettiva virtuale, però, mi pare simile alla situazione di un prigioniero politico<br />
condannato a morte a cui si conceda l'opportunità di una ultima arringa ideologica prima di<br />
assaporare il cappio. Secondo me il problema di oggi della comunicazione paradossalmente è di<br />
recuperare la "trasmissione orale", ovvero recuperare la capacità di interagire e trasmettere<br />
direttamente all'interno di un evento vivo (molto ricco), in quanto la trasmissione mediatica è<br />
divenuta poco adatta o inefficace e si è trasformata in verbosa informazione che di comunicazione<br />
viva o sapere emotivo non ha più quasi nulla.<br />
Il disagio diffuso adulto nei rapporti forti: genericità e contingenza.<br />
Abbiamo già detto in precedenza che per "rapporti forti" è da intendere sia i rapporti che si<br />
stabiliscono nella coppia, nelle amicizie particolari o nelle relazioni d'amore in genere, sia i rapporti<br />
che i genitori hanno verso i figli o i rapporti all'interno di una congregazione religiosa tra confratelli<br />
o consorelle.<br />
Potremmo dire che in questi rapporti forti si sono infiltrate la "genericità e la contingenza",<br />
modificando sostanzialmente il quadro di riferimento a cui molti adulti erano stati abituati in<br />
precedenza.<br />
Per quanto riguarda i rapporti forti che si stabiliscono nella coppia, nelle amicizie particolari,<br />
nelle relazioni d'amore in genere, all'interno di una congregazione o associazione a vita, potremmo<br />
dire che le caratteristiche emerse nel formare i rapporti forti, nel mantenerli e nell'elaborarli<br />
rispecchiano da vicino quanto già detto a proposito dei rapporti forti nel disagio diffuso giovanile,<br />
fatto salva una più circoscritta diffusione e intensità, che però cresce ogni giorno di più e tenderà ad<br />
omologarsi sempre più a quella giovanile.<br />
Nelle coppie la difficoltà a mantenere un rapporto forte viene anche dalla precarietà del lavoro e<br />
del reddito disponibile, dal più facile emergere di una sessualità pedofila e omofila. Sempre più<br />
frequentemente si vedono separazioni dopo le nozze d'argento e accoppiamenti variegati che sempre<br />
di meno tengono in considerazione le esigenze dei figli e oneri di responsabilità educativa e<br />
formativa.<br />
Per quanto riguarda i rapporti forti tra genitori e figli, è emersa anche qui una buona dose di<br />
"contingenza e genericità".<br />
Sempre più generici e contingenti sono i ruoli svolti dai genitori, sempre meno in grado di avere<br />
valori-criteri-ruoli di riferimento in grado di reggere la complessità delle situazioni e delle<br />
opportunità create dai figli e dalle loro diverse specificità-abitudini-mode. Generica e contingente è<br />
la capacità di sinergia e di elaborazione delle loro diversità in funzione del ruolo maturativo svolto<br />
verso i figli. Generica e contingente è la regolamentazione che adottano nei confronti di<br />
comportamenti "diversi" o non accettati, messi in atto dai figli; spesso il tutto si traduce in una