21.05.2013 Views

Libro intero - Nuova Specie

Libro intero - Nuova Specie

Libro intero - Nuova Specie

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

aziendale, un accumulo finanziario particolare, una esperienza manageriale o di marketing, un ruolo<br />

sociale di prestigio, una rete di relazioni non ordinarie, il possesso di oggetti "status symbol",<br />

l'asservimento di altri soggetti alle proprie dipendenze, lo svolgere un ruolo di riferimento in ambiti<br />

istituzionali particolari, ecc..<br />

In questa orgia lillipuziana si inseriscono bene anche Globali Massimi che si identificano in<br />

singoli parti di una religione o di una ideologia o movimento leghistico o mode locali, che vengono<br />

vissuti come l'<strong>intero</strong> (integralismo). Molto attivi sono Globali Massimi che si identificano in culti<br />

carismatici comunitari o religiosi orientali, in movimenti o gruppi religioso-terapeutici, in terapie e<br />

pratiche di salute alternative. Il loro metabolismo può essere accelerato di volta in volta e dare il<br />

senso di rinnovamento, mentre si tratta sempre più di entrare in un labirinto di pezzi che si<br />

incastrano con sempre minor variabilità o possibilità di alternative.<br />

Sono comunque Globali Massimi che procedono senza tener conto delle precedenti condizioni<br />

personali o di precedenti "valori" ai quali si era aderito; né vengono condizionati da critiche esterne o<br />

da posizioni dialettiche. Sono però Globali Massimi abbastanza precari e facili allo svuotamento e<br />

allo sfondamento per fattori interni, sì che lo stesso individuo è costretto, dopo il loro sfondamento, a<br />

rifugiarsi in altri nani lillipuziani, spesso in opposizione ai precedenti, che fanno difficoltà a<br />

inglobare anche un filo d'erba.<br />

Tutto questo ha fatto crescere negli ultimi anni un potenziale delirante-allucinatorio, perché<br />

l'assenza di Globale Massimo fa sì che davanti a questi pezzi interpretiamo in maniera delirante e<br />

allucinatoria ciò che non è incluso, con tutte le conseguenze che questo comporta nel benessere e nei<br />

comportamenti ordinari.<br />

La rottura degli "interi" tradizionali, così come avvenne per il disagio giovanile, ha aperto la<br />

strada alle manifestazioni di disagio negli altri piani di "rapporti", replicando i medesimi meccanismi<br />

già evidenziati nella "teoria particolare del disagio giovanile".<br />

Il disagio diffuso adulto nei rapporti con i gruppi: separazione degli opposti.<br />

Abbiamo già detto in precedenza che per "rapporti con i gruppi" è da intendere sia i rapporti con i<br />

gruppi spontanei che istituzionali di vario tipo (famiglia d'origine, scuola, parrocchia, partiti,<br />

associazioni, ambiti lavorativi, nazioni, ecc.), ovviamente visti dalla parte degli adulti, di chi li<br />

rappresenta, li sostiene, li controlla, li modifica.<br />

Siccome sono tanti, ne descriverò le caratteristiche generali di disagio, riportando qualche<br />

esemplificazione. I contenuti che si potrebbero portare a conferma sono innumerevoli e di rilevanza<br />

soggettiva. É per questo che, una volta che ci siamo intesi sulle caratteristiche generali, ognuno di<br />

voi potrà riempirle di esempi di vita per lui significativi. Se volete, possiamo trovare una modalità<br />

per scambiarci questi contenuti e per sistematizzarli meglio.<br />

Cominciamo dal rapporto tra le nazioni. É fuori dubbio che non c'è più una dinamica articolata e<br />

complessa tra le nazioni. La "guerra superpotente" tra Stati Uniti e Unione Sovietica si è conclusa<br />

simbolicamente con la caduta del muro di Berlino e della cortina di ferro dei paesi comunisti dell'Est<br />

europeo. Per tanti anni, il terrore di una aggressione-scomparsa reciproca ha rappresentato a suo<br />

modo un "<strong>intero</strong>", che ha fornito regole e dinamiche interattive a livello dell'<strong>intero</strong> pianeta con la<br />

logica dei blocchi contrapposti. In pratica questo <strong>intero</strong> forte era fondato su angosce paranoidee<br />

(l'altro mi può aggredire, mi può distruggere, l'Est perseguita l'Ovest e viceversa) che hanno ispirato<br />

finora l'organizzazione politica mondiale e che, come ogni equilibrio paranoico, ha fatto dissipare<br />

tantissime risorse umane, finanziarie e ha impedito una diversa evoluzione dei rapporti<br />

internazionali e dell'organizzazione di vita planetaria.<br />

Giacché parlo con giovani aperti, vorrei azzardare una mia interpretazione della caduta del<br />

mondo sovietico e di tutti i suoi muri e cortine. In genere ci si è fatti prendere da reazioni maniacali<br />

di esaltazione perché finalmente la contrapposizione manichea Est-Ovest stava per essere superata.<br />

Personalmente non mi sento tra quelle persone che si esaltano perché hanno visto dei miracoli, delle<br />

cosiddette "immagini storiche" di caduta del male ad opera del bene, di sconfitta del satana sovietico<br />

ad opera del superman americano-industriale-occidentale. Questa esaltazione mi pare solo una<br />

liberazione caotica di energie per l'improvviso venir meno di precedenti angosce paranoidee.<br />

Vorrei proporvi una lettura diversa di quegli eventi che hanno coinvolto e sconvolto le persone<br />

comuni più della vittoria di un titolo mondiale; una lettura più in sintonia con le cose che vi sto<br />

dicendo. Per me la caduta del muro di Berlino e delle cortine del satana sovietico non va vista solo<br />

come la vittoria del più potente in campo. A me pare che questo sgretolarsi come burro di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!