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Libro intero - Nuova Specie

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Qual era la seconda caratteristica di questa rivoluzione? Che ci fu una straordinaria<br />

trasformazione delle scoperte scientifiche in tecnologia. Innanzi tutto, mettendo insieme il vapore<br />

col ferro-ghisa-acciaio, la tecnologia industriale approntò due cose importanti: i mezzi di trasporto<br />

a vapore, sia nel mare (battelli e navi a vapore), sia per terra (le ferrovie). Il primo battello fu<br />

costruito nel 1807; la prima ferrovia fu costruita nel 1825. Queste realizzazioni tecnologiche<br />

vennero a significare che lo spostamento delle persone, il commercio delle risorse era finalmente<br />

possibile dovunque con facilità; non vi erano più confini invalicabili o borghi in cui recludersi a<br />

vita; ogni habitat poteva beneficiare delle risorse-ricchezze-opportunità di altri habitat pur<br />

collocati a distanze precedentemente proibitive.<br />

Un'altra scoperta interessante nel 1840 fu il telegrafo, il primo modo per realizzare le<br />

comunicazioni a distanza: la scoperta-tecnologia madre da cui poi sono derivate tutte le scopertetecnologie<br />

a distanza (radio, televisione, telefono, comunicazioni satellitari, internet, ecc.) che<br />

rendevano possibile una comunicazione e scambio di informazioni non solo quando si stava nella<br />

stessa stanza, a due a metri di distanza, ma anche trovandosi in due continenti diversi; ed erano<br />

comunicazioni appunto in "tempo reale", cioè il messaggio veniva ricevuto contemporaneamente<br />

alla sua emissione.<br />

In quel periodo nacque anche la scienza chimica, la possibilità di realizzare delle<br />

trasformazioni tra gli elementi naturali e realizzare, ad esempio, dei concimi artificiali per<br />

l'agricoltura, sostanze chimiche capaci di svolgere le funzioni che prima venivano svolte da<br />

sostanze naturali; in tal modo rendendo possibile la produzione di tantissima merce, grano, ecc.. e<br />

la produzione di materiale nuovo (ad es. leghe particolari, la plastica, ecc.) adatto a sostituire<br />

arnesi e oggetti tradizionali più legati alla produzione naturale.<br />

Un altro aspetto che si manifestò, o meglio, diventò eclatante in questo periodo fu<br />

l'organizzazione della società in classi in relazione a quanti soldi si possedevano, al Capitale di cui<br />

si disponeva. Per cui c'era la borghesia che controllava i mezzi di produzione, il valore di scambio,<br />

il Capitale e si arricchiva del lavoro altrui; e c'erano gli sfruttati, gli emarginati, i proletari, le<br />

donne, i bambini che lavoravano anche venti ore al giorno con bassissimo salario, non erano<br />

assistiti da nessun punto di vista, non avevano nessun istituto di prevenzione o di pensione per<br />

un domani di vecchiaia. Anche le nazioni si contraddistinsero in un Nord del mondo, borghese,<br />

capitalista, ricco, colonizzatore, che gestiva i mezzi di produzione, le strategie economiche, il<br />

"valore di scambio", le regole di sviluppo e di pianificazione della ricchezza; e un Sud del mondo<br />

che invece era sfruttato, povero, emarginato, colonizzabile, fornitore solo di materie prime a basso<br />

costo.<br />

Con la rivoluzione industriale fu possibile mettere a punto il piano per evadere definitivamente<br />

dal villaggio mondo. Come un cavallo di Troia, la nuova prospettiva di vita poté introdursi nelle<br />

mura recintate del villaggio-mondo; e di notte, mentre gli abitanti dormivano, fu possibile<br />

eliminare le sentinelle e i sorveglianti e impadronirsi del borgo antico senza incontrare alcuna<br />

resistenza.<br />

Scoppi sotterranei e terremoto finale<br />

Per tanto tempo, fino a cinquant'anni fa si è verificato un lento indebolimento sotterraneo delle<br />

strutture portanti del villaggio-mondo, mediante scoppi impercettibili praticati in profondità.<br />

La prima struttura ad essere lentamente metastasizzata e sostituita è stata l'economia<br />

naturale, soprattutto e prima di tutto in Occidente. Con essa sono andati lentamente in<br />

decomposizione anche i solchi in cui depositare le persone, i ruoli sociali, il tempo-spazio<br />

ingabbiato, i cicli produttivi e rituali, l'organicità di vita imperante nel villaggio-mondo e legata<br />

alle epistemologie mitico-religiosa e filosofica.<br />

Infatti, una volta invasa e colonizzata la struttura economica, ha cominciato a decomporsi<br />

anche il legame che accoppiava la cataratta culturale a quella economia ormai perduta. Grazie<br />

alla rivoluzione industriale, l'economia del valore aggiunto di scambio ha potuto mostrare i<br />

muscoli, manifestare il suo potere sgabbiante e risolvere da sé e a modo suo anche il problema<br />

delle feste, l'istruzione, lo spettacolo, periodi di impoverimento e di carestia, necessità di<br />

particolari attrezzi in alcune circostanze, malattie di vario tipo e grado, eventi traumatici, la

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