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Libro intero - Nuova Specie

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primarie, l'equilibrio ambientale-atmosferico-ecologico, il diritto delle minoranze sociali non<br />

produttive a integrarsi e partecipare al banchetto delle opportunità, l'attenzione sociale<br />

all'emarginazione, la sensibilità ai problemi razziali e disagi vari. Per far crescere la domanda di<br />

merci e il consumo di prodotti industriali bisognava cestinare la sobrietà di vita e di costumi, gli<br />

stili di vita diversi o in opposizione, la cultura tendente a valorizzare il viaggio esperienziale-la<br />

psichedelia-i sogni-i cambiamenti-l'utopia.<br />

Tenendo conto delle sofisticate possibilità tecnologiche che la specie uomo ha saputo sfoderare e<br />

continua a sfornare a ritmo sempre più veloce, c'è da temere che, diffondendosi questa prima<br />

modalità, si attualizzeranno sempre più due tendenze: o che l'<strong>intero</strong> mondo venga colonizzatoassoggettato-omologato-incluso<br />

in una parte dominante; oppure che prima o dopo una<br />

distruttività locale o relativa a singole parti si traduca in pantoclastia, forza distruttiva che non<br />

salva niente sul nostro piccolo pianeta fino a poter annullare l'<strong>intero</strong> esodo di vita. Possibilità<br />

evolutive che non mi paiono tanto astratte se, già ai tempi dei giovani-bisnonni, si stabilì un<br />

equilibrio tra le due opposte superpotenze (USA, URSS) mantenuto e tutelato tramite il rischio<br />

calcolato di una guerra atomica distruttiva, che tendeva sempre più al rialzo dei rispettivi<br />

arsenali atomici. Attualissima è invece proprio la omologazione sempre più planetaria delle<br />

diversità, imposta dalla economia finanziaria a vantaggio della parte occidentale dominante.<br />

* Un'altra dinamica che si può instaurare, dopo la spaccatura-scissione-schizofrenia dell'<strong>intero</strong><br />

vivo in parti opposti, è proprio la ricomposizione logica, così cara al pensiero greco-occidentale e<br />

alla base del fulgore razionale con cui l'Occidente vuole illuminare l'<strong>intero</strong> pianeta e<br />

regolamentarlo. Seguitemi con attenzione perché con le cose che dirò so di scomodare un<br />

caposaldo della vostra formazione.<br />

Che significa "ricomposizione logica".<br />

Significa che, non essendo possibile la piena omologazione dell'opposto o una sua immediata<br />

distruzione-eliminazione, la ricomposizione dell'<strong>intero</strong> vivo si affida ad una modalità più indiretta<br />

e più lenta, ricorre al "pensiero logico-razionale": tre paroline che nascondono un vizietto<br />

significativo. "Pensiero" viene da "pensare" che significa "pesare, ponderare, valutare con la<br />

bilancia". "Razionale" ("ragione"), dal latino "ratus", significa "calcolato, contato, misurato".<br />

"Logico" da "lego" significa "raccogliere" le varie parti in un insieme. In pratica, il "pensiero logicorazionale"<br />

prende le varie parti venute fuori artificialmente dalla spaccatura-scissioneschizofrenia<br />

dell'<strong>intero</strong> vivo e le pesa-misura-quantifica-conta-valuta con la bilancia per metterle<br />

a confronto ed evidenziarne le differenze numeriche, quantitative e di peso. Questo confrontodifferenza<br />

serve a sancire: quale sia la parte meno quantitativa-pesante-numerica e quella più<br />

quantitativa-pesante-numerica; quale delle due sia da considerare "bene, realtà familiare,<br />

positivo, vita" e quale "male, nemici, negativo, non vita". Questa pesatura e misurazione viene<br />

fatta attraverso un procedimento logico che si avvale del principio di identità e di non<br />

contraddizione: l'unico percorso razionale che può decidere in definitiva quale sia la parte vera<br />

che riesce a raccogliere al suo interno più quantità di realtà senza contraddirsi, e quale sia quella<br />

falsa perché ne riesce a raccogliere di meno ed è facilmente contraddicibile. Da questo match<br />

logico-razionale tra i due contendenti sbuca fuori ciò che per il pensiero logico-razionale è il vero<br />

assoluto, l'universale: cioè (uni-versale da unus-vertere) ciò che è capace di ridurre le parti a uno,<br />

di girare il molteplice in unità, di assicurare una conoscenza univoca, certa, valida sempre e in<br />

tutti i contesti, in grado di smascherare-controllare-regolamentare tutti gli opposti falsi e<br />

contraddicentesi.<br />

Potreste pensare che sto facendo "filosofia", nel senso dispregiativo con cui molti purtroppo<br />

usano questo termine. Ma la ricomposizione logico-razionale non finisce qua. Una volta generato,<br />

l'universale fa gemmare un'altra importante creatura per la specie uomo: l'istituzione che incarna<br />

e traduce in prassi quella ricomposizione teorica, quella verità appartenente all'opposto che ha<br />

mostrato più peso ed estensione numerica.<br />

Infatti, l'universale prodotto dal pensiero logico-razionale diventa la nuova pietra miliare, il<br />

fondamento su cui costruire l'<strong>intero</strong> edificio di vita sociale, le istituzioni ufficiali che esprimono e<br />

tutelano la vita nei vari ruoli e funzioni. In pratica, ogni universale partorito nella mente (parola<br />

che significa "misurare"), nel tornare all'oceano vivente, tenta di colonizzarlo e imporre alle<br />

diverse parti le proprie leggi, regole, norme, strategie, sanzioni. Queste leggi, regole, norme,

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